Autorizzazione integrata ambientale: prime riflessioni sulla giurisprudenza amministrativa

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Le conclusioni evidenziano che la prima giurisprudenza in materia di Autorizzazione integrata ambientale ha cominciato a delineare:
  • un’applicazione “lata” e “dinamica” della disciplina in relazione all’aspetto temporale (periodo transitorio) e a quello tecnico (B.A.T.), mentre,
  • con riferimento a quello procedurale (rapporti con la V.I.A.), l’impressione che se ne trae è quella di una maggiore staticità rispetto alle più recenti modifiche legislative.

Il motivo è semplice: il legislatore ambientale, dopo anni passati a centellinare mezze riforme (nell’articolo si sviluppa anche il riferimento alle note e imbarazzanti vicende estive del 2007) sembra volersi muovere nella direzione verso la definitiva integrazione fra le due discipline.
Una scelta che dovrebbe comportare una maggiore celerità nei procedimenti autorizzatori, oltre che precludere la possibilità di un’autonoma impugnativa.

La sentenza del T.A.R. Bologna (n. 3365/07) – nel porre l’accento sulle differenze strutturali delle due procedure e dei relativi effetti, e nell’affermare la non necessaria consequenzialità dell’una (Autorizzazione integrata ambientale) rispetto all’altra (Valutazione d'impatto ambientale), al fine dell’autonoma possibilità di impugnazione – sembra, invece, muoversi in direzione opposta all’obiettivo volto al massimo coordinamento e semplificazione possibili.
In attesa della (definitiva?) entrata in vigore della nuova normativa e della sua applicazione, nonché del necessario approfondimento interpretativo da parte della giurisprudenza, si auspica che – anche in relazione a questa specifica tematica – il valzer dei continui “aggiustamenti” normativi possa finalmente finire e – di conseguenza – possa cominciare ad … insinuarsi un maggiore coefficiente di certezza del diritto.
Solo attraverso l’adozione di regole razionali e coordinate si può realmente pensare di attuare una più trasparente, tempestiva e seria gestione del bene ambiente, lontana dal miope particolarismo delle “scelte” contingenti, che finora ha contraddistinto il nostro paese, regole necessarie per realizzare quelle indispensabili infrastrutture gestionali di cui il nostro paese ha un urgente bisogno.

Per leggere l’intero articolo L’Autorizzazione integrata ambientale: prima analisi della giurisprudenza amministrativa, collegati al sito dell’Ipsoa