Ultim'ora: Anie e GIFI, attraverso un comunicato pubblicato sul loro sito istituzionale, chiedono al Governo una smentita circa l'esistenza di una bozza di Quinto Conto Energia. La notizia, che ha dell'incredibile, circola da diversi giorni alimentata da un misterioso file la cui origine sembrerebbe esterna a fonti governative.
Natura Giuridica, per il momento, si limita a prendere atto di quello che sta accadendo proprio in queste ore, a prescindere dal contenuto dell'ufficioso "quinto conto energia": l'ennesimo, inutile, dannoso cambio di marcia, che renderà ancora più complicato pianificare gli investimenti, nel nostro Paese.
Altro che articolo 18: il vero problema del nostro bistrattato Paese è costituito da quel mix perverso e letale di burocrazia, lentezza cronica della (in)giustizia civile, corruzione, incertezza normativa, pressappochismo, malaffare, servilismo, mancanza di una serie, autorevole e lungimirante pianificazione di un futuro all'insegna delle molteplici sostenibilità.
Da mesi si parla di burden sharing, tutti si aspettano, dopo la rapida successione non indolore di due conti energia nel giro di pochi mesi (fra agosto 2010 e maggio 2011), l'emanazione dei decreti sugli incentivi alla altre rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico, e con loro una serie infinita di decreti attuativi (non solo) del decreto Ronchi, e invece (persino!) il Governo tecnico che fa?
Costruisce su macerie, ecco cosa fa, invece che guardare in avanti...
Smentite non ce ne sono, e la bozza che circolare - in calce trovate un link per poterla scarica re a cominciare ufficosamente a valutare - non lascia intravedere un futuro diverso.
Altro che articolo 18: il vero problema del nostro bistrattato Paese è costituito da quel mix perverso e letale di burocrazia, lentezza cronica della (in)giustizia civile, corruzione, incertezza normativa, pressappochismo, malaffare, servilismo, mancanza di una serie, autorevole e lungimirante pianificazione di un futuro all'insegna delle molteplici sostenibilità.
Da mesi si parla di burden sharing, tutti si aspettano, dopo la rapida successione non indolore di due conti energia nel giro di pochi mesi (fra agosto 2010 e maggio 2011), l'emanazione dei decreti sugli incentivi alla altre rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico, e con loro una serie infinita di decreti attuativi (non solo) del decreto Ronchi, e invece (persino!) il Governo tecnico che fa?
Costruisce su macerie, ecco cosa fa, invece che guardare in avanti...
Smentite non ce ne sono, e la bozza che circolare - in calce trovate un link per poterla scarica re a cominciare ufficosamente a valutare - non lascia intravedere un futuro diverso.
Il ministro Clini, qualche giorno fa a Modena ha detto che il quinto Conto Energia darebbe la priorità al fotovoltaico destinato all’auto-consumo civile e industriale, privilegiando le soluzioni rinnovabili applicate agli edifici connessi con sistemi di efficienza energetica: va bene, va benissimo, ma il punto non è questo.
Il punto è che non ci può essere sempre un perenne cambiamento di rotta: prendete una decisione, ma che poi sia quella, e non sempre suscettibile di continui stravolgimenti: Non è un'azione credibile, nè tanto meno autorevole, quanto piuttosto capricciosa e ondivaga.
Tenete conto che, nel frattempo, siamo in attesa dell'11 luglio 2012, data prevista per le sentenze con le quali il TAR delLazio si dovrà esprimere in merito ai ricorsi presentati da molte aziende contro alcune disposizioni del quarto Conto energia: nel caso in cui venissero accolte le istanze dei ricorrenti, infatti, potrebbe anche tornare (parzialmente?) in vigore il terzo Conto energia...un mostro giuridico e una confusione che fa venire voglia di scappare a gambe levate, altro che a investire.
Bozza del quinto conto energia (ufficiosa)
Bozza del quinto conto energia (ufficiosa)