Business blog di Scoble e Israel

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“Parla con me” non è solo il titolo di una fortunata trasmissione televisiva, ma anche il motto di qualsiasi blogger che si rispetti.
Il reale scopo di un blog deve essere infatti la ricerca di “dialogo”.
Nato come esperimento di “diario on line”, quindi con un taglio intimo e personale, scrivere su un blog equivale un po’ a imbucare un messaggio in una bottiglia e lanciare la bottiglia nel mare, desiderando che qualcuno raccolga la bottiglia e legga il messaggio.

Passato qualche anno dai primi diari on line, e meglio comprese le potenzialità di questo strumento, il concetto di blog si è evoluto, tanto che oggi si parla di business blog, ossia delle strategie con le quali è possibile – indirettamente, per esempio migliorando la percezione di un brand, oppure direttamente, offrendo spazi pubblicitari – trarre profitto da un blog.

Ma che cos’è dunque un blog? Una moda passeggera? Stante il panorama attuale, direi di no.
Un sistema “a buon mercato” (eufemismo usato dai detrattori per sminuire i blog, magari a vantaggio di “qualcosa” di più istituzionale: il classico sito web vetrina, per intenderci) per “farsi conoscere” dal grande pubblico? Non solo.

Il blog, per usare le parole di Robert Scoble e Shel Israel – autori del libro “Business blog”) pubblicato, in Italia, da Il Sole 24 ore – è “la prima tecnologia che consente ad una semplice conversazione di diventare immediatamente globale: è la prima a decentralizzare le comunicazioni aziendali allontanandole da coloro che tradizionalmente le hanno finora controllate ed elimina molte delle barriere geografiche che hanno condizionato le relazioni fra persone che condividono medesimi interessi”.

Una vera e propria rivoluzione che ridefinisce il concetto di comunicazione, liberando, decentralizzando e delocalizzando le nostre conversazioni; un ghiotto – ma delicato perché poco manipolabile - strumento per una nuova era del marketing, tant’è che qualcuno ha già parlato di conversational marketing o pubblicità conversativa; altri si sono sbilanciati per un open source marketing o marketing gratuito; altri ancora vedono nel blogging un two-way marketing o marketing bidirezionale.

Il blog non è univocamente etichettabile, e questo la dice lunga sull’importanza e sulla potenza di questa tecnologia trasversale, in grado di raggiungere un vasto pubblico di lettori, che possono dialogare tra loro e condividere un interesse nonostante la lontananza geografica, scambiandosi opinioni senza i filtri, le limitazioni e i condizionamenti della tradizionale comunicazione unidirezionale, e in modo da apprendere molte più informazioni di quelle altrimenti (non) ottenibili attraverso i tradizionali media.

Nel caso di Natura Giuridica, il blog mi ha consentito di vivere e lavorare in “condizioni ambientali”- è il caso di dirlo! - migliori, lasciando una grande e congestionata metropoli per un piccolo borgo in Piemonte.

Attraverso il blog, posso dialogare con i miei lettori, trovare i miei potenziali clienti, avviare collaborazioni editoriali, in tutta Italia e senza muovermi dalla mia scrivania.

Il blog costituisce un potente strumento di informazione, particolarmente adatto ad affrontare le complesse tematiche ambientali in chiave divulgativa, per conoscere l’ambiente, divenire consapevoli delle dinamiche sottese al diritto ambientale, imparare a dialogare sulle più attuali problematiche ecologico-ambientali – e in questo senso diventare evangelist di messaggi propositivi, di idee e progetti innovativi per una società sostenibile.

Il blog consente tutto questo e la mia esperienza ne è una dimostrazione pratica: sono un consulente ambientale che, dopo anni di esperienza nella capitale, presso un prestigioso Studio legale che si occupa di diritto dell’ambiente, ha fatto una scelta controcorrente, inimmaginabile anche solo pochi anni fa…

Ora sono titolare di uno studio di consulenza legale ambientale, e svolgo la mia attività di “consulente ambientale 2.0” da un piccolo paese nel profondo sud del Piemonte.


P.S. la metafora della bottiglia nel mare me l’ha suggerita mia moglie, che si scioglie in lacrime ogni volta che guarda il film “Le parole che non ti ho detto”…

Natura Giuridica di Andrea Quaranta: Studio di Consulenza legale Ambientale.

Contatta Andrea Quaranta tramite mail o telefono per richiedere il tuo parere di diritto ambientale.


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Foto: “Piccola Atlante” originally uploaded by 4 Abys




Convegno su rifiuti-aia-via-Roma, 11 marzo 2011