Il Paese che rispetta l'ambiente

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Ieri ho chiesto ad una mia amica che vive in un Paese che rispetta l’ambiente di descrivermi una sua giornata tipo per capire quali sono i comportamenti da attuare nella quotidianità per rispettare e difendere l’ambiente.

Ecco cosa mi ha detto:

“Non ritengo di fare granché per l’ambiente: non sono attivista in nessuna associazione ambientalista e non ho mai partecipato come volontaria alla bonifica di siti dalla spazzatura. Comunque, ti dirò come si svolge una mia giornata tipo: al mattino mi alzo e come ogni giorno apro il frigo per prendere il latte fresco, quello che ho acquisto nella latteria ambulante dove, a giorni alterni, mi reco per riempire i miei contenitori con latte alla spina.
Il latte è stato munto poche ore prima ed è gustosissimo.
Faccio colazione con i fiocchi d’avena: anche quelli li ho comprati la settimana scorsa presso un distributore di cereali. Il distributore si trova a pochi passi da casa mia all’interno del supermercato e mi rifornisce di cereali e pasta in comode buste biodegradabili. Le buste mi fanno risparmiare il 30% del prezzo che pagherei con il packaging tradizionale.
Ora che ci penso: oggi pomeriggio devo fare rifornimento di detersivi. Il distributore di detersivi alla spina si trova accanto a quello dei cereali ed i contenitori mi sono stati forniti per pochi centesimi la prima volta che sono andata.

E dopo la colazione una doccia veloce con l’acqua riscaldata grazie all’energia prodotta dal pannello fotovoltaico che ho fatto installare sul tetto quest’estate: ogni volta che uso l’acqua riscaldata dal sole provo una grande soddisfazione, anche perché penso che fra pochi anni comincerò a godere il ritorno economico del mio piccolo investimento.
Tutta l’energia in più che produco viene acquistata dal gestore della rete elettrica a prezzi maggiori rispetto a quelli che pago, grazie agli incentivi statali.

Quando fa bello mi reco al lavoro utilizzando le biciclette comunali.
Per quest’anno il servizio è completamente gratuito e l’anno prossimo pagheremo un abbonamento annuale di qualche decina di euro: una cifra davvero simbolica, considerato il risparmio di tempo e di denaro che ottengo con la bicicletta comunale.
Arrivo al lavoro in 20 minuti anziché in 40. L’edificio all’interno del quale lavoro ha pareti e pavimenti rivestiti con sostanze “mangia smog, che neutralizzano le emissioni di monossido di carbonio nelle zone circostanti.
Nel mio Comune, per le persone che abitano nel centro storico – dove le strade sono strette per ospitare i cassonetti – la raccolta dei rifiuti si svolge porta a porta.
Io, invece, abito in un appartamento in periferia: quando sono andata ad abitarci, mi è stato fornito il manuale per imparare a dividere la spazzatura che produco, in modo da rendermi perfettamente consapevole dei comportamenti che devo tenere per “smaltire” correttamente i rifiuti, dal tetrapak al vetro scuro.
Certo, all’inizio è stato difficile, e pensavo di dover dedicare troppo tempo a queste incombenze: ma poi è diventato un procedimento automatico, che non costa alcuna fatica e richiede veramente poco tempo.

Per i rifiuti umidi abbiamo deciso di acquistare una compostiera, e così facendo, oltre ad ottenere un ottimo compost per il giardino, abbiamo ottenuto una riduzione del 40% sulla tassa dei rifiuti.

La mia giornata lavorativa si conclude alle 18.30.
Dopo cena, mi reco a buttare la spazzatura dato che è consentito farlo dopo le 18.00 e a partire dalle 22.00 faccio andare lavastoviglie e lavatrice. Ho acquistato elettrodomestici silenziosi e con il mio contratto di fornitura elettrica ho uno sconto per il fatto di non usarli di giorno.

Quando vado a letto mi accerto che i led di tv, dvd e pc siano spenti per non consumare energia inutilmente. Prima di addormentarmi leggo sempre un po’ alla luce delle lampadine a risparmio energetico che ho messo in ogni punto utile della casa”.

Un Paese così non esiste nella realtà. Mi sono limitata a raccogliere una serie di best practices sparse a macchia di leopardo in più Paesi diversi, in particolare Francia, Germania e Italia.

Ogni tanto è lecito sognare…

Naide Della Pelle