Debutta l’AUA, la nuova Autorizzazione Unica Ambientale per le Pmi

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La gestione degli aspetti ambientali viene semplificata, ma occorre sempre affidarsi ad un consulente ambientale per stare tranquilli
di Andrea Quaranta

Il 13 giugno 2013 entra in vigore l’AUA, l’Autorizzazione Unica Ambientale per le PMI: il 29 maggio infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (S.O. n. 42) il testo del D.P.R. n. 59 del 15 febbraio 2013, “Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle PMI - piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale”.

L’AUA risponde all’esigenza di semplificare gli adempimenti amministrativo-ambientali per le PMI, in generale e soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo: le lentezze burocratiche e gli alti costi costituiscono, spesso, un ostacolo insormontabile, a danno della concorrenza, dello sviluppo, dei consumatori e dell’ambiente.

Per questo motivo, l’art. 23 del D.L. n. 5/12 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), aveva stabilito che, ferme restando le disposizioni in materia di A.I.A. “al fine di semplificare le procedure e ridurre gli oneri per le PMI e per gli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale, anche sulla base dei risultati delle attività di misurazione degli oneri amministrativi […] il Governo é autorizzato ad emanare un regolamento […] volto a disciplinare l’autorizzazione unica ambientale e a semplificare gli adempimenti amministrativi delle piccole e medie imprese e degli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale”, sulla base dei principî di proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, nonché sull’esigenza di tutela degli interessi pubblici e sulla necessità di non introdurre maggiori oneri a carico delle imprese.
Con il cit. D.P.R. n. 59/13, finalmente l’AUA è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale, ed entrerà in vigore il prossimo 13 giugno 2013: vediamo come funziona.

 Introduzione

L’AUA semplifica gli adempimenti amministrativi per le PMI, sia in termini temporali che economici: si calcola che il risparmio di denaro ammonterà a circa 700 milioni di € l’anno.


L’Autorizzazione Unica Ambientale sostituirà fino a sette autorizzazioni che prima dovevano essere ottenuti singolarmente, da diverse autorità competenti, e con durate diversificate (vedi la tabella).

Le regioni, inoltre, hanno la possibilità di estendere la lista dei provvedimenti sostituiti dall’AUA: infatti, “nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale vigente in materia, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono individuare ulteriori atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale che possono essere compresi nell’autorizzazione unica ambientale”.

L’AUA, infine, dura ben 15 anni, mentre i sette titoli abilitativi che la stessa sostituisce hanno scadenza diverse: tuttavia, nel caso in cui si verifichi una modifica sostanziale, l’impresa deve comunicarla all’autorità competente, che ha tempo 60 giorni per pronunciarsi, altrimenti scatta il meccanismo del silenzio assenso.

L'AUA - Autorizzazione Unica Ambientale in pillole schematiche. Scarica la guida agli adempimenti in formato PDF sul sito di Natura Giuridica

Adempimenti amministrativi ambientali: meno complicati ma pur sempre complessi 

In conclusione, l’AUA finalmente semplifica gli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le PMI, i quali, tuttavia, pur meno complicati, risultano ancora complessi.
La legislazione di settore - insieme alla giurisprudenza, alle circolari interpretative e ai documenti di buone prassi operative – continua richiedere a società, imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni, un costante impegno in termini di attenzione e aggiornamento, al fine di poter agire nel pieno rispetto degli obblighi di legge: per questi motivi, è sempre consigliabile
·         affidare in outsourcing la gestione delle problematiche ambientali ad un consulente ambientale, o
·         farlo affiancare ad una risorsa interna, al fine di formarla adeguatamente.

Natura Giuridica offre servizi personalizzati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni: a seconda delle esigenze del cliente, viene concordato un coerente percorso di gestione degli adempimenti ambientali e di costante informazione sugli aspetti ambientali specifici di ogni settore, al fine di limitare al massimo il verificarsi di problematiche ambientali, con le pericolose conseguenze che queste si portano dietro non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico e sanzionatorio.

Per info e costi, contatta Natura Giuridica