Siamo oggi in grado, a 10 anni dall'inizio del nuovo millennio, di parlare di cambiamenti climatici con una certa sicurezza e scientificità, senza la paura di esser contestati da qualche climatologo negazionista? Possiamo affermare con un ragionevole grado di certezza che il cambiamento climatico che si sta verificando è causato anche dalle attività umane?
Ho già in parte affrontato questo tema nel post Piccola lezione sul clima e lo riprendo oggi parlandovi di un articolo di Guido Romeo pubblicato a febbraio su Nova del Sole24ore. L'articolo riferisce che ormai, anche sulla base del IV Rapporto dell' IPPC - Intergovernmental Panel on Climate Change pubblicato nel 2007 (il prossimo è previsto per il 2013), vi sono almeno cinque fenomeni scientificamente assodati "sui quali tutti sono d'accordo, negazionisti e scettici compresi".
I climatologi sono dunque concordi su almeno 5 fattori :
- l’effetto serra esiste (alcuni gas lasciano filtrare la luce solare ma trattengono la radiazione infrarossa riemessa dalla superficie terrestre riscaldata dai raggi solari);
- non dipende da un solo gas (oltre all'anidride carbonica, che è il più citato perché diventato unità di misura generale di tutte le emissioni effetto serra, vi sono metano, protossido di azoto, vapore acqueo, clorofuorocarburi e ozono);
- la composizione della nostra atmosfera nel corso degli ultimi 150 anni si sta modificando (è aumentata la concentrazione di questi gas nell'atmosfera con un picco di incrementi a partire dalla rivoluzione industriale);
- la temperatura del pianeta sta salendo (i picchi di calore si sono avuti tra il 1910 e il 1945 e di nuovo negli anni '70; l'aumento medio negli ultimi 100 anni è stato di 0,74 gradi C.);
- all’aumentare nella concentrazione di CO2 nell’atmosfera, sale anche la colonnina di mercurio (gli scienziati parlano di forzanti esterne, ossia di grandi volumi di gas serra immessi nell'atmosfera dalle attività umane).
L’ultimo articolo che ho pubblicato, su Natura allo Specchio la mia rubrica sul blog Natura Giuridica risale a settembre 2009. Volevo finalmente riprenderla in mano ma non riuscivo a decidermi. Ogni settimana, curo per Natura Giuridica una piccola rassegna stampa ambientale, da cui Andrea Quaranta, giurista ambientale, prende spunto per pubblicare i post della settimana, eppure fino a oggi non riuscivo a trovare una notizia che valesse la pena riprendere e commentare all'interno di Natura allo Specchio, che costituisse l'occasione per segnare il punto 0 da cui ripartire, dopo un 2009 abbastanza difficile.
Mentre scrivevo l'articolo mi è venuta in mente l’arringa difensiva dell’avvocatessa (antipaticissima) di quello studio legale di Philadelphia che aveva licenziato ingiustamente Andrew Beckett – Tom Hanks…e che esordiva appunto con “fatto" per sottolineare che la sua arringa voleva riassumere ciò che era accaduto, senza scadere in dietrologie e polemiche, che inevitabilmente tendono a far apparire nebulosi i confini tra il vero e il falso...
Mi permetto allora di utilizzare la stessa formula per allungare l'elenco di affermazioni sul cambiamento climatico sulle quali possiamo tutti essere ragionevolmente d'accordo.
Fatto:
l’ambiente (sia che lo si inquini, sia che lo si difenda) è diventato un interesse economico che può incidere enormemente sul Pil di una Nazione.
Fatto:
l’ambiente sta entrando nella nostra vita: professioni verdi, abitazioni e consumi eco-sostenibili, risparmio energetico, efficienza energetica, gestione sostenibile dei rifiuti, fonti di energia pulilta e rinnovabile,...
Fatto:
forse è meglio stare attenti, e tenersi informati a proposito di cambiamento climatico, dato che non possiamo più permetterci di pensare di lasciare alle generazioni future il compito di occuparsene.
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