Energia rinnovabile, risparmio energetico, efficienza energetica: la Direttiva 2009/28/CE

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Sulla base della tabella di marcia per le energie rinnovabili, il Parlamento ed il Consiglio sottolineano l’importanza della direttiva, volta a promuovere il risparmio energetico e l'efficienza energetica e a creare la stabilità economica a lungo termine necessaria affinché le imprese possano effettuare investimenti razionali e sostenibili nel settore delle energie rinnovabili (gli aspetti economici dovrebbero venire in secondo piano rispetto a quelli ambientali, ma rappresentano, volenti o nolenti, il principale incentivo-motore di qualsiasi politica…).

Norme chiare, trasparenti e semplici sono i principali strumenti attraverso i quali raggiungere gli obiettivi energetici indicati nella direttiva 2009/28/CE.

Chi è interessato ai finanziamenti e vuole investire nelle fonti di energia rinnovabile, può contattarmi per ricevere una consulenza ambientale ed avere una panoramica dei contributi ottenibili e dell'iter autorizzatorio necessario per la realizzazione dell'impianto. In effetti, lo scenario cambia da Regione a Regione poiché, specialmente per le autorizzazioni, in virtù di una competenza ripartita con lo Stato, sono le Regioni che possono derogare o integrare quanto disposto dalla disciplina nazionale (v. a questo proposito la relazione di Andrea Quaranta nell'ambito del convegno sul patrimonio boschivo).

Anche fissando obiettivi nazionali obbligatori – diversi da Stato a Stato in funzione delle rispettive condizioni di partenza, delle possibilità di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, dei mix energetici a disposizione – per creare certezza negli investitori e stimolare lo sviluppo costante di tecnologie capaci di generare energia a partire da ogni fonte rinnovabile.

Efficienza energetica, dicevamo: essa svolge un ruolo fondamentale non solo per il fatto che garantisce che gli obiettivi in materia di clima ed energia siano raggiunti al minor costo possibile, ma anche perché offre nuove possibilità all’economia dell’Unione europea.

Nei considerando si parla anche di “traiettoria indicativa”, che gli Stati Membri devono seguire per assicurare che gli obiettivi nazionali obbligatori generali vengano raggiunti, attraverso l’adozione di un piano d’azione nazionale per le energie rinnovabili e la combinazione ottimale di tecnologie per l’efficienza energetica e di energia da fonti rinnovabili.

Grande rilievo viene dato anche al corretto funzionamento dei regimi di sostegno nazionali, in modo da mantenere la fiducia degli investitori e permettere agli Stati membri di elaborare misure nazionali efficaci.

Per quanto riguarda la semplificazione normativa, viene sottolineata la necessità di stimolare il contributo dei singoli cittadini, da attuare prevedendo la possibilità di sostituire le autorizzazioni con una semplice notifica all’organismo competente in caso d’installazione di piccoli dispositivi decentrati per produrre energia da fonti rinnovabili: un aspetto di non secondaria importanza, se solo si considerano le migliaia di persone che sono costrette a lottare anche per lunghi periodi contro un’amministrazione burocratica, pachidermica, antica, inchellophanata…

Come spesso accade, la normativa comunitaria appare più snella e flessibile, ma soprattutto coerente: proprio per assicurare la coerenza tra gli obiettivi della direttiva 2009/28/CE con la normativa ambientale della Comunità è previsto che, “durante le procedure di valutazione, pianificazione o concessione di licenze per gli impianti di energia rinnovabile, gli Stati Membri dovrebbero tener conto di tutta la normativa ambientale della Comunità e del contributo delle fonti energetiche rinnovabili al conseguimento degli obiettivi in materia di ambiente e cambiamenti climatici, specialmente rispetto agli impianti di energia non rinnovabile”.

Garanzie di origine, promozione della cogenerazione, sostegno all’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nella rete di distribuzione e trasmissione, interconnessione, accesso prioritario, accesso garantito e compensazioni finanziarie sono alcuni degli altri argomenti prioritari affrontati dalla direttiva 2009/28/CE, che tratteremo nei prossimi post, per approfondire ulteriormente il tema della promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

Presto parlerò anche del nuovo DM che disciplina le modalità di erogazione di finanziamenti a tasso agevolato per il finanziamento delle misure finalizzate all’attuazione del protocollo di Kyoto.

Di seguito, trovate alcuni degli approfondimenti in materia di fonti di energia rinnovabile pubblicati sulle pagine di Natura Giuridica:


Foto: “2 candele / 2 candles” originally uploaded by samu.zamu