Di carta da macero ho già parlato nel post del 22 giugno 2008 (Carta da macero: rifiuto o materia prima secondaria?) nel quale evidenziavo il fatto che, in alcuni casi (come quello de quo), le conseguenze di sentenze della Cassazione si riverberano - negativamente - sull’ambiente, sulle finalità di protezione della natura e dell’ambiente perseguite dalla normativa in materia di gestione dei rifiuti, (in seconda battuta) sull’economia delle aziende coinvolte nella loro gestione.
Visto il grande interesse che ha suscitato la sentenza e il commento, vi propongo oggi un’altra sentenza concernente la carta da macero, questa volta in relazione alla percentuale di impurità presenti.
E’ legittimo il sequestro probatorio avente per oggetto 22 containers contenenti 25 tonnellate di carta da macero ciascuno; carta da macero che presentava in modo evidente una rilevante quantità di impurità, superiori alla misura dell' 1% prescritto dalla normativa vigente in materia, ossia il D.M. 05/02/98 Allegato 1 n. 1?
Tale quantitativo di carta da macero costituisce rifiuto o materia prima secondaria?
La Cassazione, con la sentenza in oggetto (Cassazione penale, n. 617/08) ha stabilito che la carta da macero che presenta in modo evidente una rilevante quantità di impurità, superiori alla misura dell'1% prescritto dalla normativa vigente in materia (D.M. 05/02/98 Allegato 1 n. 1) costituisce non materia prima secondaria ex art. 181, comma 12, D.Lgs n. 152/06, bensì rifiuto.
Di conseguenza, è legittimo il decreto di sequestro probatorio del PM, anche se motiva "per relationem", facendo riferimento ad atto conoscibile da parte dell'interessato e di fatto conosciuto integralmente dal ricorrente nel procedimento incidentale di riesame promosso dallo stesso.