ILVA di Taranto: presentato la proposta di piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria

0 commenti

Nel dettare le nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale (fra le quali l'ILVA di Taranto), il Governo ha stabilito che, contestualmente alla nomina del Commissario straordinario, il MATTM avrebbe nominato un comitato di tre esperti, con il compito di predisporre il piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria, con l’indicazione delle azioni e dei tempi necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge e dell’AIA. 

Il compito del comitato 

La finalità del piano quella di acquisire uno strumento organico capace di definire l’insieme delle attività da eseguire su tutte le strutture dello stabilimento ILVA per garantire, nella prospettiva del traguardo temporale di tre anni, una condizione di compatibilità ambientale per lo stabilimento stesso. 
La materia del Piano è stata individuata nella valutazione, per i diversi comparti ambientali e di intervento: 

  • della sussistenza ed applicabilità di tecnologie e pratiche operative ottimali capaci di contenere al minimo l’impatto, 
  • della loro idoneità a garantire la protezione della salute e dell’ambiente e di individuare degli strumenti per la verifica e il monitoraggio di tali aspetti. 
In sostanza, chiosa il comitato, sussistenza di strumenti ed idoneità degli stessi si configurano:

  • i primi, come condizione necessaria, 
  • la seconda come condizione sufficiente 
per la verifica di compatibilità ambientale e sanitaria dello stabilimento ILVA nel contesto del territorio. 

Il piano “in pillole” 

Il Piano individua le azioni e le iniziative necessarie per l’attuazione delle prescrizioni contenute nell’attuale articolato autorizzativo e le misure necessarie per conformare lo stabilimento alle disposizioni normative, anche ove le stesse non incidano direttamente sui contenuti dell’AIA, o non si traducano nell’imposizione di nuove prescrizioni. In totale sono 111 pagine, che possono essere sintetizzate nella tabella che segue.

Criteri adottati
priorità degli interventi in base alle necessità di garantire un elevato livello di protezione ambientale e sanitaria per i lavoratori e la popolazione generale
fattibilità tecnica, in relazione alla complessità degli impianti e dei processi
introduzione di step intermedi di verifica dello stato di avanzamento per favorire la valutazione e il controllo dell’esecuzione degli interventi
Impatti considerati

emissioni
interventi sugli impianti più impattanti
modificazioni del processo produttivo per prevenire o contenere la formazione di inquinanti
modifica delle condizioni impiantistiche ed operative da realizzarsi per quanto riguarda le emissioni diffuse
realizzazione di idonei sistemi di monitoraggio
acque
interventi di contenimento e trattamento dei diversi flussi idrici considerati per le acque meteoriche, le acque di scarico, i reflui di processo
azioni per la verifica dell’idoneità del trattamento su reflui di particolare impatto, e di adeguamento della struttura dei sistemi di scarico finale
rifiuti
caratterizzazione e di un completo censimento dei flussi generati
verifica delle possibilità di riuso, di valorizzazione come materia, di destinazione secondaria
per i flussi non suscettibili di procedimenti di questo tipo, è apparso necessario definire una struttura di movimentazione, di stoccaggio intermedio e di destinazione finale che non comportasse fenomeni di trasferimento di inquinanti verso l’aria o verso acque sotterranee o suoli
Misure di tutela sanitaria

Attivazione di una rete di monitoraggio biologico, ambientale ed umano
VDS: valutazione di danno sanitario.
Estensione delle previsioni di tale prescrizione AIA agli inquinanti di maggiore rilievo sanitario, con riferimento agli IPA e ai metalli pesanti, per la valutazione del carico espositivo finalizzata a supportare la stima del danno attuale e potenziale e il monitoraggio nel tempo dell’efficacia delle prescrizioni in termini di tutela della salute dei lavoratori e della popolazione generale
Compatibilità produttive

definire politiche di intervento per il contenimento dei consumi
diminuzione nell’uso delle risorse
minore impatto complessivo
comparto idrico
minimizzazione dei consumi (processo e raffreddamento) nelle diverse fasi produttive
riuso di acque di differente origine tenendo conto della loro idoneità alle ipotesi di consumo
settore energetico
produzione cogenerativa di energia
minor consumo di energia termica nelle differenti operazioni
trasferimento ed utilizzo di flussi termici residui per opzioni di teleriscaldamento o di utilizzo tecnologico
completa valorizzazione dei gas di processo
Sicurezza ambientale ed industriale

eliminazione delle condizioni di potenziale dannosità derivante da pratiche utilizzate in passato
operazioni di bonifica e di messa in sicurezza di strutture non più operative, depositi di materiali, suoli contaminati, acque di falda, evitando che da queste operazioni derivino forme di inquinamento secondario
conseguimento di migliori condizioni di operatività

procedura di analisi integrale dello stabilimento, sulla base delle migliori procedure standardizzate per il settore, individuando ed eseguendo i necessari interventi di adeguamento
Sistema di gestione ambientale

Definizione ed implementazione di un SGA
Scopo
interfacciarsi con le realtà produttive eseguendone sistematicamente una verifica dal punto di vista dell’idoneità ambientale e sanitaria
Modalità
sono fondamentali struttura, competenze, modalità sistematiche di approccio, capacità di interazione con la funzione produttiva
Comunicazione

Il piano degli interventi, il suo progressivo sviluppo, ed i conseguenti risultati in termini di contenimento della situazione di degrado ambientale e di diminuzione di rischio per la popolazione esposta debbono essere comunicati sistematicamente, in modo leggibile ed affidabile, attraverso opportuni canali comunicativi a tutti gli interessati, rendendo trasparente le modalità e i tempi di attuazione delle misure in atto

Il piano “in fieri” 

Il Piano specifica che fino alla completa ultimazione degli interventi strutturali sugli impianti che subiscono un arresto per l’adeguamento o la ricostruzione a seguito di prescrizione AIA, gli stessi impianti non sono autorizzati a riprendere l’esercizio. I tempi di realizzazione dei necessari interventi sono stati definiti con specifico riferimento alla urgenza degli interventi ed alla valutazione realistica delle ipotesi di fattibilità; si è tenuto conto che in ogni caso gli interventi vengono effettuati all’interno di un tessuto industriale operante.