Chi paga la tecnologia verde?

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di Naide Della Pelle

La domanda m’è sorta spontanea leggendo un articolo, apparso sul Sole24ore on line, dal titolo più che eloquente: L'impresa guadagna a essere più ecologica.

Per certi versi, sono proprio i consumatori a sostenere i costi dell’innovazione tecnologica, la c.d. tecnologia verde.

La sostenibilità ambientale è una nuova leva del marketing: sempre più acquirenti sono disposti a spendere di più, se sanno che il prodotto rispetta l’ambiente.
Per le imprese, questo vuol dire margini migliori, oltre che la possibilità di comunicare prodotti e attività in modo nuovo, distinguendoli dalla mischia.

Il passaggio è semplice: affinché sullo scaffale del supermercato arrivi un prodotto che rispetta l’ambiente, chi produce deve investire in tecnologia, e l’innovazione è un costo, si sa.

Modificare una filiera produttiva, riducendo nei vari passaggi le emissioni di CO2 non è una passeggiata: per le imprese di taluni settori merceologici – in primis l’agro-alimentare – investire in innovazione costituisce uno stimolo non da poco…
L’innovazione tecnologica, dunque, come benzina (sembra un paradosso, ma non lo è…) per uscire dalla crisi economica mondiale, riportando i consumi a crescere.

Qualcuno potrebbe storcere il muso, e pensare che il consumo etico sia una moda passeggera, un po’ come quando dalle passerelle gli stilisti ci informano che quest’estate sarò molto chic l’uomo con i calzoni accorciati. Ma non è così.

Siamo immersi in una vera e propria rivoluzione verde, forse stiamo vivendo un’altra rivoluzione industriale: la Cina, l’Europa e gli USA stanno attuando politiche economiche per la riduzione delle emissioni di CO2 e puntano sulle energie rinnovabili.

Se la convergenza rimane alta, a Copenaghen a dicembre 2009, la rivoluzione verde verrà messa nero su bianco, segnando una svolta nella gestione del rapporto tra attività umane e difesa dell’ambiente.

Fonti: “Una generazione di consumatori da conquistare” di Laura Posta – Il Sole24Ore 26 maggio 2009; “Efficienza Energetica e fonti alternative per battere la recessione (e ripulire il pianeta)” di Marco Magrini - Il Sole24Ore 26 maggio 2009.

Foto: “Follow the lines” originally uploaded by Philupp Klinger (Back home!)
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