Stop al consumo di territorio

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Sul sito del movimento Stop al consumo di territorio i promotori sottolineano che
l’Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio.Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio.
Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno.
Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata Seppellita sotto il cemento.
Il c.d. “limite di non ritorno”, è sempre più vicino.
Ma – per italica abitudine (o convenienza….e in alcuni casi anche per assuefazione al peggio…) nessuno ne parla…

Il mix “mortale “ fatto di mancanza di informazione e di pilotata disinformazione costituiscono uno dei peggiori mali di un consumismo (che consuma anche territorio) al quale, se non viene posto un freno, rischiamo di soccombere…“quasi” senza accorgercene…

Per fortuna che c’è chi lotta, in nome di valori che riguardano tutti, e che tutti dovrebbero, pro quota, contribuire a salvaguardare…

Pervasi di cultura sostenibile, i promotori di “Stop al consumo di territorio” stanno utilizzando ogni tipo di mezzo per diffondere i sacrosanti principi di cui si sono fatti portatori.

Oltre alla tradizionale partecipazione ai numerosi eventi organizzati in materia di ambiente (io li ho conosciuti a Bra, durante la premiazione AICA), il loro canale di informazione privilegiato è la rete

Hanno appena fondato un gruppo su Facebook, che conta ormai già 3288 iscritti; e 1668 sono coloro che si sono registrati sul sito del movimento.

Sabato 14 febbraio 2009 è stata organizzata la presentazione del movimento di opinione per salvare i suoli rimasti agricoli e boschivi: perche' si costruisca, si conservi e si ristrutturi nell'ambito del patrimonio edilizio esistente.

Di seguito riporto il programma della manifestazione: "Stop al consumo di territorio"

Assemblea-dibattito di Alba
Sabato 14 Febbraio 2009, ore 16
presso la Sala Beppe Fenoglio
in via Maestra
(Via Vittorio Emanuele,19)


Modera Roberto Cavallo della Coop. Erica

Parteciperanno:

Elio Sabena, Gino Scarsi, Beppe Marasso, Gianni Rinaudo e
Flavia Bianchi, Responsabile del Settore Territorio di Legambiente Piem.
Primi firmatari del manifesto nazionale del neonato Movimento “Stop al Consumo di Territorio”;

Francesco Vallerani docente di Geografia presso l'Università di Venezia Ca' Foscari si è occupato recentemente non solo delle relazioni tra il declino dei paesaggi e l'angoscia sociale, ma anche di strategie per il recupero ambientale

Giorgio Ferrero - Ex Presidente Coldiretti Piemonte, Componente CNEL Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro

Tutta la cittadinanza e’ invitata a partecipare

Maggiori informazioni su: www.stopalconsumoditerritorio.it - www.altritasti.it