Autorizzazione Unica Ambientale: quali vantaggi per la PMI?

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Sul Portale InSIc, del gruppo EPC, casa editrice della rivista "Ambiente e Sicurezza sul lavoro", con la quale Natura Giuridica collabora da quasi due anni, è stato pubblicato di recente un articolo di Andrea Quaranta in materia di AUA, Autorizzazione Unica Ambientale.
Natura Giuridica vi riporta in queste pagine qualche breve estratto, rimandando alle pagine di InSIc per la lettura dell'intero articolo, che presto sarà affiancato dal commento ai numerosi provvedimenti regionali che di recente sono stati adottati, per integrare la disciplina nazionale.


All’indomani dell’entrata in vigore dell’AUA, alcune regioni hanno dettato alcune linee guida in materia, con lo scopo di rendere la normativa più intelligibile e di coordinarla meglio con quella nazionale. 
Nonostante il Ministero dell’ambiente abbia fornito alcune precisazioni in merito, infatti, rimangono ancora numerose le zone d’ombra e dubbi interpretativi. Quella che segue è una panoramica dei primi indirizzi operativi regionali sull’AUA. 


I tentativi di semplificazione normativa per le PMI 

Il 13 giugno 2013 è entrata in vigore l’AUA, l’Autorizzazione Unica Ambientale per le PMI (D.P.R. n. 59 del 15 febbraio 2013, “Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle PMI - piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale”): l’AUA risponde alla primaria esigenza di semplificare gli adempimenti amministrativo-ambientali per le PMI, in generale e soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, nel quale le lentezze burocratiche e gli alti costi costituiscono, spesso, un ostacolo insormontabile, a danno della concorrenza, dello sviluppo, dei consumatori e dell’ambiente. 
Per questo motivo, l’art. 23 del “decreto sviluppo” aveva stabilito che, ferme restando le disposizioni in materia di A.I.A. “al fine di semplificare le procedure e ridurre gli oneri per le PMI e per gli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale, anche sulla base dei risultati delle attività di misurazione degli oneri amministrativi […] il Governo é autorizzato ad emanare un regolamento […] volto a disciplinare l’autorizzazione unica ambientale e a semplificare gli adempimenti amministrativi delle piccole e medie imprese e degli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale”, sulla base dei principî di proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, nonché sull’esigenza di tutela degli interessi pubblici e sulla necessità di non introdurre maggiori oneri a carico delle imprese. 
L’AUA semplifica gli adempimenti amministrativi per le PMI, sia in termini temporali che economici: si calcola che il risparmio di denaro ammonterà a circa 700 milioni di € l’anno; sostituirà fino a sette autorizzazioni, che prima dovevano essere ottenute singolarmente, da diverse autorità competenti, e con durate diversificate; avrà la durata di quindici anni, mentre i sette titoli abilitativi che la stessa sostituisce hanno scadenza diverse.

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