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Pubblicato il bando del Ministero dell'Ambiente per il contributo straordinario alle imprese nelle ZEA che abbiano subito perdite di fatturato a causa del Covid19

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Ieri primo febbraio 2021 è stato pubblicato sul sito del Min-Ambiente il bando per il contributo straordinario per PMI in zone ZEA. Il bando è aperto a partire dal 15 febbraio e le domande possono essere inoltrate fino al 15 marzo 2021.

A chi è destinato il provvedimento? 

Il Ministero dell'Ambiente, tramite il Decreto 27/11/2020 (in GU del 15/01/2021) ha stanziato un fondo di 40 mln di euro per attuare un regime di sostegno (Art.2 Soggetti beneficiari e requisiti) dedicato alla micro e piccole imprese, alle attività di guida escursionistica ambientale e alle guide del parco, 

  • attivi alla data del 31/12/2019,
  • con sede operativa all'interno di una zona economica ambientale o ZEA, o che operino all'interno di un'area marina protetta,
  • iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme esclusive e sostitutive della medesima oppure alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e
  • che abbiano subito una riduzione di fatturato (comparazione tra fatturato 2019 e 2020) in conseguenza della pandemia da Covid19. 

Oltre a tali requisiti i soggetti sopra individuati devono svolgere attività economica ecocompatibile.

Cosa si intende per attività ecocompatibile?

Il provvedimento specifica cosa si intende per attività economiche eco-compatibili (Art.4 del decreto attuativo): ossia alla data di presentazione della domanda i candidati dovranno possedere una certificazione tra quelle elencate (per esempio: sistemi di gestione ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001;  sistemi di gestione dell'energia ai sensi della norma internazionale UNI CEI EN ISO 50001). 

Modalità di presentazione della domanda

Quanto alle modalità di presentazione delle domande, all'articolo 6 del bando si legge: "La domanda deve essere compilata in via telematica accedendo, mediante le credenziali fornite dall’Agenzia delle Entrate, al portale https://www.contributozea.it (...). "L’istanza per il riconoscimento del contributo straordinario dovrà essere compilata seguendo le indicazioni riportate nel manuale “Istruzioni per la compilazione” pubblicato sul portale https://www.contributozea.it. (...) "Le istanze dovranno essere trasmesse con le suddette modalità a partire dal giorno 15 febbraio 2021 e non oltre il giorno 15 marzo 2021". 

Caratteristiche del contributo straordinario

Inoltre, "Il contributo straordinario è cumulabile, nel tetto massimo della perdita subita, con le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per fronteggiare la crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria COVID-19". L'importo non può in ogni caso risultare superiore alla perdita di fatturato subita, e viene stabilito in proporzione alla differenza tra il fatturato registrato nel periodo tra gennaio e giugno 2019 e quello registrato nello stesso periodo del 2020.    

          



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Aste verdi, come finanzieranno il Green New Deal?

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Aste verdi, come finanzieranno il Green New Deal? E' questo il titolo dell'articolo di Andrea Quaranta che potete leggere sul portale Teknoring.

L'articolo chiarisce in cosa consistono le aste verdi e come funziona il meccanismo dell’Emission Trading System, o Sistema Europeo di Scambio di Quote di Emissione, attraverso una tabella che ne elenca gli aspetti salienti. L'articolo prosegue con un focus sulle aste verdi (come funzionano, chi può partecipare alle aste verdi) e spiega il ruolo del GSE.

Perché parliamo di aste verdi 

L'occasione per parlare delle aste verdi è data dal Decreto Clima, che contiene una serie di incentivi per promuovere il Green New Deal come:
  • il “buono mobilità”,
  • un fondo per finanziare progetti di creazione, prolungamento, ammodernamento di corsie preferenziali di trasporto pubblico locale e
  • un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura a favore delle città metropolitane. 
Il Decreto Clima è in Gazzetta ufficiale n. 241 del 14 ottobre 2019. Il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111 reca “Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48, commi 11 e 13, del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229”.

Tutte e tre le misure sopra citate saranno finanziate con una quota parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2, versata dal GSE ad apposito capitolo del bilancio dello Stato. 


L'articolo di Andrea Quaranta tratta questi argomenti:

  • L’Emission Trading System: cos’è e come funziona
  • Focus sulle aste aste verdi
  • Settori e gas interessati
  • Il ruolo del GSE nelle aste verdi.


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Programma Ambiente e Clima UE Life 2021-27: nuove prospettive per il nostro futuro

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Tutela dell’ambiente, mitigazione dei cambiamenti climatici e passaggio all’energia pulita - migliorando l’efficienza energetica e aumentando la quota di energie rinnovabili nel mix energetico - su tutto questo si concentrerà il prossimo programma europeo Life 2021-2027 per l’ambiente e l’azione per il clima, nell’ambito del bilancio a lungo termine della Ue per il 2021-2027. Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio (serve ora l’approvazione formale) che piace alla Commissione europea.

Cos'è Life?

Life è uno dei programmi di finanziamento dell’UE per i quali la Commissione ha proposto il maggiore aumento proporzionale per il periodo 2021-2027. La Commissione ha inoltre proposto che almeno il 25 % della spesa UE di tutti i programmi dell’Unione sia destinato al conseguimento degli obiettivi climatici. Life è un programma cardine dell’attività europea di finanziamento a favore dell’ambiente e del clima e finora ha finanziato oltre 4600 progetti in UE e nei paesi terzi, mobilitato quasi 10 miliardi di euro, elargito oltre 4,3 miliardi di euro.

L’attuale programma Life si concluderà nel 2020. 

A questo proposito, segnaliamo che sul nuovo sito del programma Life (il vecchio portale è stato archiviato a dicembre 2018) per il 30 aprile prossimo è prevista una giornata di informazione e networking sul bando LIFE 2019 per le proposte di progetto con l'opportunità di incontrare il team che si occupa della gestione operativa del programma Life. Si può partecipare previa registrazione.
Inoltre, il 16 maggio 2019 si svolgerà il premio LIFE in cui verranno presentati i tre vincitori nei settori della protezione della natura, dell'ambiente e dell'azione per il clima e sarà possibile incontrare i 15 progetti LIFE più innovativi, ispirati ed efficaci conclusi lo scorso anno.
Due buone occasioni per orientarsi e informarsi, rivolte a chi è alla ricerca di nuove opportunità di finanziamento per l'ambiente e l'azione per il clima. 

Ce lo chiedono i giovani.

Sostiene Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca: “Ogni giorno vediamo centinaia di migliaia di giovani europei marciare per il futuro del nostro pianeta e chiederci di fare di più. Con maggiori fondi possiamo rispondere meglio a queste preoccupazioni, accelerare la transizione verso l’economia circolare e ridurre la nostra impronta sulla natura e la biodiversità.”
Sono previsti, dice Bruxelles, “fondi per conseguire gli obiettivi strategici fondamentali in linea con la visione strategica a lungo termine dell’UE per un’economia prospera, moderna, competitiva e a impatto climatico zero entro il 2050. Gli interventi sosterranno la transizione completa a un’economia circolare, la preservazione e il miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua nell’UE, l’attuazione del quadro 2030 dell’UE per il clima e l’energia e l’assolvimento degli impegni assunti con l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici”.





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Finanziamenti europei: gli strumenti per finanziare l’attività di ricerca e innovazione delle PMI

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Come fare per poter accedere ai finanziamenti stanziati per sostenere le attività di ricerca e di innovazione delle PMI? Un breve vademecum su cosa rappresenta le SME instrument e su cosa occorre fare.

Cos’è lo SME instrument 
Le PMI (SME in inglese: micro, small and medium-sized enterprises) rappresentano una significativa fonte di innovazione, crescita ed occupazione in Europa. 
Nell’ambito di “Horizon 2020” lo SME Instrument è specificamente destinato alle piccole e medie imprese, con lo scopo di sostenere le attività di ricerca e di innovazione e le capacità delle PMI nel corso delle varie fasi del ciclo di innovazione. 

Chi può partecipare e cosa può fare 
Possono partecipare alle calls soltanto le PMI, che possono cooperare con altre imprese e con organizzazioni di ricerca o università. 
Lo SME Instrument si rivolge a tutte le PMI innovative che vogliono svilupparsi, crescere ed internazionalizzarsi, e fornisce il supporto che copre l’intero ciclo di innovazione, suddivise nelle seguenti tre fasi: 
  1. lo sviluppo di uno studio di fattibilità tecnologica, pratica ed economica di una idea innovativa per il settore industriale in cui viene presentato (nuovi prodotti, processi, progettazione, servizi e tecnologie o nuove applicazioni di mercato delle tecnologie esistenti). Vengono finanziati tutti i costi eleggibili (costi diretti e indiretti) che possono essere ricondotti alle attività per il Feasibility study dell’idea progettuale (se propriamente implementate) e che corrispondono alla somma forfettaria stabilita come importo finanziabile dalla Commissione Europea. L’ammontare del finanziamento è stabilito in 50.000 €: al beneficiario andrà un prefinanziamento (40% della somma forfettaria, entro 30 giorni dalla data di inizio dell’azione o dalla data di entrata in vigore della convenzione, a seconda di quale è l’ultima data) ed un pagamento a saldo (che sarà pagato entro 90 giorni dal ricevimento del report finale); 
  2. lo sviluppo di progetti di innovazione che dimostrano un elevato potenziale in termini di competitività e di crescita sostenuta da un business plan strategico. In questo caso viene rimborsato il 70% dei costi eleggibili per l’azione: i costi ammissibili devono essere dichiarati in specifiche forme di costo (costi di personale diretti, costi diretti di subappalto, costi diretti di fornitura supporto finanziario a terze parti, altri costi diretti; costi indiretti sulla base di una flat-rate del 25% dei costi diretti ammissibili). Il contributo nella forma di concessione si prevede essere dell’ordine di €500.000 fino a €2,5 milioni. Al beneficiario andrà un prefinanziamento (entro 30 giorni dalla data di inizio dell’azione o dalla data di entrata in vigore della convenzione, a seconda di quale è l’ultima data), uno o più pagamenti intermedi (rimborsano i costi eleggibili sostenuti per l’implementazione dell’azione durante i corrispondenti reporting periods ) ed il pagamento del saldo (che sono pagati entro 90 giorni dal ricevimento del report periodico). La durata prevista è di 1-2 anni, salva la possibilità di richiedere un periodo maggiore di tempo;
  3. il sostegno alla commercializzazione, per il quale non sono previste sovvenzioni ma finanziamenti indiretti. 

Modalità operative
Le domande di finanziamento possono essere presentate esclusivamente mediante procedura telematica sul Portale del Partecipante di Horizon2020: si tratta di una procedura guidata che guida l’utente step by step nella preparazione della proposta, in due parti:
  • il form amministrativo 
  • l’allegato tecnico (la descrizione dettagliata del progetto di ricerca e innovazione previsto). Gli altri allegati (obbligatori o facoltativi) possono essere richiesti dalla call e dal topic specifico, come indicato nel sistema di sottomissione. 

Occorre creare un account, quindi registrarsi ed ottenere un PIC (Participant Identification Code a nove cifre, che sarà inserito nella proposta ed in ogni corrispondenza con la Commissione), designare un rappresentante in caso di validazione della proposta ed effettuare il c.d. “self-check” sulla vitalità finanziaria (financial viability) della propria organizzazione. 

Le attività finanziate possono comprendere:
  • valutazione dei rischi; 
  • studi di mercato; 
  • coinvolgimento degli utenti; 
  • gestione della proprietà intellettuale;
  • sviluppo delle strategie di innovazione;
  • ricerca partner; 
  • fattibilità di concetti 

Costi eligibili 
Le PMI possono accedere ai finanziamenti singolarmente o consorziate; altri partner (provider di ricerca o imprese di maggiori dimensioni) - possono essere coinvolti come soci terzi, ma non sono ammessi al finanziamento. Analogo discorso per le PMI aventi sede in altri paesi: possono partecipare a progetti come collaboratori terzi (ad esempio come subappaltatori), ma non sono ammessi al finanziamento. 

Sul portale del partecipante è possibile ottenere risposta (in inglese) alle più frequenti domande 
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/support/faq.html#f16 

Il manuale dettagliato in inglese è disponibile al seguente indirizzo internet:
http://ec.europa.eu/research/participants/docs/h2020-funding-guide/cross-cutting-issues/sme_en.htm


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Finanziamenti alle imprese: 28 milioni di euro per finanziare la formazione ambiente e sicurezza

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Con l’avviso 1/2014 Fondimpresa mette a disposizione 28 milioni di euro per formare i lavoratori delle aziende aderenti su salute, sicurezza sul lavoro e ambiente: l’obiettivo è quello di incrementare la prevenzione di infortuni e malattie professionali, accrescere l’efficienza energetica, ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente e aumentare la competitività. 
Ecco come presentare le proposte formative, a partire dal 15 aprile 2014. 

Le finalità di Fondimpresa 
Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa è un’associazione costituita da Confindustria – CGIL, CISL, UIL per promuovere la formazione continua dei quadri, degli impiegati e degli operai nelle imprese aderenti: con l’avviso n. 1/2014 Fondimpresa finanzia la realizzazione di Piani formativi volti alla formazione per l’innalzamento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro ed alla formazione sulle tematiche ambientali: l’obiettivo è quello di incrementare la prevenzione di infortuni e malattie professionali, accrescere l’efficienza energetica, ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente e aumentare la competitività. 
Il Piano formativo, promosso sulla base di accordi fra le parti sociali, deve in ogni caso assicurare logiche unitarie nella strategia e nella gestione delle azioni e può riguardare soltanto uno degli ambiti sintetizzati in tabella.


Ambiti, aree di riferimento e priorità

Salute e sicurezza
Tipologie Aree tematiche
Interventi formativi finalizzati:
  •    all’incremento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, in una logica di sistema
  •    al miglioramento dei livelli di prevenzione e protezione contro gli infortuni e le malattie professionali
Azioni formative inerenti ad aspetti di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, direttamente connessi al Sistema di Gestione Ambientale
Sviluppo delle competenze in materia di sicurezza e di tutela della salute nell’ambito di interventi per l’introduzione di sistemi di gestione della sicurezza o di sistemi di gestione integrata qualità, ambiente, sicurezza
Ambiente
Gestione e certificazione ambientale di sistema e di prodotto
Bilanci ambientali e miglioramento continuo delle prestazioni ambientali
Efficienza e risparmio energetico, uso di fonti integrative e rinnovabili, certificazione energetica
Aspetti tecnici e normativi della gestione ambientale e del rapporto tra aziende, territorio, produttori e consumatori, con particolare riferimento a igiene, gestione dei rifiuti, reflui ed emissioni, gestione delle risorse idriche e delle sostanze chimiche, tecnologie:
-          per il miglioramento ambientale,
-          in materia di efficienza energetica ed energie rinnovabili,
-          in materia di carichi e impatti ambientali ed energetici
Modalità di erogazione della formazione ammissibili
Aula
sessioni di formazione in ambiente strutturato (interno o esterno all’impresa)
Seminari
partecipazione a seminari o ad eventi di aggiornamento e scambio professionale, aziendali, interaziendali o esterni all’azienda
Action learning
sessioni di apprendimento programmate centrate sui processi di lavoro
FAD
attività di formazione a distanza on line (FADoL) o di autoformazione assistita anche da prodotti FAD
Affiancamento
attività formative rivolte al miglioramento delle competenze e dei comportamenti in situazione di lavoro, mediante affiancamento da parte di persone in possesso di maggiore esperienza
Training on the job
attività formative pianificate e organizzate per favorire l’acquisizione di competenze operative sul luogo di lavoro, insegnando ad utilizzare gli strumenti di lavoro tramite esperienza pratica, laboratori
Coaching
attività formative realizzate, con il supporto di un coach, per sviluppare ed ottimizzare le competenze e le caratteristiche personali necessarie a mettere in atto una performance efficace, in relazione agli obiettivi assegnati al lavoratore”

Chi sono i destinatari dei piani formativi? 
Esclusivamente i lavoratori occupati in imprese che hanno aderito a Fondimpresa prima della presentazione del Piano, per i quali esista l’obbligo del versamento del contributo integrativo dovuto per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. Sono inclusi i lavoratori: - con contratti di inserimento, reinserimento o di solidarietà; - posti in cassa integrazione guadagni, anche in deroga; - a tempo determinato con ricorrenza stagionale, anche nel periodo in cui non sono in servizio, a condizione che l’impresa di appartenenza assicuri la quota di co-finanziamento, se dovuta in base al regime di aiuto prescelto. 

I soggetti proponenti 
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, in qualsiasi ambito: 
a) le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, già aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
b) gli enti di cui all’art. 1 della legge 40/87 riconosciuti dal Ministero del Lavoro;
c) gli enti accreditati per attività di formazione secondo le normative regionali; 
d) enti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma UNI EN ISO 9001:2008, settore EA 37, in corso di validità, per le sedi di svolgimento delle attività formative;
e) le Università pubbliche e private riconosciute;
f) gli Istituti tecnici che rilasciano titoli di istruzione secondaria superiore;
g) altri soggetti, pubblici o privati, legittimati a svolgere le attività oggetto della presente procedura. Le istruzioni per la presentazione del piano sono quelle contenute nell’allegato 4

I finanziamenti 
Le risorse destinate da Fondimpresa al finanziamento dei Piani formativi sono complessivamente pari ad 28 milioni di euro [...]

Il testo completo dell'articolo potete leggerlo sul sito di IPSOA.


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Finanziamenti alle imprese: 28 milioni di euro per finanziare la formazione ambiente e sicurezza

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Con l’avviso 1/2014 Fondimpresa mette a disposizione 28 milioni di euro per formare i lavoratori delle aziende aderenti su salute e sicurezza sul lavoro e sulle tematiche ambientali: l’obiettivo è quello di incrementare la prevenzione di infortuni e malattie professionali, accrescere l’efficienza energetica, ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente e aumentare la competitività. 
Ecco come presentare le proposte formative, a partire dal 15 aprile 2014. 

Il Piano formativo, promosso sulla base di accordi fra le parti sociali, deve in ogni caso assicurare logiche unitarie nella strategia e nella gestione delle azioni e può riguardare soltanto uno degli ambiti sintetizzati in tabella. 
Ambiti, aree di riferimento e priorità 
Salute e sicurezza
Gli interventi formativi sono finalizzati: 
  • all’incremento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, in una logica di sistema;
  • al miglioramento dei livelli di prevenzione e protezione contro gli infortuni e le malattie professionali 
Sono previste, inoltre, azioni formative inerenti ad aspetti di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, direttamente connessi al Sistema di Gestione Ambientale e lo sviluppo delle competenze in materia di sicurezza e di tutela della salute nell’ambito di interventi per l’introduzione di sistemi di gestione della sicurezza o di sistemi di gestione integrata qualità, ambiente, sicurezza 

Per quanto riguarda l'ambiente, le tipologie e le aree tematiche sono quelle inerenti la gestione e la certificazione ambientale di sistema e di prodotto; i bilanci ambientali e il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; l'efficienza e il risparmio energetico, l'uso di fonti integrative e rinnovabili, la certificazione energetica; gli aspetti tecnici e normativi della gestione ambientale e del rapporto tra aziende, territorio, produttori e consumatori, con particolare riferimento a igiene, gestione dei rifiuti, reflui ed emissioni, gestione delle risorse idriche e delle sostanze chimiche, tecnologie per il miglioramento ambientale, in materia di efficienza energetica ed energie rinnovabili, carichi e impatti ambientali ed energetici.

Sul sito IPSOA troverete l'articolo completo, con tutte le indicazioni operative.





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