A Cuneo il Circolo locale del Forum Salviamo il Paesaggio

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Nella puntata speciale di Presa Diretta, dedicata all'alluvione che ha interessato Genova e le Cinque Terre,  andata in onda lunedì 7 novembre 2011, si è puntato il dito contro la cementificazione selvaggia che ha afflitto - e continua ad affliggere - il nostro Paese, considerandola come una fra le più importanti cause del dissesto idro-geologico a monte delle recenti alluvioni. 

L'altra grave causa scatenante è costituita dall'incuria nella manutenzione di argini e letti dei fiumi: se l'acqua non trova uno spazio sufficiente per scorrere se lo prende, invadendo con furia inaudita città e paesi, rimuovendo i tappi costituiti da case, arcate di ponti, arbusti ed esseri umani.

In questo scenario, appare un segnale molto importante la notizia che è sorto a Cuneo il Circolo locale del Forum Nazionale “Salviamo il paesaggio, Difendiamo i territori”, un movimento creato nei mesi scorsi da Carlo Petrini di Slow Food e altri, con lo scopo di arginare la dilagante cementificazione del nostro paese. 

Il  territorio è stato trattato, a partire dal boom economico degli anni 60 del 900 come un supermercato da cui prendere aree sempre più vaste di suoli boschivi o coltivati,  con l'unico scopo di cementificare. In passato, si è cementificato per costruire case, oggi lo si fa perché i Comuni hanno sempre più bisogno di fare cassa, e cambiano la destinazione urbanistica anche a terreni che sono situati troppo vicini ai fiumi, o che hanno una natura franosa. E i condoni non hanno certo migliorato la situazione, anzi: sono state sanate numerose situazioni che le norme qualificavano come abusive.

Il Forum Salviamo il paesaggio, Difendiamo i territori invece, sostiene che esiste una strada concreta alternativa al modello attuale e che si può gestire un comune anche facendo a meno degli oneri di urbanizzazione derivanti da nuove edificazioni. E' un risultato che si può ottenere attraverso la "crescita zero" urbanistica, come esito di una concertazione attenta e condivisa. 

I fronti operativi sono 2:
coinvolgere e sensibilizzare i cittadini, che debbono far sentire la propria voce contro lo sperpero del suolo, e richiedere ad ognuno dei comuni italiani di effettuare un censimento della totalità degli edifici pubblici, industriali, artigianali, commerciali e agricoli presenti in ciascun territorio in modo da poter monitorare con certezza il totale di quelli non abitati o utilizzati. 

La concomitante richiesta di moratoria di tutte le pratiche edilizie che prevedono il consumo di nuovo suolo appare un obiettivo poco realistico, anche se su questo punto è allo studio una proposta di legge d’iniziativa popolare da presentare in Parlamento. Una volta concluso il censimento, sarà possibile analizzare la situazione urbanistica, comune per comune, alla luce dei dati esatti sull'offerta edilizia già esistente e attraverso tavoli di progettazione che vedano la partecipazione di amministratori, tecnici comunali, singoli cittadini, associazioni e forze economiche.

Al momento, aderiscono al Circolo di Cuneo del Forum Salviamo il paesaggio ARCI, Compagnia del Buon Cammino, ATL cuneese, Legambiente, ISDE, VAS, Esuli in Patria, Pro Natura Cuneo, Comitato tutela ambiente di Bernezzo.

Sul sito del movimento l'elenco delle associazioni aderenti regione per regione: spicca il Piemonte con ben 61 associazioni ed enti aderenti (clicca sul link del Piemonte per visionare l'elenco completo).

Fonte: E’ nato a Cuneo il Circolo locale del Forum Nazionale “Salviamo il paesaggio, Difendiamo i territori”, un movimento creato da Carlo Petrini pubblicato su Cuneo-Cronaca