Il ruolo dell'AEEG nella promozione dell'efficienza energetica

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Da anni si parla, a livello di princîpi, di promozione delle FER e di efficienza energetica, di obiettivi da raggiungere nel risparmio energetico: tuttavia, spesso il legislatore non ha concretizzato tali “ideali energetici” in norme chiare e complete. Nonostante tutto, la nostra normativa continua imperterrita a caratterizzarsi per la sua frammentarietà ed incompletezza. In questo contesto politico-normativo deficitario, assume un ruolo quanto mai essenziale quello svolto dall’AEEG o Autorità per l'energia elettrica e il gas, che, nella sua globale ed integrata attività di regolatore del settore, ha fra i suoi obiettivi principali quelli di stabilire le tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture; garantire la parità d’accesso; promuovere, attraverso la regolazione incentivante, gli investimenti con particolare riferimento all’adeguatezza, l’efficienza e la sicurezza; promuovere più alti livelli di concorrenza e più adeguati standard di sicurezza negli approvvigionamenti, con particolare attenzione all’armonizzazione della regolazione per l’integrazione dei mercati e delle reti a livello internazionale; promuovere l’uso razionale dell’energia, con particolare riferimento alla diffusione dell’efficienza energetica e all’adozione di misure per uno sviluppo sostenibile. In altri due suoi recenti atti – la relazione sullo stato di utilizzo ed integrazione degli impianti da fonti rinnovabili e il parere in merito allo schema di decreto per l’incentivazione della produzione di energia elettrica da FER diverse dalla fonte solare – l’AEEG, sulla scia di quelle conclusioni, dimostra, ancora una volta, una capacità propositiva e un’analisi d’insieme senza eguali nel mondo politico.
Nel primo documento, dello scorso marzo, l’AEEG fotografa lo scenario dei mercati (all’ingrosso e al dettaglio) dell’energia elettrica e del gas naturale: scopo dell’analisi è quello di assicurare, da un lato, l’economicità dell’energia offerta ai clienti finali e le condizioni di non discriminazione degli operatori nel territorio nazionale, anche al fine di promuovere la competitività del sistema economico del Paese nel contesto europeo e internazionale, e di tutelare, dall’altro, gli utenti‐consumatori, con particolare riferimento alle famiglie che versano in condizioni economiche disagiate. Nel secondo documento l’Autorità ha evidenziato che i nuovi strumenti incentivanti previsti dal DLGS 28/11 dovrebbero promuovere la gestione degli impianti secondo criteri che tengano conto delle esigenze di sistema, e che è necessario continuare a prevedere incentivi di tipo feed in premium, mantenendo in capo al produttore la cessione dell’energia elettrica immessa in rete. Il testo completo dell’articolo “Lo stato di (precario) utilizzo ed (incompleta) integrazione degli IAFR” è stato pubblicato mercoledì 8 agosto 2012 su “Il quotidiano online – Professionalità quotidiana”, portale edito dalla casa editrice milanese Ipsoa, con cui Andrea Quaranta collabora da ormai da 10 anni.


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Ecomondo 2012 e la novità dei social network

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A Rimini da pochi giorni si è conclusa l'annuale kermesse Ecomondo - Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, giunta alla sedicesima edizione.
Grandi protagonisti di quest'anno sono stati i principali social network come Facebook, Twitter, Linkedin, e Google+ a cui, all'interno del portale della manifestazione, è stata dedicata una pagina, Ecomondo social network. Anche un evento fieristico come Ecomondo si è piegato alla moda di legare eventi tradizionali - come una fiera di settore appunto - al mondo dei social network, attivando canali digitali per divulgare e scambiare messaggi , news e proposte in tempo reale sia con persone presenti all'evento, sia con coloro che ne sono distanti.
Tramite i social network è stato possibile visionare i programmi, le tematiche e i contenuti di questa sedicesima edizione di Ecomondo, correlati di interviste ai relatori, pubblicazione di ricerche, e nel contempo informazioni di carattere tecnico su logistica e accoglienza. 
Tra le iniziative social, anche la possibilità di seguire una vera e propria narrazione sulla preparazione della Fiera, con anteprime, immagini sui progetti di allestimento, interviste agli organizzatori, promozioni degli espositori e i relativi profili social. 
Una serie di agorà virtuali insomma, affiancate a quella reale, gestite da un Social Media Green Team, deputato alla pubblicazione degli aggiornamenti in tempo reale, ed alla copertura live dei momenti principali e delle diverse sessioni con condivisione di testi, interviste, immagini e video assicurando l´interazione con i partecipanti alla Fiera attivi nei social network. 
Un'iniziativa, quella di Ecomondo, in grado di moltiplicare le possibilità di incontro e di comunicazione offerte dall'evento stesso (rispetto al 2011 l'edizione appena passata ha segnato un incremento presenze pari all'11%, come si legge nel comunicato pubblicato sul sito): qualcosa in più degli incontri faccia a faccia tra operatori economici e potenziali clienti; un vero e proprio moltiplicatore di possibilità e di opportunità per rendere più attrattiva la partecipazione alla fiera per espositori e pubblico, in un momento di gravissima crisi economica quale quello che stiamo attraversando. In effetti, fra le prime spese che un'azienda in crisi taglia vi sono proprio quelle destinate  alla partecipazione a eventi fieristici che comportano l'acquisto di spazi espositivi piuttosto che la predisposizione di spese di trasferta per la partecipazione da parte dei dipendenti.
La fiera è stata anche l'occasione per l´annuncio congiunto, da parte dei Ministri Passera e Clini, dell´avvio del Conto Termico, ossia 900 milioni di euro per l´efficienza energetica di abitazioni private ed edifici pubblici stanziati dal Governo.
Il prossimo appuntamento con Ecomondo è a Rimini Fiera dal 6 al 9 novembre 2013


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Approvate le nuove linee guida rinnovabili in Lombardia

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Nella delicata materia, quella delle biomasse, al confine fra la normativa sui rifiuti e quella sulla promozione delle FER o fonti rinnovabili di energia, le recenti linee guida in materia di rinnovabili della regione Lombardia, in relazione al concetto di biomassa, al di là:
 • di una imprecisione giuridica (laddove la DGR, a proposito dell’esclusione dall’ambito di applicazione della normativa sulla gestione dei rifiuti, nel caso in cui i SOA – sottoprodotti di origine animale – siano destinati ad usi che non siano considerati operazioni di trattamento dei rifiuti, fa riferimento all’esempio della valorizzazione energetica: dal punto di vista giuridico, infatti, la valorizzazione energetica di SOA-rifiuti, infatti, costituisce pur sempre un’operazione di incenerimento-recupero di rifiuti, ovverosia di trattamento degli stessi, sia pure a fini non di smaltimento); 
• e della parzialità con cui ha affrontato questo delicato tema,
si inseriscono – non importa se in misura (più o meno) minimal - nel filone evolutivo non solo nella fase normativa energetico-ambientale, ma anche in quella di post-produzione, che da tempo in molti (giuristi ed operatori del settore in primis) invocano. In altri termini, le linee guida lombarde tentano di regolare la complessa materia delle biomasse guardando più alla concreta realtà degli usi e dei risultati che le tecnologie oggi consentono, più che elencare astratti principi che, oggi, difficilmente, riescono a stare al passo con la realtà.
Ciò che qui si vuole sottolineare è la crescente importanza di norme in grado di dare sostanza alla certezza del diritto, certezza finora spesso teorica: è diventato imprescindibile aiutare a cercare, nel caso concreto, la soluzione coerente con il sistema, poiché non è più possibile applicare apoditticamente una delle opzioni,  quella più funzionale al risultato che si vuole ottenere, “giustificata” perché latu sensu prevista dalla normativa, ma non pertinente perché decostestualizzata. 
Una chiave interpretativa dinamica ex ante che, si spera, possa precedere quella di matrice giurisprudenziale che, per quanto utile ed indispensabile – avendo consentito, e consentendo, di interpretare in modo dinamico concetti giuridici troppo statici per rappresentare “la modernità “ sostenibile – è per definizione ex post, ed avviene necessariamente in un momento in cui il cambiamento, “oggetto” della sua pronuncia, non è più in atto, ma è già passato, e con lui le opportunità che tutti i cambiamenti portano con loro… 
Potete leggere il testo completo del mio articolo “Linee guida rinnovabili della Lombardia: un primo passo per la sostenibile certezza del diritto” sul numero 10/12 della rivista Ambiente & Sviluppo, edita da IPSOA


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La formazione ambientale in materia di energia in Piemonte

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E' del 27 ottobre scorso la notizia che quest'anno saranno oltre 1.500 gli studenti piemontesi che prenderanno parte alla seconda edizione del corso sperimentale 'Il risparmio energetico comincia dalla scuola', promosso dall'assessorato all'Istruzione della Regione Piemonte nell'ambito delle attivita' di sensibilizzazione ambientale rivolte al mondo scolastico. 
L'iniziativa prevede lezioni frontali che spiegano i principi del risparmio energetico e della sostenibilita' ambientale non solo come necessita' di un corretto stile di vita ma anche come opportunita' professionale per il futuro. Quest'anno a prendervi parte saranno studenti delle scuole elementari e medie di Mongrando, nel biellese, di Novara e Cherasco, nel cuneese, a cui si aggiungeranno 200 studenti delle scuole elementari e medie di Torino e Vercelli che hanno gia' preso parte, l'anno scorso, alla prima edizione della sperimentazione .
La formazione in tema energetico ambientale deve infatti iniziare dalla scuola e proseguire nel corso del tempo perché la conoscenza delle principali evoluzioni tecnologiche in materia energetica e delle opportunità di sostenibilità e di risparmio che esse implicano sono fondamentali per diventare cittadini informati e, per questo, consapevoli.
Inoltre, come ben espresso nelle finalità dell'iniziativa, queste conoscenze possono costituire le basi per decidere di orientare il proprio futuro professionale in ambito energetico. Va da sé infatti che essendo risparmio ed efficienza energetica entrati a pieno titolo nel nostro stile di vita abbiano generato - e genereranno ancora - molteplici opportunità economiche.
E' in questo scenario che si inscrive anche il corso di formazione ambientale che Andrea Quaranta, consulente giuridico in diritto dell'ambiente e dell'energia terrà a Torino i prossimi 16 e 17 novembre. Il corso dal titolo "Il consulente legale per le fonti energetiche rinnovabili" costituisce uno strumento per acquisire conoscenze sistematizzate sul settore delle energie rinnovabili dal punto di vista giuridico; il corso verte sul sistema incentivante italiano, sviscerandolo dal punto di vista non solo giuridico ma anche economico e fiscale. Il corso è rivolto, oltre che alle imprese che operino quotidianamente nel settore energetico, è rivolto alle varie figure professionali, come avvocati, architetti e ingegneri, che si trovino a gestire per i loro clienti pratiche in materia di energia . In questo senso il corso è molto indicato per neo laureati in tali discipline che stiano decidendo od abbiano già deciso di avviare la loro carriera in ambito energetico e desiderino cominciare ad intraprendere un percorso formativo specializzato, in un settore nel quale per avere successo conta in maniera essenziale la qualità del percorso formativo che autonomamente ci si costruisce.
L'iniziativa ha ricevuto il patrocinio dell'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed e' realizzata in collaborazione con il Ministero all'Istruzione , l'Acfa (Associazione di cultura e formazione ambientale), l'APew (Agenzia per l'energia) e la Facolta' di Economia della Universita' di Torino, 



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Quando si possono considerare "fuori uso" i veicoli?

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Con il post di oggi si intende effettuare un rapido excursus giurisprudenziale in materia di gestione di una particolare tipologia di rifiuto, i veicoli fuori uso, riportando due massime di altrettante sentenze della Cassazione pubblicate, nel loro testo integrale, nella sezione premium del sito Natura Giuridica.
Qui, oltre all’accurata selezione delle più importanti sentenze in materia di diritto dell’ambiente, potrete trovare commenti analitici su tutte le più importanti e attuali problematiche di diritto ambientale a 360 gradi (gestione dei rifiuti, tutela delle acque, bonifica dei siti contaminati, responsabilità d'impresa, urbanistica, fonti rinnovabili), con schemi, modelli e suggerimenti per gestire tutte le problematiche di diritto ambientale.
Per cercare la/ le sentenze di interesse è sufficiente inserire i termini "veicoli fuori uso" nel motore di ricerca interno del sito www.naturagiuridica.com. Ricordiamo che la consultazione e il download di tali documenti è soggetta alla sottoscrizione del relativo abbonamento premium. Tutte le informazioni sono riportate all'interno della sezione premium.

In materia di veicoli fuori uso, la Cassazione ha di recente affermato che “è considerato fuori uso un veicolo quando:
a) è consegnato ad un centro di raccolta, effettuata dal detentore direttamente o tramite un soggetto autorizzato al trasporto di veicoli fuori uso;
b) ricorre uno dei casi previsti dalla vigente disciplina in materia di veicoli a motore rinvenuti da organi pubblici e non reclamati;
c) l’autorità amministrativa o giudiziaria emana uno specifico provvedimento;
d) in ogni altro caso, il veicolo, ancorché giacente in area privata, risulta in evidente stato di abbandono”.

In un caso, il Collegio ha ritenuto valida la tesi del GIP e preferita anche dal giudice di primo grado, secondo cui nel caso di specie non sussistevano ancora le condizioni perché i veicoli potessero definirsi fuori uso, poiché gli stessi erano ancora funzionanti e dotati di targa, e quindi se anche la loro destinazione in concreto era la rottamazione, era tuttavia ancora possibile che ne venissero distolti, con una sorta di retrocessione. Affinché un veicolo sia considerato pericoloso, è necessario non solo che esso sia fuori uso, ma anche che contenga liquidi o altre componenti pericolose, perché altrimenti rientra nella categoria 16.01.06 e non è qualificato come pericoloso.

Nell'altro, il Collegio ha sottolineato che dalla sentenza di merito risultava chiaramente che l'accusa – sulla quale incombeva il relativo onere – non ha fornito alcuna prova che i veicoli fuori uso in questione contenessero liquidi o altre componenti pericolose, ma si è limitata a presumere apoditticamente che i veicoli contenessero oli, ma tale presunzione non solo non si fonda su alcun indizio o elemento di prova, ma è anche manifestamente illogica perché nella specie la polizia aveva invece accertato che dai veicoli erano state tolte le batterie, ossia che i veicoli stessi erano stati bonificati, sicché si sarebbe dovuto semmai presumere, in mancanza di prova contraria, che essi non contenessero liquidi o altre componenti pericolose.


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Regione Piemonte: agevolazioni per le rinnovabili

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E' di pochi giorni fa la notizia che la giunta regionale del Piemonte ha deciso di aumentare di 20 mln lo stanziamento di 100 mln destinato alle imprese piemontesi che hanno presentato progetti di investimento volti alla razionalizzazione dei consumi energetici, all'utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi e alla riduzione dell'inquinamento. Questo ulteriore stanziamento aumenta l'apposito fondo di rotazione che passa così da 100 a 120 milioni di euro, e su cui erano arrivate molte richieste, di cui una settantina ancora in lista d'attesa. 
"L'intervento - commenta l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Massimo Giordano - permettera' di finanziare quasi tutte le iniziative, consapevoli di quanto il tema del risparmio energetico sia di cruciale importanza in ottica di sviluppo sostenibile."
La misura, rivolta a tutti i tipi di imprese, prevede finanziamenti agevolati, integrati da un contributo a fondo perduto entro certi massimali, che variano in relazione alla tipologia di azienda. 
Intanto, prosegue a livello regionale il lavoro verso l'adozione di un nuovo Piano energetico ambientale, che definisca i necessari indirizzi prioritari, le azioni e gli strumenti da seguire, secondo gli obiettivi posti dall'Unione Europea per il 2020. In vista della realizzazione del nuovo PEAR, la Regione Piemonte ha attivato un forum on line per raccogliere i suggerimenti degli utenti.
Attraverso il portale infatti, gli utenti interessati possono, previa registrazione, inserire commenti, idee, osservazioni e proposte di modifica. Fino al 14 ottobre scorso, attraverso il forumenergia, gli utenti hanno potuto già fornire contributi e proposte sulle “linee d’azione” del Piano d’Azione 2012-2014, prima dell’approvazione delle stesse da parte della Giunta regionale.


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