Il Governo ha varato 3 nuovi decreti in materia di efficienza energetica degli edifici che riguardano:1) la definizione delle nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazione; 2) l’adeguamento degli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere; 3) l’aggiornamento delle linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (APE).
Sul sito ilquotidiano.ipsoa.it è possibile leggere l'articolo completo su questi 3 decreti che portano delle novità ulteriori in un settore che sta ancora risentendo degli effetti della crisi economica, quello delle vendite immobiliari. In sintesi, con il primo decreto vengono definite linee guida nazionali per l'attestazione della prestazione energetica degli edifici per i nuovi edifici e per quelli sottoposti a ristrutturazione attraverso una semplificazione delle metodologie di calcolo, un vero e proprio format di APE, così che per i cittadini sia più facile confrontare le prestazioni di edifici diversi, ed uno schema di annuncio di vendita o locazione che ha il medesimo scopo. Inoltre, dovrà essere realizzato un sistema informativo comune nazionale per la gestione di un catasto nazionale degli attestati di prestazione energetica e degli impianti termici (SIAPE), che sarà istituito dall'ENEA.
L'articolo prosegue con una tabella che riassume gli elementi essenziali e le disposizioni minime comuni del sistema nazionale e regionale di attestazione della prestazione energetica degli edifici. Qui è importante ricordare che l'APE deve essere rilasciata da un soggetto abilitato e che ha una validità temporale massima di 10 anni.
Il Decreto "requisiti minimi" invece adegua gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche. Oltre a elencare le norme tecniche nazionali che devono essere seguite per il calcolo della prestazione energetica negli edifici, questo secondo decreto tra le altre cose prevede che entro un anno dalla sua entrata in vigore, l’ENEA debba predisporre uno studio sui parametri tecnici dell’edificio di riferimento. Lo scopo è quello di verificare le caratteristiche delle tecniche costruttive, convenzionali e innovative, e monitorare l’evoluzione dei requisiti energetici ottimali.
Infine, il terzo Decreto, quello sull'applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici, aggiorna il nuovo modello di APE che sarà valido su tutto il territorio nazionale, insieme al nuovo schema di annuncio commerciale.
L'articolo prosegue con una tabella che riassume gli elementi essenziali e le disposizioni minime comuni del sistema nazionale e regionale di attestazione della prestazione energetica degli edifici. Qui è importante ricordare che l'APE deve essere rilasciata da un soggetto abilitato e che ha una validità temporale massima di 10 anni.
Il Decreto "requisiti minimi" invece adegua gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche. Oltre a elencare le norme tecniche nazionali che devono essere seguite per il calcolo della prestazione energetica negli edifici, questo secondo decreto tra le altre cose prevede che entro un anno dalla sua entrata in vigore, l’ENEA debba predisporre uno studio sui parametri tecnici dell’edificio di riferimento. Lo scopo è quello di verificare le caratteristiche delle tecniche costruttive, convenzionali e innovative, e monitorare l’evoluzione dei requisiti energetici ottimali.
Infine, il terzo Decreto, quello sull'applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici, aggiorna il nuovo modello di APE che sarà valido su tutto il territorio nazionale, insieme al nuovo schema di annuncio commerciale.