Il compito del comitato 
La materia del Piano è stata individuata nella valutazione, per i diversi comparti ambientali e di intervento:
- della sussistenza ed applicabilità di tecnologie e pratiche operative ottimali capaci di contenere al minimo l’impatto,
- della loro idoneità a garantire la protezione della salute e dell’ambiente e di individuare degli strumenti per la verifica e il monitoraggio di tali aspetti.
- i primi, come condizione necessaria,
- la seconda come condizione sufficiente
Il piano “in pillole” 
Il Piano individua le azioni e le iniziative necessarie per l’attuazione delle prescrizioni contenute nell’attuale articolato autorizzativo e le misure necessarie per conformare lo stabilimento alle disposizioni normative, anche ove le stesse non incidano direttamente sui contenuti dell’AIA, o non si traducano nell’imposizione di nuove prescrizioni. In totale sono 111 pagine, che possono essere sintetizzate nella tabella che segue.
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Criteri adottati | 
priorità
  degli interventi in base alle necessità di garantire un elevato livello di
  protezione ambientale e sanitaria per i lavoratori e la popolazione generale  | ||
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fattibilità
  tecnica, in relazione alla complessità degli impianti e dei processi | |||
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introduzione
  di step intermedi di verifica dello
  stato di avanzamento per favorire la valutazione e il controllo dell’esecuzione
  degli interventi | |||
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Impatti considerati | 
emissioni | 
interventi
  sugli impianti più impattanti  | |
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modificazioni
  del processo produttivo per prevenire o contenere la formazione di inquinanti | |||
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modifica
  delle condizioni impiantistiche ed operative da realizzarsi per quanto
  riguarda le emissioni diffuse | |||
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realizzazione
  di idonei sistemi di monitoraggio | |||
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acque | 
interventi
  di contenimento e trattamento dei diversi flussi idrici considerati per le
  acque meteoriche, le acque di scarico, i reflui di processo | ||
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azioni
  per la verifica dell’idoneità del trattamento su reflui di particolare
  impatto, e di adeguamento della struttura dei sistemi di scarico finale | |||
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rifiuti | 
caratterizzazione
  e di un completo censimento dei flussi generati | ||
| 
verifica
  delle possibilità di riuso, di valorizzazione come materia, di destinazione
  secondaria  | |||
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per i
  flussi non suscettibili di procedimenti di questo tipo, è apparso necessario
  definire una struttura di movimentazione, di stoccaggio intermedio e di
  destinazione finale che non comportasse fenomeni di trasferimento di
  inquinanti verso l’aria o verso acque sotterranee o suoli | |||
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Misure di tutela sanitaria | 
Attivazione
  di una rete di monitoraggio biologico, ambientale ed umano | ||
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VDS:
  valutazione di danno sanitario. 
Estensione
  delle previsioni di tale prescrizione AIA agli inquinanti di maggiore rilievo
  sanitario, con riferimento agli IPA e ai metalli pesanti, per la valutazione
  del carico espositivo finalizzata a supportare la stima del danno attuale e
  potenziale e il monitoraggio nel tempo dell’efficacia delle prescrizioni in
  termini di tutela della salute dei lavoratori e della popolazione generale | |||
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Compatibilità produttive | 
definire politiche di intervento per il contenimento dei consumi | 
diminuzione
  nell’uso delle risorse | |
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minore
  impatto complessivo | |||
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comparto idrico | 
minimizzazione
  dei consumi (processo e raffreddamento) nelle diverse fasi produttive | ||
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riuso
  di acque di differente origine tenendo conto della loro idoneità alle ipotesi
  di consumo | |||
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settore energetico | 
produzione
  cogenerativa di energia | ||
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minor
  consumo di energia termica nelle differenti operazioni | |||
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trasferimento
  ed utilizzo di flussi termici residui per opzioni di teleriscaldamento o di
  utilizzo tecnologico | |||
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completa
  valorizzazione dei gas di processo | |||
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Sicurezza ambientale ed industriale | 
eliminazione delle condizioni di potenziale dannosità derivante da
  pratiche utilizzate in passato | 
operazioni
  di bonifica e di messa in sicurezza di strutture non più operative, depositi
  di materiali, suoli contaminati, acque di falda, evitando che da queste
  operazioni derivino forme di inquinamento secondario | |
| 
conseguimento
  di migliori condizioni di operatività | 
procedura
  di analisi integrale dello stabilimento, sulla base delle migliori procedure
  standardizzate per il settore, individuando ed eseguendo i necessari
  interventi di adeguamento | ||
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Sistema di gestione ambientale | 
Definizione ed implementazione di un SGA | 
Scopo | |
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interfacciarsi
  con le realtà produttive eseguendone sistematicamente una verifica dal punto
  di vista dell’idoneità ambientale e sanitaria | |||
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Modalità | |||
| 
sono
  fondamentali struttura, competenze, modalità sistematiche di approccio,
  capacità di interazione con la funzione produttiva | |||
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Comunicazione | 
Il
  piano degli interventi, il suo progressivo sviluppo, ed i conseguenti
  risultati in termini di contenimento della situazione di degrado ambientale e
  di diminuzione di rischio per la popolazione esposta debbono essere
  comunicati sistematicamente, in modo leggibile ed affidabile, attraverso
  opportuni canali comunicativi a tutti gli interessati, rendendo trasparente
  le modalità e i tempi di attuazione delle misure in atto | ||
Il piano “in fieri” 
Il Piano specifica che fino alla completa ultimazione degli interventi strutturali sugli impianti che subiscono un arresto per l’adeguamento o la ricostruzione a seguito di prescrizione AIA, gli stessi impianti non sono autorizzati a riprendere l’esercizio. I tempi di realizzazione dei necessari interventi sono stati definiti con specifico riferimento alla urgenza degli interventi ed alla valutazione realistica delle ipotesi di fattibilità; si è tenuto conto che in ogni caso gli interventi vengono effettuati all’interno di un tessuto industriale operante.
 










