Improvvisamente in edilizia, tutto è diventato “Sostenibile”, “Bio” ed “Ecologico”.
La realtà è che, a tutt’oggi, mancano direttive, regolamenti e norme che definiscano in maniera univoca cosa vuol dire per un materiale edile essere “Sostenibile”, con particolare attenzione alle risorse ambientali, alla salute delle persone, al benessere di chi trascorre un po’ della sua vita all’interno degli edifici.
Grande importanza è oggi giustamente data agli aspetti energetici e il tema dell’efficienza energetica e della certificazione energetica (divenuta obbligatoria) ha di fatto profondamente cambiato il settore delle costruzioni e le caratteristiche degli edifici, degli impianti e dei materiali edili.
Ma efficienza energetica non coincide con salubrità e comfort delle costruzioni, lì dove la qualità della vita e la centralità della salute delle persone dovrebbero essere viste quali fondamentali elementi di qualità del costruito.
In realtà il cittadino è molto sensibile ai temi della salute e del comfort, di qui il proliferare di fiere, incontri e manifestazioni che al loro interno hanno un settore dedicato alla Bioedilizia o all’edilizia sostenibile, ma quando poi lo si percorre non si riesce a capire come e perché materiali tradizionali, solo perché un po’ più efficienti dal punto di vista energetico, possano sfoggiare il titolo di “Ecologici” o “Bioedili”.
Ovviamente tra i produttori di materiali per l’edilizia ve ne sono alcuni che con attenzione e serietà hanno affrontato il tema cominciando a produrre, a volte a fronte di benemerite “certificazioni Volontarie”, materiali nuovi e più sani; tanti altri cavalcano il momento e si limitano a scrivere su depliant e siti aziendali “Bioedile” o “Ecologico”.
Il cittadino, così come il tecnico o l’Amministratore Pubblico, non ha elementi di valutazione e deve quindi fidarsi o affidarsi e cercare di districarsi in una selva di dichiarazioni e argomentazioni; a rimetterci non è solo il “cliente” ma anche e soprattutto il produttore serio che non ha la possibilità di evidenziare e di far valere la ricerca, lo sforzo, gli investimenti fatti.
Di qui l’idea di ECOMAKE, un luogo in cui porre il problema con serietà, una mostra-convegno in cui confrontarsi sul tema dei materiali per l’edilizia sostenibile ed in cui mostrare i materiali bioedili, affermando la credibilità del termine “Bioedile” perché rispondente a criteri di qualità energetico ambientale verificati a fronte di uno specifico disciplinare tecnico.