Ho letto un interessante articolo di Daniele Pulcini sul sito “Rinnovabili" che parla della c.d. “generazione distribuita”: in sostanza, si tratta di produrre energia a livello locale da fonti rinnovabili, per contribuire ad uno sviluppo sostenibile e un futuro migliore.
Ecco alcuni stralci
Per generazione distribuita si intende in genere la generazione di energia elettrica in unità localizzate in più punti del territorio.
Non ci sono definizioni precise per quanto riguarda la taglia o la tipologia degli impianti in rete, che possono essere motori termici, aereomotori, moduli fotovoltaici, con taglie dai pochi kW ai pochi MW.
Una caratterizzazione più precisa può essere fatta dal punto di vista della connessione di questi generatori alla rete elettrica: essendo localizzati in località remote (campi eolici) o in prossimità dell’utente finale (cogenerazione), questi impianti sono collegati alla rete di distribuzione a basso voltaggio.
Ciò è in aperta contrapposizione con la gestione tradizionale della rete elettrica, con poche grandi centrali collegate alla rete di distribuzione a altissima tensione. È proprio in contrapposizione a questa architettura che deve essere inteso il termine “generazione distribuita”.
Un aspetto centrale della Generazione Distribuita è rappresentato dalla “convergenza” di due mondi: quello dell’energia e quello dei sistemi informativi o ICT, che offre gli strumenti di governo e di controllo delle reti delocalizzate in territori vasti […]
Un elemento di rilievo delle reti in generazione distribuita è l’introduzione dell’idrogeno quale “normalizzatore” in grado di gestire i contraccolpi delle discontinuità che sono naturalmente parte delle fonti rinnovabili […]
La scelta di una politica responsabile della sostenibilità deve stabilire in modo assoluto che le fonti cui attingere devono essere quelle rinnovabili, in particolare l’energia solare diretta ed indiretta (il vento, il ciclo delle acque, la formazione di biomasse) […]
I dati provenienti dal sistema distribuito nel quale l’idrogeno trova la sua collocazione, sono convogliati verso banche dedicate che ospitano anche gli strumenti di calcolo necessari al’elaborazione delle simulazioni di carico e l’ottimizzazione delle prestazioni dell’intera rete che deve garantire affidabilità e solidità.
L’affermarsi della Generazione distribuita rende infatti potenzialmente debole il sistema se lasciato privo di controllo.
L’eventuale estensione della generazione distribuita alle singole utenze:
Per leggere tutto l'articolo, clicca qui.
Sul punto vedi anche
Natura Giuridica
Wikipedia
Ricerca di sistema
Ecco alcuni stralci
Per generazione distribuita si intende in genere la generazione di energia elettrica in unità localizzate in più punti del territorio.
Non ci sono definizioni precise per quanto riguarda la taglia o la tipologia degli impianti in rete, che possono essere motori termici, aereomotori, moduli fotovoltaici, con taglie dai pochi kW ai pochi MW.
Una caratterizzazione più precisa può essere fatta dal punto di vista della connessione di questi generatori alla rete elettrica: essendo localizzati in località remote (campi eolici) o in prossimità dell’utente finale (cogenerazione), questi impianti sono collegati alla rete di distribuzione a basso voltaggio.
Ciò è in aperta contrapposizione con la gestione tradizionale della rete elettrica, con poche grandi centrali collegate alla rete di distribuzione a altissima tensione. È proprio in contrapposizione a questa architettura che deve essere inteso il termine “generazione distribuita”.
Un aspetto centrale della Generazione Distribuita è rappresentato dalla “convergenza” di due mondi: quello dell’energia e quello dei sistemi informativi o ICT, che offre gli strumenti di governo e di controllo delle reti delocalizzate in territori vasti […]
Un elemento di rilievo delle reti in generazione distribuita è l’introduzione dell’idrogeno quale “normalizzatore” in grado di gestire i contraccolpi delle discontinuità che sono naturalmente parte delle fonti rinnovabili […]
La scelta di una politica responsabile della sostenibilità deve stabilire in modo assoluto che le fonti cui attingere devono essere quelle rinnovabili, in particolare l’energia solare diretta ed indiretta (il vento, il ciclo delle acque, la formazione di biomasse) […]
I dati provenienti dal sistema distribuito nel quale l’idrogeno trova la sua collocazione, sono convogliati verso banche dedicate che ospitano anche gli strumenti di calcolo necessari al’elaborazione delle simulazioni di carico e l’ottimizzazione delle prestazioni dell’intera rete che deve garantire affidabilità e solidità.
L’affermarsi della Generazione distribuita rende infatti potenzialmente debole il sistema se lasciato privo di controllo.
L’eventuale estensione della generazione distribuita alle singole utenze:
- offre un sistema di monitoraggio, in tempo reale, dei consumi energetici, correlandoli ai criteri di esercizio e di produzione e fornendo la possibilità di spostarli in fasce orarie a prezzi più vantaggiosi;
- consente l’individuazione di eventuali malfunzionamenti di macchinari e di sprechi (fattore di potenza, ecc.);
- garantisce il preavviso, con opportuni allarmi, se si dovesse verificare il rischio picchi anomali di potenza;
- permette l’ottimizzazione della manutenzione degli impianti per minimizzare le perdite di produzione;
- garantisce la conoscenza in tempo reale del costo energetico, cumulando dati provenienti da siti diversi e per consumi diversi: energia elettrica, gas, acqua;
- attua la gestione della spesa energetica per centri di costo e permette selezione del miglior fornitore confrontando offerte diverse attraverso simulazioni con le curve di carico dell’utente.
Per leggere tutto l'articolo, clicca qui.
Sul punto vedi anche
Natura Giuridica
Wikipedia
Ricerca di sistema