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Esperto Risponde Ipsoa: le domande di professionisti e aziende, le risposte chiare degli esperti. Andrea Quaranta risponde ai quesiti in materia di AMBIENTE

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Esperto Risponde è un nuovo servizio messo a disposizione dalla casa editrice Ipsoa, Milano e consiste in una ricchissima banca dati on line di casi risolti, che dovrebbe soddisfare il crescente bisogno di risposte certe, veloci e autorevoli alle più frequenti problematiche connesse all'attività di professionisti e aziende. Fra le tante materie oggetto dei quesiti non poteva mancare il campo del diritto ambientale per il quale Andrea Quaranta risponde, assieme ad altri esperti, ai quesiti inviati dagli utenti.
Gli esperti dei vari campi del diritto, chiamati ad implementare il nuovo servizio, hanno riassunto le domande più frequenti alle quali si trovano a rispondere nell'ambito del proprio lavoro di consulenti riscrivendo le casistiche sotto forma di domanda & risposta, la prima formulata in maniera generale, la seconda scritta in maniera chiara e sintetica, ma al tempo stesso precisa e autorevole, così da mettere in grado l'abbonato di riconoscere immediatamente i contenuti  rilevanti per risolvere le problematiche che riguardano la propria attività.
Ma come funziona?
Chi si abbona al servizio ha da un lato la possibilità di accedere ad una vastissima casistica raccolta in archivio e dall'altra  quella di inviare domande specifiche. La nuova banca dati consente di consultare oggi più di 10.000 casi risolti, indicizzati per argomento e suddivisi appunto in 9 aree tematiche: - Fisco - Lavoro - Bilancio e contabilità - Società - Fallimento - Commercio internazionale - Finanziamenti agevolati - Sicurezza - Ambiente. Acquistando un quesito e compilando l'apposito form presente nella banca dati, è possibile inoltrare la propria domanda. I quesiti devono essere posti in forma chiara, non devono prevedere quesiti multipli e devono concernere aspetti di carattere generale rientranti nell’ambito delle aree tematiche coperte dal servizio. Dopo una verifica di pertinenza da parte della redazione, il quesito viene inoltrato all'esperto di riferimento e la risposta inviata all’indirizzo e-mail dell’abbonato entro 7 giorni lavorativi. Il caso viene poi pubblicato nell'archivio del servizio.

A mero titolo di esempio, una domanda & risposta formulata da Andrea Quaranta, in materia di fertirrigazione:

Domanda "Come rappresentante legale di una società agricola, mi è stato contestato il deposito incontrollato di reflui zootecnici sui terreni della mia azienda: il giudice in primo grado mi ha condannato ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs n. 152/2006, ma invece mi ha assolto (perché il fatto non sussiste) in relazione allo smaltimento non autorizzato sul suolo di reflui zootecnici mediante spargimento per una porzione eccessiva sul terreno rispetto alle quantità ammesse dalla loro corretta utilizzazione agronomica. Visto che si tratta sempre di reflui zootecnici, perché in un caso sono stato condannato e nel secondo no? È una decisione corretta?" 

Risposta "La risposta dipende dall’effettivo utilizzo che viene fatto di tali reflui. Infatti, per poter essere sottratta alla disciplina sulla gestione dei rifiuti, la pratica della fertirrigazione richiede: • l’esistenza effettiva di colture in atto sulle aree interessate dallo spandimento; • l’adeguatezza di quantità e qualità degli effluenti e dei tempi e modalità di distribuzione al tipo e fabbisogno delle colture; • l’assenza di dati sintomatici di una utilizzazione incompatibile con la fertirrigazione (e.g.: lo spandimento di liquami lasciati scorrere per caduta a fine ciclo vegetativo). In sostanza, la fertirrigazione presuppone l’effettiva utilizzazione agronomica delle sostanze (deve esserci un’utilità per l’attività agronomica), e richiede che le modalità di utilizzazione delle sostanze siano compatibili con tale pratica: in assenza di tali requisiti, lo spandimento di liquami zootecnici sul terreno è sottoposto alla disciplina ordinaria sui rifiuti. Integra, perciò, il reato di deposito incontrollato di rifiuti allo stato liquido lo spandimento, alla rinfusa ed a tempo indeterminato, dei fanghi di sedimentazione derivanti da attività di allevamento raccolti in vasche fuori terra: a tal fine non rileva il fatto che tali fanghi possano essere legittimamente, ma parzialmente, impiegati nell’attività di fertirrigazione. Per completezza, occorre anche evidenziare che la fertirrigazione con reflui zootecnici che supera i limiti quantitativi imposti dal Pua (Piano utilizzazione agronomica) integra il reato di cui all’articolo 137 Dlgs 152/2006: l’utilizzo di effluenti di allevamento per lo spandimento agronomico, infatti, deve essere sempre eseguito nel periodo e nelle quantità indicate nel piano di utilizzazione agronomica dell’azienda".


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Andrea Quaranta articoli su Ambiente & Sviluppo Ipsoa

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Dal 2003 Andrea Quaranta pubblica con continuità articoli sulla rivista specialistica Ambiente & Sviluppo edita da IPSOA. La rassegna pubblicata sul sito riguarda gli articoli di Andrea Quaranta pubblicati sulla rivista Ipsoa dal giugno 2011 al giugno 2012 e l'elenco è corredato da abstract. Per poter leggere i singoli articoli è necessario richiederli alla casa editrice Ipsoa.
Negli ultimi tempi, tale collaborazione si è ampliata perché, oltre a scrivere in materia di diritto dell'ambiente, Andrea Quaranta tratta di energie rinnovabili. Ormai infatti si può parlare di un vero e proprio diritto dell'energia, distinto dal diritto dell'ambiente, perché esiste un corpus sistematico di norme, sentenze e commenti relativi alle fonti energetiche rinnovabili (solare fotovoltaico, biomasse, biogas, efficienza energetica, eolico e così via). Sulla scia dell'espansione di questo settore, che comprende anche anche tutto ciò che riguarda il sistema di incentivazioni giuridiche, economiche e fiscali a supporto della diffusione, nel nostro Paese, dell'uso delle fonti rinnovabili, anche il sito www.naturagiuridica.com ha subìto un ampliamento in questa direzione: oggi i contenuti inseriti sono categorizzati in materie inerenti il diritto dell'ambiente (rifiuti, acque, danno ambientale, tutela del paesaggio e urbanistica, bonifiche, responsabilità d'impresa) e il diritto dell'energia.




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Collaborazione tra Natura Giuridica e il Quotidiano Ipsoa

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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato nel sito www.naturagiuridica.com un editoriale (gli editoriali sono  visibili al centro della homepage, al di sotto del calendario data), all'interno del quale sono elencati gli articoli pubblicati a firma di Andrea Quaranta sulla testata on line Il Quotidiano Ipsoa. Si tratta di una rassegna di oltre 63 articoli relativi a materie del diritto dell'ambiente e dell'energia, pubblicati tra giugno 2011 e giugno 2012.
Tanti gli articoli e tanti gli argomenti trattati perché le novità normative, giurisprudenziali e non solo in materia di ambiente in questo lasso di tempo sono stati molteplici: in materia di energia si va dall'emanazione di un Quinto Conto Energia, a pochissimo tempo dall'emanazione del Quarto, al nuovo regime di sostegno economico per la cogenerazione ad alto rendimento o CAR. o, ancora, alle nuove linee guida in materia di TEE - titoli di efficienza energetica. Senza tralasciare le norme in materia di ambiente ed energia contenute nel decreto Salva Italia varato dal Governo Monti, fino al decreto Burden Sharing in materia di pianificazione energetica.
In materia di responsabilità d'impresa, a dieci anni dall’entrata in vigore del D.LGS n. 231/01 sulla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, il legislatore delegato ha recepito nell’ordinamento italiano la direttiva 2008/99/CE, sulla tutela penale dell’ambiente. La pubblicazione di tale normativa ha prodotto una serie di pronunce e commenti  in relazione, per esempio, al ruolo di controllo e governo del rischio in capo all'Organismo di Vigilanza e al regime delle esenzioni, in particolare per gli enti pubblici economici.
Fra gli articoli in materia di rifiuti, non potevano certo mancare commenti relativi all'ennesima proroga dell'entrata in funzionamento del SISTRI e agli ultimi episodi della telenovela infinita dell'emergenza rifiuti in Campania.
All'interno della rassegna vi sono poi commenti relativi a importanti e significative pronunce giurisprudenziali (in materia di obbligo di bonifica per i proprietari incolpevoli di siti contaminati, riparto di competenze in materia di impianti eolici on e off shore, per citarne qualcuna), senza dimenticare i rapporti che la Commissione Europea ha stilato in materia di efficienza e risparmio energetico e armonizzazione delle legislazioni ambientali nei vari Paesi Membri.
Per la lettura integrale degli articoli è necessario sottoscrivere l'abbonamento  al sito www.ilquotidiano.ipsoa.it. 


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L'Organismo di Vigilanza ex Dlgs 231/01 nella Legge di Stabilità 2011

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La Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità 2012) pubblicata sulla G.U. dello scorso 14.11.2011, reca novità sui soggetti che possono svolgere le funzioni dell’OdV di cui all'art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 231/2001, sulla responsabilità degli Enti e società. 

La modifica è contenuta nel comma 12 dell'art. 14 e recita: "All’articolo 6 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, dopo il comma 4 è inserito il seguente: “4-bis. Nelle società di capitali il collegio sindacale, il consiglio di sorveglianza e il comitato per il controllo della gestione possono svolgere le funzioni dell’organismo di vigilanza di cui al comma 1, lettera b)”. 

In relazione alla suddetta modifica, deve essere sottolineato che essa vale esclusivamente "nelle società di capitali" ed entra in vigore il 1 gennaio 2012 e, quindi, non deve intendersi immediatamente operativa.

Rispetto alla bozza di decreto legge per lo sviluppo che circolava ai primi del mese di novembre 2011 - che ha scatenato numerose polemiche - vi è un ridimensionamento della portata della norma.


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La responsabilità d'impresa ex D.Lgs 231/2001 - servizio di consulenza

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www.naturagiuridica.com
Con l’art.2 del decreto legislativo 121 del luglio 2011 è stata estesa ai reati ambientali la portata della responsabilità civile diretta delle imprese sancita dal decreto legislativo 231 del 2001. Questo vuol dire che soggetti forniti di personalità giuridica, società, associazioni e imprese individuali sono responsabili non solo per reati contro la P.A. (es. corruzione), reati informatici, riciclaggio/ricettazione, reati societari, corruzione internazionale, reati in materia di sicurezza sul lavoro, ma anche per reati ambientali come il trasporto di rifiuti non autorizzato, o la creazione di scarichi di acque reflue industriali non autorizzati.

L'estensione della responsabilità diretta d'impresa in forza del D.Lgs n. 231/01 ai reati ambientali rientra in un percorso normativo volto a rivoluzionare il diktat, che ha imperato per anni, secondo il quale societas delinquere non potest.

Societas delinquere non potest significa letteralmente che "la società non può commettere reati" e, in sostanza, risponde ad un classico principio sulla responsabilità penale delle persone giuridiche: una persona giuridica non può commettere reati, per la mancanza di volontà (elemento soggettivo) che copre la frode ai suoi lavori. 
In tal modo, alle persone giuridiche non possono essere imposte sanzioni intese come le conseguenze giuridiche penali-classiche.
Di conseguenza,  i patrimoni societari sono stati finora fatti salvi dall'eventualità di essere soggetti a sanzioni per responsabilità da qualsivoglia reato...
Con l'estensione della responsabilità d'impresa anche ai reati mbientali, il paradigma è cambiato, e l'impresa è chiamata a rispondere direttamente per la commissione, da parte dei dipendenti, di tali tipologie di reato.

Natura Giuridica propone un servizio di consulenza in materia di responsabilità d'impresa ex D lgs 231, che supporti l'azienda nel suo confrontarsi con questa nuova materia.
Andrea Quaranta, titolare di Natura Giuridica ed esperto in diritto dell'ambiente e dell'energia, si avvale della collaborazione di Luca De Gennaro, professionista in possesso di una consolidata esperienza nella consulenza alle imprese in materia di gestione e controllo dei costi, che ha già supportato numerose imprese nella messa a punto del sistema organizzativo Mog previsto dal decreto 231.


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Rinnovabili: Nimby e Benefit Sharing

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La costruzione di impianti a rinnovabili e il benefit sharing...alla sindrome NIMBY si rimedia con il benefit sharing!


In una parte d’Europa li chiamano NIMBY: not in my backyard (letteralmente non nel mio cortile). Se vuoi costruire un parco eolico fallo pure, ma non sul mio territorio. Non vicino a casa mia.

Sono le associazioni ambientaliste, i cittadini, i comitati locali, certe volte i Comuni stessi che si oppongono alla costruzione di grandi impianti alimentati a rinnovabili. Perchè è vero, le rinnovabili “fanno bene” e non inquinano, ma l’impatto visivo, l’ombra, le vibrazioni, il noioso flickering delle pale eoliche, quelli non si possono ancora eliminare.

L’opposizione è comprensibile, e in certi casi - ma non in tutti - giustificata; fa parte di un fenomeno, quello delle Rinnovabili, che non è sempre buono, sempre positivo, ma è fatto anche di facili speculazioni, di violenze sul territorio, di elusione delle norme, di rigetto delle tradizioni.
Questo le grandi società lo hanno imparato: in certi casi, l’opposizione delle comunità locali e delle associazioni ambientaliste è talmente forte dal farle desistere.

Allora si sta sviluppando, in alcune parti d’Europa, un approccio nuovo. Non si costruisce e basta. Si cerca invece di coinvolgere la comunità locale e di informarla, e soprattutto, di ricompensarla per i fastidi. Tutto questo si chiama Benefit Sharing  o condivisione dei benefici.

In sintesi, ecco come funziona.


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Guest posting: Natura Giuridica su Green Liquida

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Natura Giuridica ha già dedicato 2 post al c.d. “Guest posting”, :
  • sottolineando che il guest posting consente il verificarsi di quella situazione che gli americani sintetizzano con la formula: Win Win Win… di risultare, cioè, uno strumento vincente non solo per chi scrive il post, ma anche per il blog che lo ospita e per il lettore 
  • indicando le collaborazioni che, per il momento, ho avviato con diverse testate on-line, dedicate all’ambiente, al diritto ambientale, alla sostenibilità.
 Con questo post voglio invitarvi alla lettura degli articoli (non solo miei, ma anche degli altri validi collaboratori) pubblicati su Green Liquida, il network che tratta di energie alternative, green living, città ecostostenibili, motori verdi e tanto altro ancora.


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    Natura Giuridica special Guest

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    Il guest posting, ossia l’ospitare un post altrui sul proprio sito o blog, è una tendenza che sta prendendo sempre più piede in Italia.

    In effetti, se si cura un blog dedicato ad uno specifico argomento, è utile ed interessante ospitare i contributi di altri specialisti, per aprire ulteriormente il dialogo e confrontarsi con gli altri.

    Con Natura Giuridica ho già intrapreso questo percorso, come dire… “in entrata”, ospitando cioè post e brevi articoli di coloro che, negli ultimi tempi, mi hanno proposto i loro contributi e commenti sulle ultime novità giurisprudenziali e normative in materia ambientale.


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    Natura Giuridica si arricchisce: il Guest posting e nuovi servizi

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    Come ho preannunciato nell’ultimo editoriale sul sito di NG, Natura Giuridica allarga la cerchia dei suoi collaboratori: da oggi, infatti, verranno pubblicati sul sito e sul blog alcuni interventi di un giovane avvocato abruzzese, neo specializzato in diritto all’ambiente, Chiara Maiorano.

    Con il suo primo contributo (Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti) la nuova collaboratrice di Natura Giuridica comincia a farci conoscere meglio il testo della Convenzione (nata per contribuire in modo più incisivo al contrasto del fenomeno del traffico illecito di rifiuti), partendo dai cenni storici per arrivare al Piano d'azione (controllo movimenti e gestione razionale), delineando gli obiettivi, l'ambito di applicazione, la struttura della Convenzione e gli obblighi delle parti.

    Natura Giuridica, anche in seguito alle numerose richieste che le sono pervenute dalla rete, è disponibile ad ospitare, sia sul blog che sul sito, articoli di chi si vuole cimentare in questa difficile, ma gratificante avventura professionale.

    In particolare, sul sito www.naturagiuridica.com possono essere ospitati, previa approvazione, contributi scientifici di professionisti del settore (non solamente giuristi, ma anche ingegneri, biologi, chimici, architetti, …).
    Natura Giuridica, inoltre, sulla spinta di quanto ferve in rete, valuta ipotesi di collaborazioni e sinergie, al fine di creare un network ambientale a 360 gradi.

    Nel blog, invece, Natura Giuridica offre la possibilità di ospitare i c.d. “Guest post” su tematiche ambientali: il “guest posting” consente il verificarsi di quella situazione che gli americani sintetizzano con la formula: Win Win Win
    Di risultare, in sostanza, uno strumento vincente:
    * non solo per chi scrive il post (che, in questo modo, ha l’opportunità di farsi conoscere, pubblicando su una piattaforma che nel corso dei mesi ha acquisito progressivamente maggiore autorevolezza nel settore ambientale, anche grazie alla lunga e proficua esperienza in uno degli studi italiani più blasonati nel settore ambientale),
    * ma anche per il blog che lo ospita (che è in grado di offrire agli utenti un servizio qualitativamente e quantitativamente sempre migliore e più completo) e, in ultima analisi,
    * anche per il lettore, più e meglio informato.

    Tutti i contributi inviati a Natura Giuridica saranno vagliati con attenzione, e dovranno essere scritti con un stile semplice e chiaro, avere un contenuto di qualità e originale, essere attinenti con le tematiche ambientali, oggetto delle tematiche dell’EcoBlogico di InFormazione, comunicazione e diritto ambientale e del sito di consulenza in materia di diritto dell’ambiente.
    Nel caso di contributi scientifici, saranno inoltre particolarmente graditi i riferimenti bibliografici.

    Per Natura Giuridica, dopo la pausa estiva, comincia una nuova stagione, ed il modo migliore per iniziare è RINGRAZIARE di cuore tutti quelli che, e sono tanti, hanno contattato N.G. e continuano a farlo, con frequenza sempre più incalzante, sia via e-mail che per telefono, per richiedere pareri e consulenze in materia di diritto ambientale, e propormi interessanti collaborazioni.

    La scelta di integrare sito e blog è la prima in questo settore, e i risultati sin qui ottenuti e le prospettive future dimostrano che, grazie alla rete, è possibile concepire un network ambientale in grado di InFormare, da un lato, e di offrire un servizio professionale di consulenza in tutti i settori del diritto ambientale.

    Oltre al Guest posting, Natura Giuridica annuncia che, a breve, sul sito di consulenza ambientale arriveranno due nuovi ed utili servizi, funzionali alle diverse esigenze dell’utente-cliente, e nati in seguito alle numerose richieste in tal senso pervenute da parte dei lettori: il servizio pareri legali ambientali e servizio premium.

    Nei prossimi post approfondiremo questa tematica, per scoprire le soluzioni più adatte al tuo business ambientale, alle esigenze della tua azienda, alla gestione dell’ambiente da parte delle pubbliche amministrazioni,ai bisogni dei singoli cittadini o di associazioni,….

    Foto: “Acquarello” originally uploaded by Könrad



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