Il Piemonte è già stato oggetto di alcuni post all'interno di Natura Giuridica: in particolare, ho parlato di alcuni progetti che precorrono i tempi, di eventi tenutisi in regione, volti a veicolare la cultura della responsabilità, concetto essenziale, di cui ha parlato anche Paul Connet, nel suo efficace intervento a Cuneo il 3 febbraio 2009, durante il quale ha affrontato i temi della strategia rifiuti zero e del delicato tema dell’incenerimento dei rifiuti.
Ho commentato due sentenze del TAR di Torino, rispettivamente sulle responsabilità del proprietario di un terreno incolpevole dell’inquinamento e in materia di autorizzazione integrata ambientale.
Oggi voglio cominciare a fare il punto su quanto, nel frattempo, accade in Piemonte.
Iniziamo dalla vicenda dell’imprenditore condannato per aver sotterrato, nei campi coltivati a mais, il c.d. “car fluff”, un rifiuto derivante dalla demolizione delle auto: una vicenda iniziata nel 2003, “quando gli uomini del Nucleo investigativo della polizia ambientale e forestale della Provincia di Cuneo ricevettero da fonti confidenziali e segnalazioni anonime la notizia che l’imprenditore utilizzava alcuni campi di mais a Revello e Barge per sotterrare il cosiddetto fluff: carcasse di automobili triturate, private delle componenti metalliche, contenenti idrocarburi e metalli pesanti, con conseguente pericolo di inquinamento ai danni delle coltivazioni e delle falde acquifere, quindi pericolosi per la salute dell’uomo”.
In attesa della quantificazione dei danni, Legambiente Piemonte ha espresso la propria soddisfazione.
A Cuneo, nel frattempo, il 30 giugno 2009 dovrebbe chiudere la discarica San Nicolao: il condizionale è d’obbligo, se si considera la telenovela discariche e i suoi effetti sulla gestione dei rifiuti.
A Saliceto sono stati iniziati, dopo ben quattro anni di ritardo, gli interventi di bonifica per rimuovere le sostanze inquinanti derivanti dalla produzione dell’ex Acna di Cengio.
Alla prossima per parlare con voi di energia in Piemonte.