Intelligent Energy for Europe. Info-day del 24 aprile 2009 a Venezia (3)

0 commenti

Nel successivo intervento, la Rete Enterprise Europe Network e la sua articolazione sul territorio, due rappresentanti dell’Ecosportello Veneto hanno illustrato i tratti salienti dell’ENN, network unitario nato dall’unione di due preesistenti reti, che ha l’obiettivo di assistere le imprese a partecipare a progetti comunitari.
Un’iniziativa importante, perché permette di sapere, fungendo da “traduttore di informazioni”, e di aiutare concretamente allo sviluppo di obiettivi precisi (es. del fotovoltaico: ENN non solo si è mosso per favorire le imprese nello sviluppo delle tecnologie e del mercato, ma anche nel senso di favorire un rapporto positivo con gli enti locali, i quali, dal canto loro, hanno esercitato forti pressioni per la realizzazione dello sportello unico, in grado di abolire molti degli ostacoli burocratici che frenano lo sviluppo energetico sostenibile).

Nel suo secondo intervento (Come partecipare al bando del Programma “Intelligent Energy for Europe”), il Dott. Dubolino ha fornito il quadro generale della progettazione comunitaria, dei criteri e dei metodi di valutazione, unitamente alle tempistiche.
Innanzitutto, il Project Officer dell’EACI ha sottolineato che le proposte progettuali vengono trattate in modo identico, sulla base dei criteri indicati nella “call”, che escludono conflitti d’interesse e garantiscono l’intervento di esperti valutatori esterni.

Tre sono i “passaggi successivi” della valutazione:
  • l’idoneità del progetto,
  • i criteri di scelta e
  • quelli di assegnazione (award criteria).
I primi due – che costituiscono una “scrematura”, e riguardano, sostanzialmente, la correttezza formale delle proposte – avvengono con un “semplice” si/no, mentre nell’ultimo vengono indicati dei punteggi, assegnati da valutatori esterni.
Sulle tempistiche (marzo: call; giugno: deadline; da dicembre: contrattazione; aprile anno successivo: implementazione del progetto), Dubolino riprende i temi già trattati nella mattinata.

Quindi, è la volta dell’analisi della struttura di una proposta progettuale, che va presentata online e consta di tre parti:
  • una amministrativa, relativa all’organizzazione della partnership;
  • un programma di lavoro, che contiene una dettagliata descrizione dell’idea progettuale, degli obiettivi che si intendono raggiungere, del piano di lavoro, dei curricula dei membri del team.
  • il budget
Fra gli “award criteria”, particolare importanza rivestono:
  • la rilevanza dell’azione (è in linea con le priorità indicate nel bando? L’obiettivo che si prefigge di raggiungere è interessante?);
  • la metodologia (è convincente? Si tratta di obiettivi raggiungibili?);
  • valore aggiunto comunitario;
  • costi e co-finanziamento (il budget è in linea con la proposta progettuale?);
  • team e gestione (gli attori sono giusti? Possiedono le competenze necessarie?).
La rilevanza dell’idea progettuale: il progetto deve essere in linea con le priorità, il suo impatto deve essere reale, tale da giustificare il progetto stesso. In sostanza: in seguito all’individuazione, da parte del proponente, di una problematica, il progetto deve fornire l’idea di perché, come e quando si intende risolverla. Inoltre, il progetto deve avere una rilevanza per chi lo propone.

La metodologia: occorre la massima precisione nella descrizione dell’idea progettuale. Il progetto viene valutato per quanto c’è scritto, e quindi occorre specificare tutto, anche le cose che, da parte del proponente, possono apparire ovvie.
Occorre, inoltre, una coerenza fra obiettivi e metodi prescelti, oltre all’indicazione dei performances indicator (come si fanno a misurare i risultati da raggiungere).
Un ruolo importante è rivestito anche dalla comunicazione del progetto – punto spesso dimenticato dai promotori. Occorre, in sostanza, una diffusione proattiva, non solo attraverso la mera pubblicazione online di documenti, ma attraverso l’attiva veicolazione/promozione, da effettuare con mezzi e metodi che devono variare in funzione dei destinatari dell’informazione stessa.

Il valore aggiunto europeo: occorre effettuare una scelta adeguata dei partners europei, e spiegare i motivi di tale scelta.
In sostanza: bisogna dare evidenza della logica sottostante, il modo migliore per dimostrare la bontà della propria idea. Anche in questo caso, occorre dettagliare tutto (ad esempio, se esistono anche altri vantaggi, di cui possono beneficiare altri paesi).

In relazione ai costi, occorre essere il più precisi possibili nell’indicazione della ripartizione interna dei costi, non effettuare una divisione ex post in parti uguali….trattandosi di fondi pubblici, occorre specificare perché, e come, li si intende utilizzare. Occorre dare un giusto peso a tutte le attività e a tutti gli attori coinvolti nella sua realizzazione.

Nell’ambito del progetto, non ci si aspetta che chi li propone ne possa trarre un vantaggio economico (nel caso in cui ci dovesse essere, deve essere dichiarato, in modo tale da garantire una sua compensazione).

Nei successivi interventi sono stati presentati i risultati di tre esempi di successo: SEC – ECHO ACTION, ENERBUILDING ENFORCE (efficienza energetica negli edifici esistenti) e ADDED VALUE (mobilità sostenibile).