Questo è un altro articolo a proposito dell’ecopunto informativo di Recoplastica
Allora, sottolineavo:
"E, personalmente, sono convinto che il riutilizzo, prima ancora del recupero, sia la strada da perseguire: ma penso che iniziative come questa debbano essere seguite e incoraggiate, proprio perché, inserite in un contesto integrato, rappresentano il contributo che ci si aspetta da ognuno di noi, e perché concorrono a diffondere una cultura ambientale, indispensabile base per costruire, giorno dopo giorno, un mondo migliore".
Dell’iniziativa di Recoplastica si è occupato anche Il Sole 24 ore; sul sito di Greenreport il 25 agosto 2008 è apparso un articolo (oggi - novembre 2011 - purtroppo la pagina non è più disponibile) che solleva qualche dubbio…
Vi riporto alcuni stralci.
A Moncalieri un negozio (forse) che compra rifiuti: un bene o un male?La notizia si guadagna addirittura un posto in prima pagina sul quotidiano economico più letto d’Italia, Il Sole 24 Ore, ed in effetti si presenta alquanto stuzzicante soprattutto dopo l’ennesima bordata al sistema di filiera di recupero dei rifiuti Conai, arrivata una decina di giorni fa dall’Antitrust.Anche se assomiglia un po’ ad un pezzo ‘pubblicitario’ i fondamentali ci sono tutti: un’azienda piemontese apre nel centro di Moncalieri un negozio dove i cittadini possono portare i loro rifiuti domestici (già selezionati in modo differenziato) ricevendo in cambio denaro sulla base dei prezzi di mercato.Il materiale viene quindi recuperato dalla stessa azienda, la Recoplastica, oppure rivenduto ad altre aziende delle rispettive filiere.Non manca il giallo, perché nell’articolo si parla di un’autorizzazione negata da parte del Comune (ma allora come fa a essere già aperto il negozio?), che invece in un primo momento avrebbe appoggiato il progetto.Progetto che per la cronaca punta a diventare un network di franchising, con un ‘obiettivo di almeno 50 negozi in tutta la penisola, entro il 2009’.Fermandosi alla lettura dell’articolo potremmo esprimere un parere sostanzialmente positivo: il rifiuto si recupera e quindi il cuore del progetto racchiude un’esperienza positiva, anche se diversi dubbi riguardano la possibilità che un simile sistema si sviluppi e si allarghi, visto che finché si tratta di pochi quintali raccolti in un comune tutto sembra rose e fiori, ma quando si aspira a fare sistema i nodi vengono al pettine e in questo caso i nodi sono appunto i consorzi di filiera e i rapporti con i comuni stessi, visto che un cittadino che vendesse una buona parte dei suoi rifiuti alla Recoplastica (una quota di indifferenziato resterebbe comunque) avrebbe probabilmente l’ardire di chiedere quanto meno uno sconto su Tia o Tarsu.Discorsi in prospettiva.Anche perché in realtà l’attività dell’Ecopunto di Recoplastica è tutt’altro che avviata […]Ma gli addetti ai lavori cosa ne pensano?
Segue una breve intervista a Antonio Marrucci, della società Revet di Pontedera che, conclude, «la considero in ogni caso un’iniziativa positiva […] perché forzano la situazione e stimolano la riflessione se il sistema privato obbligatorio dei consorzi di filiera, prima o poi possa essere sostituito da libero mercato del riciclo. Inoltre in questo modo si andrebbero a intercettare anche frazioni di rifiuti che i consorzi non trattano perché non sono imballaggi: penso per esempio a tutti i giocattoli o altri prodotti di plastica».
A settembre 2008 l'azienda piemontese organizzò un meeting per spiegare - tra gli altri - il progetto di franchising di ecopunti per la raccolta dei rifiuti:
Programma meeting organizzato dalla Recoplastica, in vista del progetto di franchising.
Programma meeting organizzato dalla Recoplastica, in vista del progetto di franchising.
Programma meeting del 13 settembre 2008 a Moncalieri (TO)
· 10.00 - 10.15 Introduzione
· 10.15 - 11.00 Il ciclo dei rifiuti e gli adempimenti
· 11.00 - 11.30 Il franchising Recoplastica
· 11.30 - 12.00 Aspetti legali (st. legale avv. Piovano)
· 12.00 - 12.30 Aspetti amministrativi (st. dott. Mandile)
· 12.30 - 13.00 Aspetti autorizzativi (Eco Team dott.ssa Brizzi)
·
· 13.00 - 15.00 Pausa pranzo
· 15.00 - 15.30 Aspetti tecnici (st. geom. Beccia)
· 15.30 - 16.00 Aspetti di immagine (st. ing. Zavaglia)
· 16.00 - 16.30 Demo
· 16.30 - 18.00 Domande e risposte
Concludo riportando un comunicato di Recoplastica, apparso sul sito, nel quale si evidenzia che:
"sono più di 100.000 i contatti che abbiamo avuto fino ad oggi e vi ringraziamo per l'interesse che dimostrate per il progetto.A tutti coloro che hanno richiesto di partecipare al meeting comunichiamo che abbiamo purtroppo superato la capienza della sala riservata. Siamo pertanto, nostro malgrado, costretti a fare una selezione dei partecipanti. Il 4 settembre comunicheremo agli interessati la conferma della partecipazione.Chi non potrà partecipare al meeting sarà in seguito ricontattato e gli verranno fornite tutte le informazioni.Attualmente stimiamo in 1.300 il numero degli Ecopunto che saranno aperti in tutta Italia.Il meeting sarà ripetuto il 27 settembre a Messina.
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1 comment
ciao Andrea, prendo spunto da qello che hai scritto sul blog di Ideoo:
Reply..sono convinto che il riutilizzo, prima ancora del recupero, sia la strada da perseguire..
non riesco a capire come intnedi la differenza tra recupero e riutilizzo.
ma per come la intendo io il vero successo di Recoplastica (che cmq ha creato molto interesse attorno a se) è proprio per il fatto che ha al centro del suo 'obiettivo-guadagno' il riutilizzo di materiale recuperato! aspetto risposta..o 'qua' da te..o 'la' da me!
ciao e complimenti per il post densissimo di info!
Nick
www.ideoo.wordpress.com