Sul numero 6/2014 della rivista "Ambiente & Sviluppo", edita da IPSOA, è stato pubblicato un articolo dell'Avv. Valentina Cavanna, che collabora anche con Natura Giuridica, in materia di OGM.
La questione Ogm è, da lungo tempo, al centro di un grande dibattito. Il contributo ha lo scopo di inquadrare lo stato della questione da un punto di vista giuridico, a livello europeo ed italiano, in modo da comprendere cosa sia stato fatto e cosa si possa (o debba) ancora fare a livello normativo.
Posto che la scelta in tema di Ogm è una scelta etica, che è quindi lasciata alla coscienza di ciascun cittadino, emergono la necessità di una maggiore chiarezza da parte delle istituzioni preposte, nonché l'urgenza dell’adozione di disposizioni legislative che siano in grado di tutelare la biodiversità, la produzione a livello locale, la possibilità di sviluppare un’agricoltura organica e biodinamica, nonché l’ambiente e la salute pubblica.
Di seguito riporto alcuni brevi passi: l'introduzione ai singoli paragrafi.
Per la lettura del testo completo dell'articolo rimando il lettore alla rivista "Ambiente & Sviluppo", edita da IPSOA, Milano.
La normativa comunitaria e interna in materia di Ogm: il D.M. n. 187/2013
La questione Ogm e`, da lungo tempo, al centro di un grande dibattito. Infatti, molti sono coloro che inseriscono gli organismi geneticamente modificati tra le minacce all’agricoltura e alla salute pubblica, nel piu` ampio discorso circa gli effetti negativi dell’industrializzazione e del progresso come generalmente inteso. In particolare, all’inquinamento delle terre (come nei casi della valle del Sacco e di Taranto, solo per citarne alcuni) viene spesso affiancata la diffusione degli Ogm come il prezzo da pagare per un modello errato di sviluppo, basato sulla produzione per la produzione.
Vi e` poi chi sottolinea i vantaggi dell’utilizzo degli Ogm, ad esempio come alternativa all’utilizzo dei pesticidi.
Vi e` invece chi, come Dario Bressanini, afferma, tra l’altro, che «l’evoluzione naturale della vita e` una storia di rimescolamento dei geni» e che «la produzione di Ogm da parte dell’uomo non e` una novita` (oggi si usano soltanto tecniche diverse e piu` mirate che in passato per produrli)». Infatti, «le modifiche genetiche non sono in realta` qualcosa di estraneo all’agricoltura o alla natura stessa».
Nel presente contributo non si intende fornire un giudizio sugli Ogm ne´ dare una risposta positiva o negativa circa l’opportunita` della loro diffusione; lo scopo e` invece quello di inquadrare sinteticamente (senza la pretesa di essere esaustivi) lo stato della questione da un punto di vista giuridico, a livello europeo ed italiano, in modo da comprendere cosa sia stato fatto e cosa si possa (o debba) ancora fare a livello normativo.
In breve
Cosa si intende per OGM
Secondo la normativa europea, un organismo geneticamente modificato (Ogm) e` un organismo...
La situazione in Europa
La prima normativa in Europa che riguarda gli Ogm risale al 1990; tuttavia, ad oggi il dibattito sull’ammissibilita` di questi prodotti e` ancora aperto, con profonde divisioni tra i diversi paesi (come si vedra` infra). La normativa di riferimento per il settore degli Ogm e` rappresentata da...
La situazione in Italia
L’art. 1 del D.Lgs. 24 aprile 2001, n. 212 dispone quanto segue:
«2. (...) La messa in coltura dei prodotti sementieri (…) e` soggetta ad autorizzazione con provvedimento del Ministro delle politiche agricole e forestali, di concerto con il Ministro dell’ambiente e del Ministro della sanita` , emanato previo parere della [Commissione per i prodotti sementieri di varieta` geneticamente modificate], nel quale sono stabilite misure idonee a garantire che le colture derivanti da prodotti sementieri di varieta` geneticamente modificate non entrino in contatto con le colture derivanti da prodotti sementieri tradizionali e non arrechino danno biologico all’ambiente circostante, tenuto conto delle peculiarita` agro ecologiche, ambientali e pedoclimatiche ».
Il D.L. n. 279, del 22 novembre 2004, convertito in legge con modificazioni mediante la legge n. 5, del 28 gennaio 2005, e` diretto all’adozione di misure di coesistenza...
Conclusione
La scelta in tema di Ogm e` una scelta etica, che e` quindi lasciata alla coscienza di ciascun cittadino. Tuttavia, si puo` senz’altro concludere sottolineando come detta scelta, per essere veramente libera, presupponga la ricerca scientifica, l’informazione e...