In campo normativo, l’azione regionale si è concentrata nel campo della riduzione dei consumi energetici nel settore civile: qui – se solo si considerano l’elevato tasso di dispersione di energia che si verifica negli edifici, a causa degli arretrati standard costruttivi nostrani, rispetto a quelli degli altri paesi europei – vi sono grandi margini di miglioramento.
A questo scopo, l’attenzione è stata concentrata su due provvedimenti legislativi:
1. il “Piano stralcio per il riscaldamento ambientale ed il condizionamento”, il quale – perseguendo l’obiettivo ambientale di miglioramento della qualità dell’aria in Piemonte – impone una serie di prescrizioni al “sistema edificio impianto”, definendo, fra l’altro:
- obiettivi di fabbisogno energetico per il riscaldamento degli edifici che siano maggiormente in linea con quanto previsto negli altri paesi europei;
- prescrizioni specifiche per i componenti specifici da adottare nei casi di ristrutturazione, sostituzione di generatori di calore ecc…
2. la L. R. n. 13 del 2007 in materia di rendimento energetico nell’edilizia. Attualmente – come evidenziato nella Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte, presentata nel giugno di quest’anno – sono in fase di redazione le disposizioni applicative della legge, con particolare riferimento a:
- un sistema semplificato per la gestione delle manutenzioni e delle ispezioni pubbliche degli impianti termici, coinvolgendo in modo più attivo le imprese di manutenzione;
- l’applicazione della certificazione energetica degli edifici nei casi di nuova edificazione, ristrutturazione di edificio di grande superficie, compravendita e locazione;
- l’integrazione architettonica degli impianti per lo sfruttamento dell’energia solare;
- la definizione di valori di prestazione energetica degli edifici con attenzione sia all’ottimizzazione energetico economica sia all’aspetto ambientale del risparmio energetico.
Infine, non si può non accennare al progetto “Uniamo le Energie”, il manifesto della Regione Piemonte per raggiungere gli obiettivi energetici 2020 dell’UE per primi.
Una sfida racchiusa in tre punti:
1. + 20% di produzione da fonti rinnovabili,
2. – 20% di emissione di gas serra,
3. – 20% di consumi di energia.
Si tratta, indubbiamente, di un traguardo ambizioso, che richiederà, nei prossimi anni, la messa a punto e l’applicazione di tecnologie sempre più avanzate e sostenibili.
Come è già avvenuto in passato, la Regione Piemonte – si sottolinea nel Manifesto Uniamo le Energie – “sosterrà questo cammino di sviluppo con un ricco programma di interventi e con azioni concrete che spazieranno dalle opportunità concesse alle aziende per l'ideazione di progetti e sistemi innovativi alle possibilità offerte, anche sotto forma di incentivi economici, ai cittadini e alle imprese per supportare scelte sempre più consapevoli.
Tuttavia non basta.
Per riuscire davvero a raggiungere nei tempi stabiliti i tre obiettivi, accanto alle politiche e alle iniziative di supporto, dovrà affiancarsi la collaborazione attiva di tutti i piemontesi.
I molteplici aspetti dell'energia e il suo utilizzo consapevole rappresentano la nuova frontiera per ogni cittadino. I piccoli gesti quotidiani possono già avere un significativo impatto per risparmiare energie e abbattere le emissioni inquinanti”.
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