Natura Giuridica su "La Repubblica"

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Natura Giuridica su "La Repubblica"

"Dronero "naturagiuridica", consulenze a portata di clic": è questo il titolo della breve recensione che il quotidiano "La Repubblica", nell'inserto "Piemonte economia", ha deciso di pubblicare oggi, 29 marzo 2011.


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Emissioni da biogas di discarica: quando costituiscono molestie alle persone?

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  • Non realizzare barriere frangivento lungo il perimetro di una discarica;
  • non procedere alla corretta captazione e al convogliamento di notevoli quantitativi di biogas sviluppato dalla macerazione dei rifiuti;
  • lasciare vari pozzi di biogas incompleti e liberi di scaricare in aria il biogas accumulato e bruciato solo in parte attraverso l'accensione di fiaccole,
sono condotte atte a molestare persone che vivono nelle aree circostanti?


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Rifiuto, sottoprodotto, materia prima secondaria?

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Si può effettuare un’attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi in assenza di iscrizione all'albo nazionale Gestori ambientali di cui all'art. 212, comma 5, D.Lgs. n. 152/2006 per il trasporto di rifiuti prodotti da terzi?

Nel caso analizzato dalla Corte di Cassazione nella sentenza che vi propongo oggi (22010/10), gratuitamente consultabile sul sito di Natura Giuridica nella pagina dedicata ai rifiuti, previa semplice registrazione, il NOE aveva accertato che una società aveva svolto attività di raccolta e di trasporto di oltre 15 tonnellate di rifiuti in assenza d'iscrizione all'albo nazionale dei gestori ambientali, compiendo attività di selezione, cernita e separazione del silicio puro dai cristalli di quarzo:


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Trasporto di rifiuti semplificato in sanatoria?

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Quante non se ne studiano per aggirare, e raggirare, le regole…
Materiale metallico composto da ferro, alluminio e piombo: è rifiuto?
Se si trasporta tale materiale solo in modo occasionale, occorre l’autorizzazione?
La storia che vi voglio raccontare oggi prende le mosse dal sequestro preventivo di una “macchina operatrice semovente”, con la quale una società ligure effettuava attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti non pericolosi in assenza di prescritta autorizzazione.


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Viva l'Italia, l'Italia tutta intera

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Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

Sono stato preso dalla tentazione di “parafrasare” il testo di questa splendida canzone di Francesco De Gregori, per criticare questa Italia perennemente litigiosa, quest’Italia da dimenticare, appunto.
Poi però mi sono detto che no: un’emozione non si può spiegare.
Che oltre alla casta (per niente casta…) politica che dà un’immagine dell’Italia deprimente, oltre all’idiozia di chi inneggia alla divisione dell’Italia come obiettivo ultimo da raggiungere, al di là dei mille particolarismi portati all’esasperazione per privati tornaconti personali, esiste un’Italia che suda, fatica, si indigna, si impegna e non getta la spugna, ma che anzi dimostra una gran dignità…un’Italia che, senza declamazioni di sorta, preferisce i fatti alle sole parole.
Un’Italia che – per fortuna – non è affatto minoranza nel paese, ma una maggioranza silenziosa cui non viene data voce, solo per aumentare sterili contrapposizioni.

L’Unione, l’Unità, per quanta fatica costi (oh quanto costa…), non è neanche da paragonare al nulla, al vuoto che discende, inevitabilmente, dall’esplodere di mille particolarismi, da mille divisioni, da mille egoismi, velleitari quanto sterili. Costa, ma ne vale la pena.

L’idiozia di chi vuole dividerci non merita neanche di essere “commentata”: meglio pensare a come far tornare a volare l’Italia, smetterla di delegare al potente di turno il compito (che significa solo una cosa: deresponsabilizzazione) e cominciare, ognuno di noi, a fare qualcosa di concreto.
Insieme, senza barricate (para) ideologiche.
Uniti nelle diversità.
Perché la vita è così: l’appassionata ricerca di una verità diversa dalla nostra…

Viva l’Italia unita, “l’Italia tutta intera”…

“poi d'improvviso venivo dal vento rapito,
e incominciavo a volare nel cielo infinito…”



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Minieolico in zona agricola per autoconsumo: denuncia di inizio attività?

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Una società presenta denuncia di inizio attività per l’installazione di un impianto minieolico composto da un unico aerogeneratore: il Comune può rigettare la DIA?
A questa domanda da una risposta il TAR di Bari, nella sentenza (2637/10) che vi propongo oggi, scaricabile gratuitamente dal sito di Natura Giuridica, nella sezione fonti rinnovabili previa semplice registrazione.


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