Scelta condivisa

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(segue da: "I, mammeta e tu")

Certo, non si possono fare i processi alle intenzioni.
Ma almeno segnalare le contraddizioni di chi, ad esempio, tace del tutto il fatto che gli stessi incentivi, che nel testo della mozione 155 si criticano, vengono generosamente elargiti ad altre forme di produzione di elettricità (incenerimento dei rifiuti, fonti assimilate alle rinnovabili), senza che questo produca negli attuali detrattori-“moralizzatori economici” il benché minimo sdegno.
Un incentivo – come definirlo? – “a targhe alterne”…
O tace, ancora, dei tanti difetti e costi che l’attuale, installabile, “modello nucleare” comporta, a fronte di inequivocabili scelte energetiche effettuate più di vent’anni fa.
Natura Giuridica ha affrontato in più occasioni lo spinoso problema del nucleare:
O, ancora, degli snervanti iter burocratico-amministrativi che ancora oggi, e nonostante l’istituzione dell'orwelliano Ministero della Semplificazione, soffocano le velleità di chi vuole cimentarsi nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Che ci fanno queste anime davanti alla Chiesa
Questa gente divisa, questa storia sospesa


Dall’altra parte della barricata, la mozione del PD, con la quale dopo una dotta introduzione sulle potenzialità del solare termodinamico – condita con l’elenco dei “numeri del solare termodinamico” mondiale, le proiezioni del suo futuro, futuribile sviluppo (fatto di scenari spinti e moderati), i dati sui costi sostenibili, l’annuncio che anche l’Italia è presente con forza in questo campo d'innovazione e, infine, l’affermazione che:

“per opinione pressoché unanime degli operatori del settore energetico, il solare a concentrazione è destinato ad affermarsi come una delle principali tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili e, dunque, come uno strumento insostituibile nell'impegno per mitigare i mutamenti climatici in atto” – si chiede al Governo di impegnarsi a

“promuovere lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica, a potenziare la presenza strategica nel Paese della tecnologia del solare e a dare impulso all'attività di ricerca e sviluppo industriale del settore in tutte le sue applicazioni, ad adottare le opportune iniziative per sostenere le imprese che intendono investire in attività connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili o all'incremento dell'efficienza energetica, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese”.

Si tratta di una proposta sicuramente più articolata, più credibile, più innovativa, anche se, in ogni caso, fortemente pervasa da spirito ideologico (un po’ per convinzione, un po’ per contrapposizione, un po’ ancora per convenienza: il solito mix di politichese…), necessariamente sintetica e/ma basata su dati che occorre (sempre) verificare, prima di poterli prendere come oro colato…

Ad ogni modo, si tratta di una scelta di prospettiva differente, forse più coraggiosa, nel medio periodo, ma più remunerativa, economicamente, socialmente ed ambientalmente, nel medio lungo periodo.

Detto questo, Natura Giuridica ha già messo in guardia dai facili entusiasmi di parte ("Grid parity ed equilibrio giornalistico"), e sottolineato l’importanza e la necessità di un confronto aspro, combattuto, ma sincero e leale, per giungere ad una scelta condivisa ed integrata di politica energetico-ambientale.

Beninteso: scelta condivisa, non il solito compromesso all’italiana.
Due “cose” da tener ben distinte, per non rischiare di finire, ancora una volta, nel vortice qualunquistico di accuse e scuse senza ritorno, di sterili contrapposizioni pseudo-ideologiche, figlio di quel “modo di pensare”, forgiato della paura mediatica, alimentata da overdosi di disinformazione, tipico di chi dice:

'Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera'.
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa
quando viene la sera.

Scelta condivisa, dicevo, e gente nuova in grado di portare avanti, con coraggio e determinazione, (anche) una politica nuova, sostenibile ed autorevole in campo energetico-ambientale.

“Altrove” hanno Obama.
Da noi, per il momento, non ci sono che squallidi affaristi di basso rango, o persone che di Obama, e di quello che sta facendo, hanno solo un’offuscata idea...

Con questo post Natura Giuridica vi saluta e si prende qualche giorno di meritata vacanza: ci vediamo a settembre, per riprendere il viaggio nel mondo dell'InFormazione, comunicazione e diritto ambientale.

Ci saranno grandi novità anche sul sito di Natura Giuridica dove, oltre a nuovi servizi, troveranno spazio nuovi collaboratori.

Buona vacanze.


Andrea Quaranta