Con la conversione in legge del decreto legge 148/2011, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti denominato SISTRI sarà obbligatorio a partire dal 9 febbraio 2012. Questo dato segna l'ultimo (forse) atto di una vicenda, quella dell'entrata in vigore di questo sistema, segnato da varie puntate.
Ma a cosa dovrebbe servire esattamente il Sistri?
Scrive Riccardo Salomone, sul Sole24Ore - inserto Nord Ovest dell 21/09/2011: "Il Sistri dovrebbe semplificare le modalità di registrazione delle operazioni riguardanti i rifiuti, al fine di rendere più agevole l'accertamento del percorso dei medesimi. L'obiettivo dovrebbe realizzarsi attraverso la compilazione di apposite schede in formato telematico destinate ad assolvere alle funzioni del formulario di identificazione rifiuti e del registro di carico e scarico (va però ricordato che il Sistri non sostituisce integralmente la documentazione su base cartacea della movimentazione dei rifiuti). Le ipotesi penalmente rilevanti sono limitate al trasporto di rifiuti pericolosi in violazione delle regole finalizzate a tracciare i rifiuti, alle false indicazioni sulla natura, composizione e caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti nel certificato di analisi di rifiuti e all'uso di un falso certificato durante il trasporto".
Come si diceva, l'entrata in vigore di questo sistema di tracciabilità è stata caratterizzata da continui rinvii: per esempio, 3 giorni prima dell'entrata in vigore del decreto che lo istituiva, con il D.M. 22/12/2010 l'operatività del Sistri è stata rinviata al primo giugno 2011 e ulteriori proroghe di termini sono state previste dal D.M. 26/5/2011.
Inoltre, l'art. 258 del Testo Unico Ambientale, come riformulato dal quarto correttivo del T.U.A., non prevede più le vecchie sanzioni (che prescindevano dal Sistri) sul formulario di trasporto dei rifiuti, in quanto il legislatore sapeva che, a partire dal 25 dicembre 2010, esse sarebbero state sostituite dalle nuove (Sistri). Di conseguenza, l'originario obbligo del formulario non è più sanzionato, mentre i nuovi obblighi Sistri, con relative sanzioni, non sono ancora applicabili.
Tale vuoto normativo ha provocato non poche incertezze presso gli operatori. Una soluzione per farvi fronte è stata proposta dal Pubblico Ministero di Asti Vincenzo Paone ne "La tutela dell'ambiente. Profili penali e sanzionatori", Cedam, 2011), e consiste nel ritenere che, in attesa della piena operatività del Sistri, si continuino ad applicare le norme precedenti, vale a dire le sanzioni penali per i rifiuti pericolosi e le sanzioni amministrative per i rifiuti non pericolosi, nei casi di trasporto di rifiuti senza formulario o con formulario incompleto o inesatto, divenute ultrattive a causa del rinvio del termine per l'entrata in vigore del Sistri; tale soluzione, tuttavia, potrebbe sollevare qualche perplessità sotto il profilo quantomeno della violazione del principio di legalità.
Nell'agosto di quest'anno, c'è stato un ulteriore colpo di scena nella vicenda SISTRI: un'abrogazione per decreto legge (decreto legge 13 agosto 2011), che ha lasciato un po' tutti nello sbigottimento. In effetti, non era chiaro se il Governo, inserendo l'abrogazione all'interno della legge di conversione della manovra economica estiva, pensasse di far cassa, o se il provvedimento avesse motivazioni più squisitamente politiche. Descrive bene la vicenda ferragostana Silvano De Rosa all'interno del sito Giuristi Ambientali.
L'ultimo atto reca la data del 16 settembre scorso, quando è stata pubblicata nella GU n. 216 la legge di conversione 14 settembre 2011, n. 148 in cui le disposizioni in materia SISTRI contenute all'articolo 6 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 sono completamente cambiate. Il Sistri non è più abrogato. La Sistri Farfalla ha spiccato il volo, chiosa De Rosa nel suo articolo, ma la situazione è tutt'altro che chiara!
In sostanza, il Sistri sarà obbligatorio a decorrere dal 9 febbraio 2012, senza scaglionamenti cronologici. L'avvio per i produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti sarà deciso con D.M. e non sarà antecedente al 1 giugno 2012.
Un futuro D.M. individuerà i rifiuti privi di specifiche caratteristiche di criticità ambientale; questi rifiuti, anche se pericolosi, non saranno tracciati con il Sistri, ma con registri, formulari e Mud.
Fino al 15 dicembre 2011 il concessionario Sistri e le associazioni di categoria organizzeranno test di funzionamento anche ai fini di una verifica dell'hardware e del software, per capire se sia necessario sostituirli con altri più semplici. Analoga operazione era già stata effettuata, e aveva destato qualche perplessità per ragioni di malfunzionamento.
Inoltre, l'art. 258 del Testo Unico Ambientale, come riformulato dal quarto correttivo del T.U.A., non prevede più le vecchie sanzioni (che prescindevano dal Sistri) sul formulario di trasporto dei rifiuti, in quanto il legislatore sapeva che, a partire dal 25 dicembre 2010, esse sarebbero state sostituite dalle nuove (Sistri). Di conseguenza, l'originario obbligo del formulario non è più sanzionato, mentre i nuovi obblighi Sistri, con relative sanzioni, non sono ancora applicabili.
Tale vuoto normativo ha provocato non poche incertezze presso gli operatori. Una soluzione per farvi fronte è stata proposta dal Pubblico Ministero di Asti Vincenzo Paone ne "La tutela dell'ambiente. Profili penali e sanzionatori", Cedam, 2011), e consiste nel ritenere che, in attesa della piena operatività del Sistri, si continuino ad applicare le norme precedenti, vale a dire le sanzioni penali per i rifiuti pericolosi e le sanzioni amministrative per i rifiuti non pericolosi, nei casi di trasporto di rifiuti senza formulario o con formulario incompleto o inesatto, divenute ultrattive a causa del rinvio del termine per l'entrata in vigore del Sistri; tale soluzione, tuttavia, potrebbe sollevare qualche perplessità sotto il profilo quantomeno della violazione del principio di legalità.
Nell'agosto di quest'anno, c'è stato un ulteriore colpo di scena nella vicenda SISTRI: un'abrogazione per decreto legge (decreto legge 13 agosto 2011), che ha lasciato un po' tutti nello sbigottimento. In effetti, non era chiaro se il Governo, inserendo l'abrogazione all'interno della legge di conversione della manovra economica estiva, pensasse di far cassa, o se il provvedimento avesse motivazioni più squisitamente politiche. Descrive bene la vicenda ferragostana Silvano De Rosa all'interno del sito Giuristi Ambientali.
L'ultimo atto reca la data del 16 settembre scorso, quando è stata pubblicata nella GU n. 216 la legge di conversione 14 settembre 2011, n. 148 in cui le disposizioni in materia SISTRI contenute all'articolo 6 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 sono completamente cambiate. Il Sistri non è più abrogato. La Sistri Farfalla ha spiccato il volo, chiosa De Rosa nel suo articolo, ma la situazione è tutt'altro che chiara!
In sostanza, il Sistri sarà obbligatorio a decorrere dal 9 febbraio 2012, senza scaglionamenti cronologici. L'avvio per i produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti sarà deciso con D.M. e non sarà antecedente al 1 giugno 2012.
Un futuro D.M. individuerà i rifiuti privi di specifiche caratteristiche di criticità ambientale; questi rifiuti, anche se pericolosi, non saranno tracciati con il Sistri, ma con registri, formulari e Mud.
Fino al 15 dicembre 2011 il concessionario Sistri e le associazioni di categoria organizzeranno test di funzionamento anche ai fini di una verifica dell'hardware e del software, per capire se sia necessario sostituirli con altri più semplici. Analoga operazione era già stata effettuata, e aveva destato qualche perplessità per ragioni di malfunzionamento.