I nuovi meccanismi di incentivazione delle rinnovabili non fotovoltaiche - bozza decreto MiSE

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Dopo mesi di lunghe discussioni, il MiSE ha reso nota la la bozza di decreto sui nuovi incentivi alle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche. Quella che segue è una sintesi dei principali contenuti della riforma, a cura di A. Quaranta e pubblicata sul sito  ilquotidiano.ipsoa.it. 

Il perimetro operativo risulta delineato nei termini seguenti: il nuovo decreto ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso semplici nell'ambito del perseguimento degli obiettivi stabiliti nella SEN (Strategia Energetica Nazionale); con un graduale adattamento alle Linee guida in materia di aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente. L'accettazione delle richieste di accesso ai meccanismi di incentivazione cessa decorsi 30 giorni dal raggiungimento della prima fra le seguenti date: a) il 1° dicembre 2016; b) la data di raggiungimento di un costo indicativo massimo degli incentivi di 5,8 miliardi di euro l’anno

Per quanto riguarda le modalità di accesso ai meccanismi di incentivazione,  è prevista l’iscrizione in appositi registri (nei limiti specifici di potenza) per: • gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, se la relativa potenza non è superiore alla potenza di soglia; • gli impianti ibridi, la cui potenza complessiva non è superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata; • gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale, nei limiti di contingenti e con specifiche le modalità; • gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento non sia superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte.

Ci si iscrive tramite • richiesta al GSE da parte del responsabile dell’impianto; • il GSE pubblica due bandi (entro il 30 settembre 2015; entro il 30 ottobre 2016) • contingenti di potenza messi a disposizione (MW). È prevista, invece, la partecipazione a procedure competitive di aste al ribasso per: • gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, e quelli ibridi, la cui potenza è superiore alla pertinente potenza di soglia; • gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte.

La bozza di decreto contiene inoltre disposizioni speciali per i rifiuti per i quali non si procede alla determinazione forfettaria della produzione imputabile a fonti rinnovabili; per gli interventi degli ex-zuccherifici, per gli impianti geotermici, per gli impianti solari termodinamici  e per gli impianti idroelettrici su canali dei consorzi di bonifica e irrigazione. In materia di sottoprodotti, occorre sottolineare che non hanno diritto di accesso agli incentivi gli impianti alimentati dalla sansa di oliva; in ogni caso, gli elenchi dei sottoprodotti (contenuti nell’allegato 2) sono da considerarsi esaustivi. Di conseguenza, ai fini dell’accesso agli incentivi per tipologie di sottoprodotti non esplicitamente elencate, è necessario il parere positivo del Ministero dell’ambiente, di concerto con il MiSE e il MIPAAF: tale parere positivo è vincolato alla verifica che i sottoprodotti in esame non abbiano altra utilità produttiva o commerciale al di fuori di un loro impiego per la produzione di energia.

L'articolo è infine corredato da 3 tabelle che riassumono: i valori della potenza di soglia, quali sono gli impianti che accedono direttamente agli incentivi e quali sono gli impianti cui si applicano le tariffe e gli eventuali premi determinati sulla base del DM 6 luglio 2012.