Regolamento 2015/2174/Ue: dal 15 dicembre 2015 in vigore il nuovo compendio indicativo di beni, servizi e attività economiche ambientali da includere nei conti economici ambientali europei.

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Sul sito Ipsoa.it/quotidiano è stato pubblicato un contributo a cura di A. Quaranta in materia di nuovi conti economici ambientali europei. Infatti dal 15 dicembre scorso sono in vigore nuovi conti economici ambientali al fine di aggiornare ed armonizzarne, a livello comunitario appunto, la raccolta, la compilazione, la trasmissione e la valutazione. Già nel 2011 l'UE aveva adottato un regolamento (n.691/2011) con l'obiettivo di istituire un sistema europeo dei conti nazionali e regionali, fornendo ai Paesi membri metodologia, regole, definizioni, classificazioni e regole contabili comuni destinate a essere utilizzate in sede di compilazione dei conti economici ambientali.
Nel 2013 tali moduli hanno subito un aggiornamento, attraverso la decisione n. 1386/2013/UE, che risponde all'incalzare degli attuali sviluppi in materia di crescita verde ed utilizzo efficace delle risorse; così da arrivare a 6 macro gruppi di moduli, corrispondenti ad altrettanti allegati. Il modulo cinque è quello che riguarda in particolare i beni ed i servizi ambientali. 
Si legge nel contributo:"Le statistiche sui beni e servizi ambientali registrano e presentano dati sulle attività di produzione delle economie nazionali che generano prodotti ambientali, che rientrano nelle seguenti categorie: 1. servizi ambientali specifici; 2. prodotti utilizzati a fini esclusivamente ambientali (prodotti connessi); 3. beni adattati e tecnologie ambientali".
Con il regolamento 2015/2174/Ue è stato messo a disposizione di fatto un nuovo compendio indicativo di beni, servizi e attività economiche ambientali (presentati all'interno del contributo in forma di tabella). Il provvedimento è in vigore dal 15 dicembre 2015 e gli Stati Membri dovranno fornire i dati prescritti utilizzando particolari formati di dati corredando il tutto da relazioni sulla qualità: "le relazioni sulla qualità contengono informazioni in merito alla qualità delle fonti utilizzate per i dati trasmessi; alle rettifiche apportate alle statistiche di base per allineare il risultato ai concetti e alle definizioni dei conti o per altre ragioni metodologiche; alla stima e la compilazione di dati che non possono essere ricavati direttamente da fonti statistiche;alle discontinuità nelle serie temporali derivanti da cambiamenti della metodologia o delle fonti di dati e le misure adottate per garantire la massima comparabilità possibile di tali serie". Insomma tutta una serie di stringenti indicazioni metodologiche che rendano sempre più automatica, nel tempo, la creazione di una banca dati di livello europeo, base di partenza per la lettura di andamenti a livello comunitario e previsione delle tendenze future.