Sistri: la telenovela continua tra minacce di class action e test di funzionamento, in svolgimento proprio in questi giorni.

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A inizio novembre 2011, tuonavano fulmini con la notizia dell'avvio di una class action da parte di importanti associazioni imprenditoriali come Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti. Le azioni legali sarebbero necessarie per tentare di recuperare (anche sotto forma di credito d'imposta) i contributi versati nel biennio 2010-11 per l’iscrizione al Sistri, sistema che però non è - per lo meno fino ad oggi - diventato operativo.
 “Negli ultimi due anni – si legge nella nota che annuncia la battaglia legale - "325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non è mai partito. Abbiamo sempre denunciato – prosegue la nota - le inefficienze e gli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo. Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema, per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il Sistri uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza. In attesa che il sistema possa davvero funzionare intraprenderemo le azioni legali necessarie nei confronti del Ministero dell’Ambiente per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi”.
La replica del Ministero si fa attendere fino al 14 novembre, giorno in cui sul sito www.sistri.it viene pubblicato un comunicato nel quale, sostanzialmente, si conferma l'avvio dei test sul funzionamento del sistema di tracciamento Sistri:
"come noto, con l’art 6 della Legge 148/11, di conversione del D.L. 138/11, è stato affidato al Ministero dell’Ambiente il compito di organizzare, entro la scadenza del prossimo 15 dicembre, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, test di funzionamento del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI, al fine di verificare l’efficacia del funzionamento delle tecnologie utilizzate nonché la validità delle procedure individuate". Per dare concreta attuazione a tale disposizione vengono organizzate diverse riunioni con le organizzazioni imprenditoriali concordando un documento comune.
Da tale documento si apprende che il 23 e 24 novembre [ci sarà il]: "test dedicato ai soggetti produttori di rifiuti speciali con oltre 10 dipendenti, alle imprese di trasporto ed agli impianti di gestione; - 25 novembre: test dedicato alla filiera dei rifiuti urbani della Regione Campania. Il test programmato per il 23 e 24 e 25 novembre riguarderà, dunque, tutti i soggetti che dovranno rispettare la data di partenza del 9 febbraio 2012. Complessivamente si tratta di circa 73.000 produttori, 20.000 trasportatori, 10.000 impianti e 551 Comuni, gli enti e le imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania. Esistono così margini di tempo sufficienti per il completamento dell’attività di  esame e valutazione dei risultati entro il termine previsto del 15 dicembre p.v. Successivamente a detta scadenza verranno, comunque, organizzati altri test dedicati, in particolare, alle imprese fino a 10 dipendenti, non essendoci scadenze immediate da rispettare in quanto per detta categoria di imprese la data di avvio del SISTRI è stata fissata a dopo il 1° giugno 2012, da stabilirsi con apposito decreto del Ministro dell’Ambiente".
I test di funzionamento per il Sistri vengono presentati come altamente operativi, poiché viene raccomandato agli utenti di "utilizzare il sistema in un ambiente di reale operatività, utilizzando contemporaneamente sia la modalità cartacea sia quella informatica del SISTRI. Nella giornata dei test dovrà, dunque, riscontrarsi una effettiva produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti".
Inoltre, "per la realizzazione dei test è stato adottato un approccio incrementale articolato in successive fasi, ciascuna composta da: la preparazione degli utenti ai test, l’esecuzione dei test, la valutazione dei risultati con l’individuazione dei miglioramenti da accogliere, l’adeguamento del sistema con il recepimento delle modifiche e delle semplificazioni da apportare.
Nel documento molto si insiste sul ruolo attivo dei soggetti che partecipano alla sperimentazione nel "far conoscere le proprie valutazioni sull’esito delle prove, inviando un documento di feedback alla propria associazione di appartenenza ed al SISTRI. I Comuni, gli enti e le imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania dovranno inviare il documento di feedback alla Regione Campania e al SISTRI. Il modello è molto semplice da compilare in quanto contiene domande con risposte preordinate. Dall’esame dei questionari di feedback potranno emergere utili elementi di valutazione sull’esito delle prove. E’ importante una partecipazione effettiva, convinta e la più ampia possibile dei soggetti interessati ai test programmati".
L'ex Ministro Stefania Prestigiacomo ha fornito per mesi rassicurazioni, ma di fatto attorno al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali è nata una vera e propria telenovela: mentre l'entrata in opera del sistema veniva ripetutamente prorogata, le imprese hanno dovuto farsi carico di oneri economici, imposti per potersi iscrivere al Sistri e far risultare quindi la propria posizione a norma di legge.
Così, mentre le imprese pagavano e si impegnavano ad imparare i comportamenti da mettere in atto per registrare gli spostamenti dei rifiuti, rassegnandosi a sostituire le procedure cartacee con quelle telematiche, il Sistri non decollava. E a dimostrarlo ci hanno pensato i click days e gli innumerevoli imprevisti segnalati dalle stesse imprese, prontamente intervenute nelle giornate di prova. 
L'ultimo comunicato pubblicato sul sito è datato 21 novembre, dunque recentissimo, e dice che "dal 28 al 30 novembre 2011 avrà luogo la seconda sessione di corsi riservati alle Officine interessate all’autorizzazione all’installazione delle Black Box SISTRI.
Che dire: le intenzioni sembrano buone ma, oggettivamente, non è facile nel senso che, ad oggi, per poter davvero rispettare la scadenza del 15 dicembre, devono essere riscontrati errori minimi, riparabili nel giro di un nulla, perché, lo ricordo, secondo le modifiche apportare al DL n. 138/2011 dalla legge n. 148/2011,  al fine di garantire un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata in operatività del SISTRI, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attraverso il concessionario SISTRI, assicura, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e sino al 15 dicembre 2011, la verifica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell'eventuale implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, test di funzionamento con l'obiettivo della più ampia partecipazione degli utenti. 

Fonti
http://www.greenbiz.it/panorama/italia/3354-sistri-si-prepara-una-battaglia-legale-le-imprese-hanno-pagato-il-sistema-e-fermo