In quest’ultimo periodo sto lavorando più del solito, ed è per questo che il blog e il sito di Natura Giuridica hanno rallentato un po’ la “produzione”.
Del resto è proprio grazie al vostro interesse per la materia (diritto dell’ambiente e diritto dell’energia); all’esigenza di garantire un’informazione ambientale precisa, costante, lontana da ideologie preconfezionate e fuorvianti; alla necessità di fornire una consulenza ambientale qualificata, che è nato il progetto Natura Giuridica.
In questo momento mi sto occupando di alcune questioni di particolare interesse, e molto delicate, che vedono come protagonisti alcuni di voi lettori (i miei lettori!), che mi contattate per avere aiuto, chiedere una consulenza legale ambientale, far valere i vostri diritti.
Ad esempio, la delicata e complessa gestione relativa alla compravendita di un sito potenzialmente contaminato, da parte dei proprietari non responsabili dell’inquinamento.
I meccanismi che regolano la gestione dei vincoli ambientali, paesaggistici, al fine di verificare la possibilità di concessioni paesaggistiche in sanatoria…
Il diritto di accesso alle informazioni ambientali, da parte di cittadini che lamentano gravi inadempienze da parte delle pubbliche amministrazioni, che spesso, ahimè, dietro alle maglie del nostro confuso sistema giuridico, si lavano le mani di tanti, troppi problemi, lasciando i malcapitati, soli, in un limbo dal quale, senza le giuste conoscenze tecnico-giuridiche, è difficile uscire…
Il diritto dell’energia, e i suoi complicati meccanismi, figli di una legislazione che, nel tempo, forse è stata semplificata, senza tuttavia essere riuscita a diventare semplice, comprensibile, concretamente ed efficacemente attuabile. Sostenibile. Chi vuole investire in energia rinnovabile – e siete in tanti – continua a rivolgersi a me per domandarmi cosa fare, e demandarmi il da fare.
È il mio lavoro, e lo faccio con entusiasmo, passione, analizzando ogni più nascosto dettaglio. Perché è quasi sempre nei dettagli che si nasconde la soluzione.
Tutto ciò, però, non mi esime dall’esternare le mie preoccupazioni per un sistema normativo talmente caotico e contraddittorio da essere, ormai da tempo, diventato insostenibile.
Altre preoccupazioni, che vi spingono a rivolgervi a me, riguardano l’illegittimità di degli atti amministrativi adottati, sempre dagli enti preposti, volti ad autorizzare attività con grandi impatti ambientali, muovendosi in direzione contraria a quelli che dovrebbero essere gli obiettivi da perseguire, per cercare di vivere, domani, in un mondo più sostenibile, dove non ci siano persone costrette a lottare per non morire, a causa della prolungata esposizione a sostanze nocive, lasciate a concimare mortalmente enormi porzioni del nostro territorio.
Non solo nelle zone di Gomorra.
Alcuni di voi che mi hanno chiesto aiuto, per sapere cosa fare, come muoversi, con quali tempistiche e quali modalità: una consulenza in grado di guidarli nel pantano di “conformismo” burocratico, istituzionale, amministrativo, in cui si sono trovati costretti.
Un conformismo anche "morale", molto in linea con la più italiane delle frasi: “non è di mia competenza”, come dice, con la solita, precisa, pungente ironia il mio amico Gramellini.
Perchè fino a quando non ci toccano direttamente, certe cose sembrano non esistere. Come la crisi.....
In attesa di riprendere, con regolarità, ad informarvi su quanto di più significativo accade nel mondo del diritto dell’ambiente e dell’energia, vi voglio regalare un'emozione.
Gustatevela in silenzio, per soffocare quell’odioso, petulante, incessante, fastidioso e quotidiano strombazzamento di mediocri falsità pseudo liberali-liberiste-garantiste di chi, spacciandoci finte libertà di cartapesta, vorrebbe comprare l’unica “cosa” in grado di condannarli all’oblio e alla sconfitta: la parola, l’informazione, la libertà.
La libertà di informazione.
La libertà di informazione.
Anche ricorrendo al silenzio.
Ecco, è ad un altro tipo di silenzio che faccio riferimento io, adesso, mentre scrivo queste due righe di saluto interlocutorio, per dirvi che è proprio grazie a voi, che mi contattate sempre più numerosi, se oggi sono meno assiduo fra le pagine di Natura Giuridica….
Nella canzone, uno struggente Jamie Collum dice che
il tuo mondo non è nient’altro che tutte le piccole cose che ti sei lasciato dietro
Ma è anche il nostro futuro, che costruiamo con la nostre mani giorno dopo giorno.
Domani raccoglieremo quello che seminiamo oggi.
Domani raccoglieremo quello che seminiamo oggi.
Ma se oggi seminiamo il silenzio oppressivo ed imbacuccato, domani, cosa saremo in grado di raccogliere, se non uno sterile vuoto?
Realign all the stars above my headWarning signs travel farI drink instead on my own Oh! how I've knownthe battle scars and worn out beds
gentle now a tender breeze blowswhispers through a Gran Torinowhistling another tired song
engines humm and bitter dreams growheart locked in a Gran Torinoit beats a lonely rhythm all night long
these streets are old they shinewith the things I've knownand breaks through the treestheir sparkling
your world is nothing more than all the tiny things you've left behind
So tenderly your story isnothing more than what you seeor what you've done or will becomestanding strong do you belongin your skin; just wondering
gentle now a tender breeze blowswhispers through the Gran Torinowhistling another tired songengines humm and bitter dreams growa heart locked in a Gran Torinoit beats a lonely rhythm all night long
may I be so bold and stayI need someone to holdthat shudders my skintheir sparkling
your world is nothing more than all the tiny things you've left behind
so realign all the stars above my headwarning signs travel fari drink instead on my own oh how ive knownthe battle scars and worn out beds
gentle now a tender breeze blowswhispers through the Gran Torinowhistling another tired songengines humm and better dreams growheart locked in a Gran Torinoit beats a lonely rhythm all night longit beats a lonely rhythm all night longit beats a lonely rhythm all night long