Come recita la canzone, Cuneo è per davvero una città col sole di fronte, perché gode di un ottimo irraggiamento solare che, negli ultimi tempi, l'ha resa la seconda provincia del Piemonte - dopo Torino - per numero di installazioni di impianti fotovoltaici.
Nel solo 2010, le installazioni sono aumentate del 164% rispetto al 2009. Inoltre, la provincia di Cuneo detiene il record della Regione Piemonte per potenza installata. Alcuni dati: nel 2010 sono stati installati 1.981 nuovi impianti collegati alla rete di distribuzione Enel, mentre la potenza installata è pari a 176 megawatt, il 39% dell'elettricità da fonti rinnovabili in Piemonte.
"Tenuto conto che il contatore di un alloggio arriva a 3 kilowatt, si può stimare che l'energia "verde" cuneese soddisfi il bisogno di 58.000 famiglie". In tutto, gli impianti fotovoltaici ammontano a 3.102, cui si sono aggiunti anche 2 impianti eolici, 10 centrali a biogas e 3 a biomasse. Ancora: vi sono 69 centraline idroelettriche che sfruttano piccoli pendii, fiumi o canali e che che contribuiscono a garantire a Cuneo una potenza superiore a quella delle altre province piemontesi.
Le ragioni del boom sono senz'altro da trovare nel prezzo delle tecnologie, dimezzatosi rispetto a 5 anni fa, nell'ottimo irraggiamento solare e nelle temperature non troppo elevate, il tutto unito alla grande disponibilità di terreni (la provincia di Cuneo è tra le più estese d'Italia).
Infine, altro fattore a mio parere importante, per ora non vi sono problemi di saturazione virtuale / reale della rete di distribuzione di energia elettrica, che si stanno verificando nelle regioni del Sud Italia, come per esempio la Puglia, da dove il boom del fotovoltaico è partito.
Il panorama non è del tutto idialliaco: si teme che il boom di impianti equivalga a sacrificare terreni fertili destinati, fino a poco tempo fa, a colture di pregio. Lo scontro istituzionale è intenso: in Provincia, molte sono le preoccupazioni espresse in merito alla diffusione del fotovoltaico.
Inoltre, soprattutto nel caso delle imprese agricole, si cerca di incentivare la produzione di energia verde come integrazione al reddito, e non come snaturamento dell'attività agricola. Credo che sia un fatto positivo che, rispetto al fotovoltaico, convivano e si confrontino più istanze anche opposte, dato che l'attenzione su questa tematica è fondamentale per evitare le distorsioni - come quelle prima citate - ei danni che potrebbero venire dalla mancanza di un progetto coerente e di una pianificazione di lungo periodo in merito alle fonti rinnovabili!
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Natura Giuridica di Andrea Quaranta: Studio di Consulenza Ambientale.
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