Al Ministero dello Sviluppo economico, ancora senza ministro dopo più di due mesi dalle dimissioni dell’“inconsapevole” Scajola, è arrivato invece Godot!
Dopo quasi sette anni di attesa, infatti, sono state emanate le famose linee guida di cui all’art. 12, comma 10, del D.Lgs n. 387: le linee guida per le fonti rinnovabili di energia.
Tali linee guida per le rinnovabili dovevano regolare lo svolgimento del procedimento autorizzatorio per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Le linee guida per le fonti rinnovabili di energia dovevano essere volte, in particolare, “ad assicurare un corretto inserimento degli impianti, con specifico riguardo agli impianti eolici, nel paesaggio”.
Dovevano, perché finora nessuno le aveva mai viste: l’inerzia regolamentare ha permesso alle regioni di approvare criteri per l’insediamento degli impianti del tutto peculiari – non sempre coerenti con il favor legis comunitario e nazionale nei confronti dell’installazione di impianti da fonti energetiche rinnovabili – fino ad arrivare alla proposizione di moratorie concernenti gli impianti eolici.
Dovevano, perché solo negli ultimi mesi si era cominciato timidamente a discutere su una bozza di linee guida nazionali in materia di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Tant’è che due regioni, forse “stanche” dell’esasperante lentezza del nostro legislatore, avevano deciso di giocare d’“anticipo” (e d’azzardo), anticipando alcune indicazioni delle linee guida nazionali.
Dunque, finalmente l’emanazione delle linee guida sulle fonti rinnovabili dovrebbe far chiarezza sul complesso e complicato mondo delle autorizzazioni alle energie rinnovabili, definendo modalità e criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, per garantire lo sviluppo delle infrastrutture energetiche sul territorio ordinato, coerente, integrato.
E, contemporaneamente, le linee guida sulle fonti di energia rinnovabile dovrebbero favorire gli investimenti, nel rispetto della tutela dell’ambiente, ma anche della crescita economica.
Una bella notizia, anche se arriva con un notevole, ed ingiustificato, ritardo.
Sul sito del Ministero dello sviluppo economico, tuttavia, alla notizia non è stato dato il risalto che forse meritava: uno scarno comunicato stampa, nel quale si annuncia – a parer mio sommesso, rispetto all’importanza dell’evento – insieme all’emanazione delle linee guida sulle rinnovabili, anche l’approvazione del nuovo Conto Energia.
Ma al di là delle opinioni personali sul metodo, quello che conta è il merito delle linee guida sulle rinnovabili, e sul nuovo conto energia fotovoltaico.
Natura Giuridica tornerà su questi due argomenti in modo dettagliato, nei prossimi giorni, non appena saranno pubblicati i testi.
Per il momento, solo qualche pillola, desumibile dalle scarse notizie ufficiali immesse nella rete.
Per quanto riguarda il nuovo conto energia, a partire dal 2011 è prevista una riduzione degli incentivi per l’energia prodotta da impianti fotovoltaici, dai più ritenuti insostenibili, a vantaggio del consumatore finale di energia.
In particolare, per gli impianti che entrano in esercizio nel 2012 e nel 2013 le tariffe saranno decurtate del 6% ogni anno.
Per gli anni successivi si provvederà con un nuovo decreto; inoltre, la riduzione è contenuta per i piccoli impianti, mentre è più marcata per i grandi impianti.
Per quanto riguarda le linee guida nazionali sulle fonti di energia rinnovabili, al momento è disponibile, oltre alla bozza, di cui ho fatto cenno qualche settimana fa, una scheda nella quale sono riportati i contenuti principali, fra i quali:
- le regole per la trasparenza amministrativa dell’iter di autorizzazione;
- pari condizioni e trasparenza nell’accesso al mercato dell’energia;
- le modalità per il monitoraggio delle realizzazioni e l’informazione ai cittadini;
- l’autorizzazione delle infrastrutture connesse (reti elettriche);
- le tipologie di impianto e le modalità di installazione che consento no l’accesso alle procedure semplificate (denuncia di inizio attività e attività edilizia libera);
- i contenuti delle istanze, le modalità di avvio e svolgimento del procedimento unico di autorizzazione;
- i criteri e le modalità di inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio;
- le modalità per coniugare esigenze di sviluppo del settore e tutela del territorio.
Non appena saranno pubblicate le linee guida rinnovabili e il nuovo conto energia, Natura Giuridica approfondirà, passo dopo passo, le disposizioni principali.
Per un approfondimento sulle fonti di energia rinnovabili:
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Natura Giuridica di Andrea Quaranta: Studio di Consulenza legale Ambientale.
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