I problemi relativi alla localizzazione di impianti “ambientali” non riguardano solo gli IAFR, argomento di cui ho parlato una settimana fa), ma anche le discariche di rifiuti, come dimostra il “brutto pasticciaccio” relativo al “toto discarica” scoppiato a Roma nel mese di giugno, emblema del caos che regna intorno al settore (non solo) della gestione dei rifiuti nel nostro Paese: una perenne emergenza “contrastata” dal nostro legislatore con approssimazione, con una normativa disorganica, decontestualizzata, priva di visione sistemica, dunque dannosa.
Un “modus legiferandi” che ha dei costi non solo ambientali e sociali, ma anche economici.
Questi ultimi dipendono:
a) non solo dal fatto che, in questo contesto di perenne emergenza (e di sostanziale stasi innovativa, con riferimento ai settori tecnologici e giuridici, che dei primi possono farsi anticipatori. Questo tipo di innovazione risulta propedeutica allo “sviluppo sostenibile”, di cui tanto si sente parlare, ma per il quale poco o nulla si fa, e dovrebbe essere inserita all’interno di un autorevole e coordinato progetto lungimirante, incompatibile con lo stillicidio normativo cui assistiamo) non c’è tempo e spazio per lo sviluppo di una filiera, italiana e competitiva, capace di fare da traino, in uno dei pochi settori che nel futuro potranno fungere da propulsore economico,
b) ma anche come conseguenza della mancata attuazione della normativa comunitaria, che “apre le porte” alle c.d. procedure d’infrazione. Sul numero 7 della rivista “Ambiente & Sviluppo”, edita da IPSOA, sarà pubblicato un mio articolo dal titolo “Emergenza rifiuti in Campania e diritti dell’uomo: quale tutela?”, nel quale è stata analizzata nei dettagli la peculiare situazione campana relativa alla gestione dei rifiuti: situazione nella quale la (mancata, o pessima, a seconda dell’angolo visuale) localizzazione dei siti nei quali realizzare le discariche ha avuto un enorme peso. Negativo, ovviamente.
In questa sede, oltre a invitarvi alla lettura dell’articolo per scoprire le conseguenze dannose, dal punto di vista ambientale ed economico, che la mancanza di una chiara e coerente politica in materia di gestione dei rifiuti comporta (di recente se n’è occupata la CEDU, la Corte europea dei diritti dell’Uomo, con statuizioni potenzialmente rivoluzionarie), vi ricordo che sul sito di Natura Giuridica potete trovare molti documenti che riguardano, inter alia, proprio la localizzazione di discariche di rifiuti, utili per capire come agire per tutelarsi dalla eventuale non corretta localizzazione, da un lato, e per capire come scegliere il luogo idoneo alla realizzazione di un impianto, dal punto di vista giuridico.
Prossimamente saranno disponibili anche documenti di tipo tecnico.
Ad esempio, un cittadino, proprietario di un’area limitrofa alla zona prescelta per la realizzazione di una discarica, può opporsi alla stessa? E in caso affermativo, in quali modi? Eccependo che cosa?
Basta la mera vicinanza a legittimare all’impugnazione dei relativi atti?
Sono solo alcuni degli interrogativi ai quali potete trovare una prima risposta nelle pagine del sito di Natura Giuridica: una prima risposta in grado di farvi entrare nei meccanismi del diritto dell'ambiente.
Una prima risposta che, sovente, necessita tuttavia di un ulteriore approfondimento, perché ogni storia ha le sue peculiarità, e casi analoghi possono avere soluzioni differenti.
Diffidate di chi vi fornisce soluzioni buone per tutte le stagioni…. E ricordatevi che (in generale, ma ancora di più per quanto riguarda il diritto dell’ambiente e dell’energia) muoversi in via preventiva è la cosa migliore. Per difendere i vostri diritti, e farvi assistere, o per evitare lunghe e costose pratiche giudiziali, non esitate a contattare Natura Giuridica: un pool esperti sarà a vostra disposizione per tutte le tematiche relative all’ambiente e all’energia.
Se parte della vostra attività professionale consiste nel gestire tematiche ambientali sotto il profilo tecnico, giuridico o imprenditoriale, sottoscrivendo un abbonamento PREMIUM a Natura Giuridica sarete sempre "sul pezzo" rispetto alle principali novità in materia di diritto dell'ambiente e dell'energia, saprete come agire, a chi rivolgervi, cosa aspettarvi, e cosa pretendere dal vostro consulente ambientale! E, soprattutto, spenderete molto, molto meno.