Oggi voglio segnalarvi il convegno dal titolo “Legge, cultura e responsabilità per la tutela dell’ambiente”, che si terrà a Torino il 17 ottobre 2008 al Centro Incontri della Regione Piemonte – Sala Atrio, Corso Stati Uniti 23, organizzato dal Gruppo Consiliare Italia dei Valori con Di Pietro.
In più occasioni ho avuto modo di sottolineare l’importanza essenziale che riveste, oggi più che mai, l’InFormazione, specie in un settore, come quello ambientale, in cui sovente, dietro la (perenne…) emergenza, e in nome di un non meglio specificato (e spesso malinteso) senso di responsabilità istituzionale, si compiono scelte tutt’altro che limpide, in deroga alle norme, in barba alle più elementari regole di partecipazione alla vita democratica, alle spalle del cittadino, ignaro e volutamente tenuto inconsapevole dei fatti.
Giorgio Bocca e Marco Travaglio denunciano da tempo l’“ermetismo” che inquina giornali e telegiornali.
Il non parlar chiaro è tipico dei regimi, dove “i giornalisti scrivono in modo assolutamente incomprensibile, per fingere di non subire condizionamenti politici”.
Senza i fatti, i dati, le cifre, un’opinione vale l’altra.
E al pubblico non resta nulla.
In Italia le normative in campo ambientale, in seguito all’istituzione del Ministero dell’Ambiente, sono aumentate in maniera esponenziale, in assenza di un disegno unitario.
Le conseguenze non si sono fatte attendere: incertezza del diritto, sovrapposizioni di precetti e conflitti di competenza (il cosiddetto “inquinamento legislativo”) che hanno lasciato spazio a possibilità di deroga e di sanatorie, anche a dispetto delle disposizioni dettate dal diritto comunitario.
Le attuali norme ambientali, deliberate in un costante clima di emergenza e di deroghe, hanno creato incertezza giuridica, influendo negativamente sullo sviluppo economico del nostro Paese (frenandolo) e, soprattutto, impedendo un’efficace tutela dell’ambiente.
Dal punto di vista politico credo che l’unica azione credibile consista, dopo anni di nebulose politiche settoriali, in interventi strutturali e strutturati non solo in campo giuridico ma anche in quello economico: una politica dell’ambiente integrata, cioè di ampio respiro, dinamica, capace di incentivare i comportamenti virtuosi e di punire coloro che delinquono.
Però non è sufficiente “delegare” la risoluzione di questo problema alla classe politica – neanche se fosse esemplare – per pensare di poter risolvere la “questione ambientale”.
Occorre, infatti, responsabilizzarsi, prendere consapevolezza e coscienza delle possibilità e del potere della rete di amplificare i piccoli gesti quotidiani; occorre cominciare a dialogare e collaborare veramente, come capita in altri paesi più civili del nostro, per la costruzione di un bene comune.
Per farlo, occorre partire dalle basi: da una conoscenza, informazione e cultura ambientale che comprenda, oltre alle doverose pratiche sostenibili, anche i fondamenti del diritto ambientale.
Del contesto, cioè, in cui siamo chiamati ad operare e confrontarci quotidianamente.
Di questo si parlerà nel convegno.
Interverranno, fra gli altri, il Prof. Giuseppe Porro, dell’Università degli Studi di Torino, che parlerà della legislazione ambientale europea e dello stato di recepimento nel nostro Paese; il Giudice di Cassazione Aldo Fiale e l’Avv. Maria Rosaria Ferrara, che illustreranno, rispettivamente, gli aspetti penali e quelli civili della legislazione ambientale italiana.
La Dott.ssa Vanda Bonardo, di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, parlerà del rapporto “Ecomafie 2008”, mentre la Proff.ssa Silvana Dalmazzone e la Dott.ssa Alessandra La Notte, della facoltà di Economia dell’Università di Torino, affronteranno il tema del Reporting ambientale.
Anch’io ho l’onore di partecipare, in qualità di relatore, al convegno: illustrerò i tratti salienti del ruolo delle Regioni nella politica ambientale italiana, aprendo degli squarci sulla situazione nella regione Piemonte.
Dopo il convegno, metterò online il testo completo della relazione.
Moderatore del convegno sarà il giornalista RAI Paolo Volpato.
Il programma del Convegno è scaricabile a questo indirizzo.