Acquisti verdi ed efficienza energetica: la direttiva UE

0 commenti
A inizio ottobre l'Europa a Ventisette ha adottato la nuova direttiva comunitaria sull’efficienza energetica, con l’astensione della delegazione finlandese e i voti contrari di spagnoli e portoghesi. 
Il provvedimento contiene le nuove indicazioni normative per gli Stati Membri finalizzate a centrare l’obiettivo del 20% di risparmio energetico al 2020. Gli impegni per i Paesi membri sono ripartiti in 4 categorie. impegni volontari, edilizia del governo, acquisti verdi e bandi di gara e società energetiche: vediamoli più in dettaglio:

IMPEGNI VOLONTARI 
La direttiva stabilisce che ciascuna nazione fissi un obiettivo nazionale indicativo in funzione del consumo di energia primaria o finale. Entro il 30 giugno 2014, la Commissione valuterà i progressi compiuti e se l’UE è in grado o meno di raggiungere un consumo totale non superiore ai 1474 Mtep energia primaria e / o non più di 1078 Mtep di energia finale nel 2020. 
EDILIZIA DEL GOVERNO 
Gli Stati membri dovranno garantire dal 1° gennaio 2014 la riqualificazione del 3% della superficie totale degli “edifici riscaldati e/o raffrescati posseduti ed occupati dal loro Governo centrale” (servizi amministrativi le cui competenze coprono l’intero territorio di uno Stato membro) con una “metratura utile totale” superiore a 500 mq; dal luglio 2015 quest’obbligo riguarderà anche quelli fino a 250 mq. Gli Stati potranno anche decidere di coinvolgere le amministrazioni di livello inferiore a quello governativo calcolando il 3% sulla somma delle superfici delle amministrazioni centrali e di quelle di livello inferiore coinvolte. 
ACQUISTI VERDI E BANDI DI GARA
Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno concordato un impegno simile sul fronte degli acquisti pubblici affinché le nazioni assicurino esclusivamente prodotti, servizi ed immobili ad alta efficienza energetica e incoraggino gli enti pubblici, in caso di bandi di gara per appalti di servizi con un contenuto energetico significativo, a valutare la possibilità di concludere contratti di rendimento energetico a lungo termine che consentano consistenti risparmi. Si tratta di una piccola grande rivoluzione poiché il criterio dell'efficienza energetica fa il suo ingresso ufficiale in appalti e bandi affiancando il tradizionale criterio della migliore offerta economica a fronte della fornitura del medesimo servizio. Natura Giuridica si è già occupata di acquisti verdi da parte delle PPAA o Green Public Procurement. I relativi articoli sono pubblicati all'interno del sito naturagiuridica.com/ambiente-mercato-responsabilità-impresa. Sono accessibili digitando sul motore di ricerca interno del sito il termine "acquisti verdi".
SOCIETA’ ENERGETICHE
Inoltre, ogni Stato membro dovrà istituire un regime nazionale obbligatorio di efficienza energetica per garantire che distributori di energia e/o le società di vendita di energia al dettaglio conseguano, entro la fine del 2020, un obiettivo cumulativo di risparmio sugli usi finali dell’energia dell’1,5% sulla media dei volumi complessivi di vendita annuali. Tuttavia, per raggiungere questo target i Ventisette avranno a disposizione una certa flessibilità d’azione e la possibilità di utilizzare misure alternative equivalenti come la rateizzazione dell’obiettivo o l’introduzione di misure fiscali ad hoc. Gli Stati membri dovranno conformarsi alle disposizioni della presente direttiva entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore (provvisoriamente primavera 2014).