Se i messaggi che riguardano un prodotto, un'attività, un servizio, un progetto, o anche soltanto un'idea creativa, hanno un connotato green possono essere veicolati e diffusi attraverso canali specifici o - come si suol dire - in target, che li rendano immediatamente visibili e popolari presso il loro vero pubblico obiettivo.
Si tratta di dare un'ulteriore e preziosa fonte di visibilità alla propria idea imprenditoriale, andando a pescare, è proprio il caso di dirlo, i canali di comunicazione che il mercato obiettivo realmente utilizza. Una specie di rivoluzione verticale, diametralmente opposta all'idea di una comunicazione di massa, per la quale tutti i messaggi vanno passati a tutti, sperando di pescare nel mucchio i clienti giusti.
I prodotti green style o green concept possono essere comunicati attraverso la rete poiché i tanti siti, blog e forum dedicati agli alle tematiche più variegate relative all'ambiente permette al meglio di comunicare i propri messaggi in maniera mirata, verticale, attraverso la pratica sempre più diffusa dello sponsored post o post / articolo sponsorizzato, all'interno di un blog o di un sito che abbiano un taglio attinente all'argomento del messaggio pubblicitario. La riduzione di costo rispetto anche ad una semplice campagna di annunci a pagamento sui più noti motori di ricerca è notevole, anche perché il post sponsorizzato rimane on line, come un seme, che acquisisce popolarità giorno dopo giorno.
In questo blog e nel sito web di Natura Giuridica, www.naturagiuridica.com, abbiamo cominciato ad applicare questa pratica, ospitando alcuni post sponsorizzati su iniziative in target con le mie due piattaforme web professionali. Si tratta di una nuova opportunità che si integra e si aggiunge a quelle, più "tradizionali", che già propongo (vedi in proposito la pagina offerte pubblicitarie), come il link o il banner, o il passaggio sulla pagina di Facebook. Per richiedere tale servizio basta contattarmi ai miei diversi recapiti, ed i costi sono nell'ordine di alcune decine di euro per articolo.
Negli ultimi tempi, si parla di rinascita dei blog personali forse anche per questo motivo: il proprio blog personale, frutto di tante e tante serate e week end passati a "postare", e a fare ricerche sulla propria passione o argomenti preferito può diventare fonte di piccole soddisfazioni economiche proprio grazie a questa pratica pubblicitaria. Il blogger lavora, come una specie di copywriter all'interno di un'agenzia pubblicitaria, sulla base di un brief, che presenta in maniera sintetica ma dettagliata le caratteristiche del prodotto, del servizio o quant'altro; il documento indica i siti web da linkare, di solito quello della casa produttrice, e lo spirito della campagna, in altri termini l'idea creativa, il concetto che va espresso nell'articolo; il blogger è dunque assolutamente libero, innanzi tutto, di scrivere o di non scrivere su quel determinato brief e, se decide di farlo, di dare all'articolo un taglio coerente al proprio stile di scrittura e di comunicazione.
In altri termini, il prodotto finale è un articolo personalizzato, diverso da un article marketing o da un comunicato stampa perché redatto da un soggetto che non ha niente a che fare con chi produce o eroga il bene o il servizio (il blogger viene contattato o direttamente dall'ufficio comunicazione della casa produttrice, oppure da un'agenzia di comunicazione che gestisce la comunicazione per quel determinato cliente).
Il vero elemento innovativo è dato, tuttavia, dalla capacità di argomentare dei blogger. Il primo giudice di un qualsiasi blogger sono i propri lettori, i colleghi blogger, quelli che gli hanno dato fiducia linkando il suo blog e così via. E' per loro e soltanto per loro che un blogger non può permettersi di scrivere un banale article marketing, anche se a fine post compare - bene in vista - la dicitura post sponsored. Se l'articolo fosse una pedissequa riproposizione del brief, senza un'argomentazione articolata dei vantaggi e svantaggi riscontrati nell'utilizzo del prodotto o del servizio, verrebbe immediatamente invaso da commenti poco lusinghieri o, quel che è peggio, silenziosamente abbandonato dai suoi lettori.
Il sistema dei blog non è un paradiso artificiale, dove tutto funziona a menadito, dove tutte le informazioni postate sono corrette, verificate e, soprattutto, non offensive, ma ha la capacità di auto - regolarsi (che non vuol dire auto - censurarsi o essere censurato). Se un blogger scrive informazioni false, imprecise, se non è capace di proporre le sue idee in maniera accattivante, con uno stile personale e originale, la selezione naturale lo farà finire, prima o poi, nell'oblio, visibile soltanto ad un ristrettissimo pubblico, coincidente con gli amici del bar. Detto per inteso, questo è l'incubo di tutti i blogger: se il tuo pubblico si riduce così tanto, ti chiedi se valga la pena continuare a tenere aperto un blog, e se non sia più azzeccato scambiarsi e mail private, telefonarsi o, appunto, incontrarsi al bar.