Delitti ambientali: quali sono e quali le conseguenze

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La Camera ha approvato il testo unificato di tre proposte di legge in materia di tutela penale dell’ambiente
I nuovi delitti – inquinamento ambientale; disastro ambientale; traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività; impedimento al controllo – verranno inseriti in un apposito nuovo titolo del codice penale. 
Il “Pacchetto” prevede anche aggravanti per le associazioni per delinquere (comuni e a stampo mafioso) e sconti di pena per chi si ravvede. 

I motivi 
La necessità di introdurre specifici reati ambientali all’interno del codice penale nasce dall’esigenza di prevedere un gruppo omogeneo di norme volte alla tutela dell’ambiente, finora sparse in una pluralità di normative disorganiche che, nonostante la presenza di un testo unico ambientale, rendono difficoltosa anche la loro percezione, oltre la possibilità di applicazione pratica. 
Inoltre, questa strada è stata intrapresa da molti Stati europei, che hanno considerato la maggior capacità di sintesi della formazione codicistica per una finalità che, oltre che repressiva, deve essere anche di “orientamento culturale” dei cittadini, volta a definire a livello normativo-codicistico i beni giuridici fondanti la convivenza civile nella società. Ecco come cambierà il diritto penale dell’ambiente.

I nuovi reati ambientali
Inquinamento ambientale
Chiunque:
·         introduce, in violazione di specifiche disposizioni normative, nell’ambiente sostanze o radiazioni,
·         in modo da determinare una compromissione o un deterioramento rilevante del suolo, del sottosuolo, delle acque o dell’aria, è punito con:
·         la reclusione da due a sei anni  e
·         con la multa da 10.000 € a 100.000 €
Ipotesi aggravata
Aumento fino ad 1/3 se il delitto è commesso in un’area naturale protetta o sottoposta a specifici vincoli, o  in danno di specie animali o vegetali protette
Disastro ambientale
Definizione

un’alterazione irreversibile dell’equilibrio dell’ecosistema o dell’equilibrio dell’ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali
L’offesa all’incolumità pubblica collegata alla rilevanza oggettiva dell’evento, per l’estensione della compromissione o il numero di persone offese o esposte a pericolo
Pena
Reclusione da 5 a 15 anni

Questi due reati possono essere anche colposi: in tali casi, le pene sono diminuite da 1/3 alla metà
Traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività
Chiunque,  illegittimamente o in violazione di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene o trasferisce materiale di alta radioattività ovvero, detenendo tale materiale, lo abbandona o se ne disfa illegittimamente
Pena
Reclusione da 2 a 6 anni
Aggravanti
Aumento di 1/3 quando si verifica l’evento della compromissione o del deterioramento dell’ambiente
Aumento fino alla metà se dal fatto deriva un pericolo per la vita o l’incolumità delle persone
Impedimento al controllo
Chiunque impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientale ovvero ne compromette gli esiti
Modalità
L’impedimento deve realizzarsi negando o ostacolando l’accesso ai luoghi, ovvero mutando artificiosamente lo stato dei luoghi
Autonomia
Questa fattispecie non costituisce un semplice corollario di quanto disposto dagli articoli precedenti perché è destinata a trovare applicazione ogniqualvolta sia ostacolato un campionamento o una verifica ambientale.
Confisca
Se l’ostacolo è posto con mezzi meccanici, deve esserne disposta la confisca.

La confisca e il ripristino dello stato dei luoghi 
In caso di condanna o patteggiamento per uno dei quattro nuovi delitti ambientali, il giudice deve sempre ordinare la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato o che servirono a commetterlo; se la confisca dei beni non è possibile, il giudice ordina la confisca per equivalente, individuando i beni sui quali procedere dei quali il condannato abbia disponibilità anche per interposta persona. Inoltre, nei medesimi casi, il giudice deve ordinare il recupero e, ove tecnicamente possibile, il ripristino dello stato dei luoghi, ponendo le spese per tali attività a carico del condannato e delle persone giuridiche obbligate al pagamento delle pene pecuniarie in caso di insolvibilità del primo.

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