La normativa ambientale ai tempi di twitter: l’assenza delle istruzioni operative

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In ogni caso, vale la pena sottolineare – in relazione a quanto alla rimodulazione degli incentivi – che fino a pochi giorni fa non erano ancora stati emanati i decreti attuativi che dovevano disciplinare, entro il 1° ottobre 2014, le percentuali di rimodulazione dell’incentivo per gli impianti di potenza nominale > 200 kW: una situazione in base alla quale – evidenziava il presidente di Assorinnovabili – chi, dopo i l 1° ottobre 2014, “ ha un impianto fotovoltaico di potenza superiore a 200 kW in Italia non solo si è visto decurtare l’incentivo retroattivamente, ma si trova pure nella condizione di non poter scegliere la modalità con cui gli sarà ridotta la tariffa, perché la disciplina attuativa di una delle tre opzioni non esiste ancora ”. 

Quello del ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi è un fenomeno diffuso: per rimanere nel settore energetico, entro il entro il 17 ottobre 2014 avrebbero dovuto essere emanati i provvedimenti attuativi del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, ovvero le istruzioni operative per implementare il Fondo e conseguire gli obiettivi che lo stesso persegue, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, che dovrebbero individuare:

  • le priorità, i criteri, le condizioni e le modalità di funzionamento, di gestione e di intervento del Fondo;
  • le modalità di articolazione per sezioni, di cui una dedicata in modo specifico al sostegno del teleriscaldamento, e le relative prime dotazioni. 
Nel quadro dei progetti e programmi ammissibili all’intervento del Fondo, e tenendo conto del miglior rapporto tra costo e risparmio energetico, dovranno inoltre essere individuati termini e condizioni di maggior favore per interventi che presentino specifica valenza prestazionale e siano volti a:

  1. creare nuova occupazione;
  2. migliorare l’efficienza energetica dell’intero edificio;
  3. promuovere nuovi edifici a energia quasi zero;
  4. introdurre misure di protezione antisismica in aggiunta alla riqualificazione energetica;
  5. realizzare reti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento in ambito agricolo o comunque connesse alla generazione distribuita a biomassa. 
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Altri decreti attuativi che mancano all’appello (per i quali sono scaduti i termini) Senza data (ma urgenti!): in relazione all’efficienza energetica negli edifici mancano i decreti attuativi che dovranno indicare le nuove metodologie e le nuove modalità di calcolo della prestazione energetica

Entro il:

  • dicembre 2012 (decreto di definizione dei nuovi coefficienti da applicarsi per le accise carburanti per gli impianti cogenerativi);
  • luglio 2013 (nuove linee guida per la preparazione, esecuzione, valutazione dei progetti, e per la definizione dei criteri e modalità per il rilascio dei certificati bianchi);
  • 09.07.2014 (definizione delle modalità operative con cui – dal secondo semestre 2014 – le tariffe incentivanti del Conto energia dovranno essere erogate con rate mensili costanti, in misura pari al 90% della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell’anno solare di produzione, con successivo conguaglio entro il 30 giugno dell’anno successivo);
  • 18.08.2014 (modalità di esecuzione del programma di interventi di riqualificazione energetica su almeno il 3% della superficie coperta climatizzata degli immobili appartenenti alle PP.AA. centrali – o, in alternativa interventi che comportino annualmente un risparmio equivalente a quello ottenibile con la riqualificazione delle superfici);
  • 15.09.2014 (indicazione della quota minima di biocarburanti da immettere nei trasporti, compresa la sua ripartizione in quote tra diverse tipologie di biocarburanti, per gli anni successivi al 2015);
  • 17.09.2014 (integrazione del contratto tipo per il miglioramento del rendimento energetico dell’edificio con gli elementi minimi indicato dal D.Lgs n. 102/2014);
  • 01.10.2014: a) approvazione del modello unico di Comunicazione al Comune da utilizzare per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da FER e di microcogenerazione; b) indicazione delle percentuali di riduzione dell’incentivo in Conto energia per chi sceglie di aderire all’opzione rimodulazione a doppio periodo.
(continua)

(articolo pubblicato sulla rivista "Ambiente e sicurezza sul lavoro", EPC editore, n. 11/2014)