In un primo tempo, la notizia della bocciatura degli emendamenti di FLI e PD volti ad ottenere la proroga delle misura nella Finanziaria (ora Legge di Stabilità) per il 2011, aveva destato scalpore e le polemiche di diverse associazioni di categoria.
La detrazione del 55% ha infatti creato una serie di importanti effetti positivi sull'economia: la crescita di posti di lavoro in comparti quali quello dei serramenti (in misura maggiore) e delle ristrutturazioni di involucro degli edifici (in misura minore, perché si tratta di interventi più complessi per i consumatori); la riqualificazione energetica di una ingente quantità del parco immobili italiano, un ottimo strumento per il raggiungimento degli obiettivi europei sulle riduzioni di CO2.
Qualcuno dice, senza mezzi termini, che l'iniziale chiusura del Governo verso la proroga della detrazione sia stato un éscamotage per non rallentare la corsa alle riqualificazioni negli ultimi mesi del 2010.
Comunque, al di là delle dietrologie, dato per assodato che in finanziaria la misura del 55% ci sarà, bisogna vedere come resterà: pare infatti che le modalità di accesso alla misura subiranno delle modifiche. Il che, di per sé, potrebbe significare un "cesello" del testo della norma, che consenta per esempio di conseguire la detrazione piena a coloro che pongono in essere interventi che abbiano un impatto sensibile sul miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio. Certamente, se rifai i serramenti, ma l'involucro dell'edificio è carente in termini di isolamento energetico, consegui l'obiettivo finale viene raggiunto solo a metà!
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