A Bressanone, Bolzano, il primo catasto solare

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Dal 30 novembre 2011, i cittadini del comune di Bressanone (Bolzano) sono in grado di sapere se il proprio tetto è adatto a installare un impianto fotovoltaico.
Lo si deve all'istituzione di un vero e proprio catasto solare, risultato di un progetto di ricerca degli Istituti per le Energie Rinnovabili e per il Telerilevamento Applicato dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) in collaborazione con il comune di Bressanone.
L'accesso al catasto solare avviene tramite internet, nella sezione città solare del sito eurac.eu.
Dopo aver individuato il proprio appartamento nella mappa all'interno del sito, occorre cliccarvi sopra per conoscere il proprio potenziale fotovoltaico. Il sito indica la superficie in metri quadrati della casa, l'insolazione media annuale raccolta dal tetto in kWh/m², quanto il tetto è adatto all'installazione di un impianto sulla base dei diversi livelli di irraggiamento (come si vede nella foto, nella mappa i diversi livelli di irraggiamento sono rappresentati da quattro diversi colori: rosso, arancio, giallo e nessun colore) e la produzione di energia elettrica annua in chilowattora con quattro differenti tecnologie fotovoltaiche (silicio cristallino ad alta efficienza, silicio cristallino standard, tellururo di cadmio o materiali basati su rame-indio, silicio amorfo doppia giunzione).
Ma come è stato possibile ottenere la mappatura di tutti gli edifici di Bressanone?


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Auguri di buon Natale e felice anno nuovo da NG

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I'm dreaming of a white Christmas
Just like the ones I used to know
Where the treetops glisten,
and children listen
To hear sleigh bells in the snow


Natura Giuridica augura a tutti voi buon Natale e felice anno nuovo


Gli Spacchettati Oxfam: fai un regalo azzeccato

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Lo hai fatto anche tu: non lo ammetteresti mai, nemmeno sotto tortura, ma so che almeno una volta ti sei liberato dei regali di natale più assurdi che tu abbia mai ricevuto riciclandoli fra amici e parenti, ed ora, a pochi giorni da Natale 2011, stai fissando lo schermo del tuo PC con uno sguardo sconsolato. Sei al lavoro, hai delle scadenze da rispettare, eppure stai pensando ai regali di Natale.
Non sai come fare: non hai tempo, non hai voglia, il budget è sempre più piccolo e, soprattutto, non ti va di passare quel poco tempo libero che hai a fare shopping di cose inutili. Hai tutta la mia comprensione, ma hai anche la soluzione a portata di mano: regalare uno Spacchettato, che è il regalo azzeccato, perché è funny, originale, solidale ed è il dono non inutile, anzi!
Regalare gli spacchettati vuol dire infatti sostenere, con il tuo contributo, i progetti di Oxfam Italia in tutto il mondo. Oxfam Italia è un'associazione umanitaria parte di una grande rete internazionale, formata da 15 organizzazioni che lavorano in ben 98 Paesi per trovare soluzioni durature alla povertà nel mondo, donando a tante popolazioni locali gli strumenti per migliorare le proprie condizioni di vita.
Se vai sul sito spacchettati.it, e scegli di regalare la capretta di Natale, oppure la gallina, aiuti Oxfam a migliorare le capacità di produzione e commercializzazione dei piccoli produttori, garantendo accesso al credito e al mercato, con particolare attenzione alle donne. Se invece regali la cicogna spacchettata aiuti Oxfam a garantire la salute delle madri e dei loro bambini intervenendo per prevenire la trasmissione materna infantile dell'Hiv in Africa.
Ma come funziona? Scegli il regalo, lo dedichi alla persona che vuoi (inviandole una cartolina, oppure una e-card personalizzabile) e il tuo dono viene ricevuto da chi ne ha davvero bisogno. Si tratta di una vera e propria triagolazione, che rende il tuo gesto preziosissimo perché tu fai un regalo a un parente, un amico, oppure a un tuo dipedente, ed infine il regalo arriva a chi ne ha veramente bisogno. Gli importi delle donazioni sono diversificati e sono stati creati sulla base dei costi che Oxfam sostiene per attuare i suoi progetti solidali in tutto il mondo. Sia le cartoline che le e card sono simpatiche e divertenti, ed il sito offre soluzioni speciali per i regali aziendali (segui la capretta con occhiali e cravatta e scoprirai come lasciare a bocca aperta fornitori, clienti e dipendenti!).
Sulla pagina FB dedicata, chi riceve o regala uno Spacchettato può mantenere un filo diretto con il suo regalo, leggendo i racconti dei benefici de Gli Spacchettati nel mondo!
Se regali una gallina a tua zia, o una capra alla tua ragazza, forse penseranno che sei un po' suonato, ma regalare loro una gallina o una capretta spacchettata significa far vedere alle tue donne che sei uno azzeccato, ironico, e con un cuore intelligente!

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Responsabilità del proprietario per culpa in vigilando

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In caso di abbandono di rifiuti e responsabilità del proprietario incolpevole si configura un dolo o una culpa in vigilando

Quando su un terreno vengono abbandonati da terzi, diversi dal proprietario, dei rifiuti, chi deve provvedere alla rimozione degli stessi? Quali responsabilità sono addebitabili al mero proprietario dell’area in questione?  

L’art. 192 del Testo Unico Ambientale dispone che chiunque viola il divieto di abbandono e deposito incontrollato è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o di colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo.


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Andrea Quaranta, giurista ambientale, su Tuttogreen

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Su TuttoGreen, il portale con le guide pratiche alla green economy, potete leggere l'intervista ad Andrea Quaranta dal titolo Green Job: il Giurista Ambientale.
Cos'è un giurista ambientale? Come lavora concretamente e come si costruisce questa competenza, così nuova ed attuale nel panorama dei green jobs? Vi sono figure simili all'estero?
Queste sono solo alcune delle domande che Tutto Green ha rivolto ad Andrea Quaranta, giurista ambientale con alle spalle 10 anni di esperienza, durante i quali il corpus normativo del diritto dell'ambiente e dell'energia è stato stravolto, ampliato, semplificato - e reso più complicato per certi versi - entrando a far parte della nostra vita quotidiana: nei discorsi, negli stili di vita, nel lavoro, nei progetti per il nostro futuro.


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I reati ambientali nel sistema di gestione D.Lgs n.231

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Ei fu. Finalmente, dopo dieci anni dall’entrata in vigore del D.Lgs n. 231/01, i reati ambientali sono entrati a far parte del sistema della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, “grazie” al tardivo recepimento, nel nostro ordinamento, della direttiva 2008/99/CE, sulla tutela penale dell’ambiente. 

Fu vera gloria? Parlo al passato remoto di quanto successo solo poche settimane fa perché la prima impressione è quella che non sia successo un granché, e il legislatore delegato si sia limitato esclusivamente ad inserire nella 231 (attraverso il D.Lgs 121/11, che ha introdotto al suo interno) soltanto quelle disposizioni strettamente necessarie a garantire (coma al solito in ritardo, dopo la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia attivata dalla U.E.) l’adempimento agli obblighi comunitari scaturenti dalla direttiva 2008/99/CE, senza riordinare, ancora una volta, l’intera materia dei reati ambientali, e senza rendere obbligatoria l’adozione di modelli organizzativi idonei alla ragionevole prevenzione del rischio reato. Verrebbe dunque da rispondere in modo negativo… 

Lo suggerisce lo stesso modus operandi, lo stesso già adottato a partire dal 2001 quando, nello strutturare il sistema di responsabilità degli enti collettivi conseguenti a reato (D.LGS 231/01), il nostro legislatore delegato ritenne opportuno escludere dall’attuazione della delega i reati in materia di tutela dell’ambiente e del territorio: la loro introduzione, infatti, avrebbe fatto della responsabilità degli enti “un problema di quotidiana amministrazione della giustizia”. Tanto che, nella relazione di accompagnamento del tempo, si sottolineò che “l'introduzione della responsabilità sanzionatoria degli enti assume carattere di forte innovazione nell'ordinamento e, quindi, sembra opportuno contenerne, perlomeno nella fase iniziale, la sfera di operatività, anche allo scopo di favorire il progressivo radicamento di una cultura aziendale della legalità che, se imposta ex abrupto con riferimento ad un ampio novero di reati, potrebbe fatalmente provocare non trascurabili difficoltà di adattamento”.


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Regione Piemonte: Guida alla Valutazione ambientale strategica

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Lo scorso 31 ottobre è stata presentata a Torino la guida Cambiamento climatico: mitigazione e adattamento nel processo di Valutazione Ambientale Strategica, gli strumenti e gli obiettivi su scala locale pubblicata da Regione Piemonte e Agenzia La.Mo.Ro (Agenzia di Sviluppo Langhe Monferrato Roero).

La guida è frutto della collaborazione nel progetto “RSC Regions for Sustainable Change” inserito nel programma Interregionale IV C Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ed ha lo scopo di aiutare le amministrazioni locali - in particolare i comuni di minori dimensioni - ad attuare il compito di vigilare su un territorio variegato e multiforme come quello piemontese.
Ai sensi della L.R. 14 dicembre 1998, n. 40, art. 1, la Regione Piemonte assume l'approccio della valutazione preventiva ed integrata degli effetti diretti ed indiretti sull'ambiente nello svolgimento delle attività normative, pianificatorie, programmatorie ed amministrative di propria competenza e ne promuove l'adozione da parte degli enti locali territoriali nell'esercizio delle rispettive funzioni amministrative e di pianificazione. 

Durante l'evento del 31 ottobre è stata proprio l’autrice della guida, Silvia Loffredo, a spiegarne l'impostazione ed il contenuto al pubblico presente, mentre altri esperti, Elena Porro e Giorgio Pelassa della direzione Ambiente e Agricoltura, hanno approfondito alcuni temi sulle risorse più sensibili e vulnerabili alle variazioni climatiche: l’acqua e il suolo.
Francesco Matera ha fatto un quadro complessivo sulle emissioni in atmosfera di varie fonti di inquinamento: acustico, elettromagnetico, atmosferico. Dei gas serra immessi nell’atmosfera, e per i quali anche le comunità locali possono fare qualcosa per ridurne i quantitativi, sono stati ricordati l’anidride carbonica, il protossido di azoto e il metano provenienti dal settore dei trasporti urbani, dagli insediamenti industriali e, in parte, anche dall’agricoltura.



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L'Organismo di Vigilanza ex Dlgs 231/01 nella Legge di Stabilità 2011

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La Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità 2012) pubblicata sulla G.U. dello scorso 14.11.2011, reca novità sui soggetti che possono svolgere le funzioni dell’OdV di cui all'art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 231/2001, sulla responsabilità degli Enti e società. 

La modifica è contenuta nel comma 12 dell'art. 14 e recita: "All’articolo 6 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, dopo il comma 4 è inserito il seguente: “4-bis. Nelle società di capitali il collegio sindacale, il consiglio di sorveglianza e il comitato per il controllo della gestione possono svolgere le funzioni dell’organismo di vigilanza di cui al comma 1, lettera b)”. 

In relazione alla suddetta modifica, deve essere sottolineato che essa vale esclusivamente "nelle società di capitali" ed entra in vigore il 1 gennaio 2012 e, quindi, non deve intendersi immediatamente operativa.

Rispetto alla bozza di decreto legge per lo sviluppo che circolava ai primi del mese di novembre 2011 - che ha scatenato numerose polemiche - vi è un ridimensionamento della portata della norma.


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