Terre e rocce da scavo: rifiuti o non rifiuti?

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Terre e rocce da scavo: rifiuti o non rifiuti? Questo è il problema.

Ipotizziamo di essere una società, alla quale un Comune ha ingiunto la rimozione e lo smaltimento dei materiali depositati sull’area di proprietà. Impugnamo l’atto, deducendo l’incompetenza e la violazione dell’art. 186 del Testo Unico Ambientale oltre all’eccesso di potere per travisamento, sviamento, erroneità dei presupposti, difetto di motivazione e di istruttoria.
Il Comune non si costituisce in giudizio, e il Tribunale dispone un’istruttoria, a cui l’amministrazione non ha dato direttamente seguito.
Una trama generica, certo, che andrebbe maggiormente contestualizzata (per un rapido excursus dei fatti, scarica gratuitamente, dalla sezione rifiuti del sito di Natura Giuridica, la sentenza del TAR Genova n. 3741/09, previa registrazione), ma tuttavia sufficientemente comune da poter essere sintetizzata così come fatto, al centro di un dibattito relativo alla rimozione delle terre e delle rocce sparse su un qualsiasi fondo, e della loro qualificazione giuridica come rifiuti (o no).

Cosa sono, dunque, dal punto di vista giuridico, le terre e rocce da scavo?

Il TAR di Genova (3741/09) sostiene che le rocce e i materiali di scavo vanno considerati alla stregua di rifiuti, anche se appaiono come idonei all’utilizzo fatto in concreto, ove non siano state seguite le procedure per il loro riutilizzo: la considerazione di un terreno non in regola con le disposizioni amministrative alla stregua di un rifiuto (la presunzione è derivabile dall’art. 186 comma 5 del d.lvo 3.4.2006, n. 152) comporta l’applicazione delle disposizioni su tali materiali, tra le quali viene in considerazione l’art. 192 del decreto, che riguarda il divieto di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel suolo.

Nel caso concreto, il Collegio ha ritenuto che non fossero state eseguite le procedure per il loro riutilizzo, dal momento che l’impresa utilizzatrice omise di procedere nel senso di legge all’accertamento e alla dichiarazione dei materiali che intendeva utilizzare, anche se le ricordate verifiche hanno confermato l’idoneità della massa in questione all’impiego fatto.

Per un approfondimento sul tema, vedi anche gli altri articoli in cui il blog di dirtitto ambientale Natura Giuridica ha parlato di terre e rocce da scavo e i documenti pubblicati nel sito web a proposito di terre e rocce da scavo.

Natura Giuridica di Andrea Quaranta: Studio di Consulenza legale Ambientale.

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