Cos'è la bioeconomia? Bio economia e sostenibilità

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La definizione di "sviluppo sostenibile" risale al 1987 e fu data nell'ambito della Commissione mondiale sull’ambiente e sullo sviluppo (WCED) nel documento conosciuto come “rapporto Bruntland” - dal nome della coordinatrice della Commissione - in cui si sottolineava che è sostenibile quello “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”. 
Con il passare degli anni, questo concetto si è evoluto e arricchito tanto che oggi si parla di molteplici sostenibilità per conciliare, in una sintesi che sia la più armonica possibile, le forti interconnessioni presenti nel mondo globalizzato e che spesso sono in contrasto tra loro: l'aumento di produttività per alimentare dignitosamente tutti gli esseri umani,  il rispetto degli ecosistemi e la salvaguardia della bio-diversità, gli interessi contrapposti delle diverse economie mondiali ed infine il rispetto di regole comuni, quello che potremmo chiamare "sostenibilità giuridica". 
Per realizzare contemporaneamente le molteplici sostenibilità occorre un nuovo modello economico, ed è qui che entra in scena la bioeconomia.


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I costi della mancata applicazione della normativa ambientale

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A marzo scorso la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione - il cui testo integrale è accessibile all'indirizzo http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2007:0502:FIN:IT:HTML - avente per oggetto "una migliore applicazione della normativa ambientale UE" perché, si stima pragmaticamente, la mancata applicazione della normativa ambientale costa all'economia dell'Ue stessa «circa 50 miliardi di euro l'anno, tra sanità e costi diretti per l'ambiente».
Peraltro, la corretta, tempestiva ed omogenea applicazione dei circa 200 atti normativi a tutela dell'ambiente emanati in sede comunitaria garantirebbe nei diversi Paesi membri la creazione di un'ingente quantità di nuovi posti di lavoro, per non parlare della notevole riduzione dei costi connessi al trattamento dei rifiuti.
Vista così, la notizia, del febbraio scorso, dell'arrivo a Roma di una lettera "di messa in mora" da parte della Commissione Europea ha un che di fantozziano.


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Le professioni ambientali o green jobs si affermano sempre di più

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I nomi con i quali vengono oggi indicate figure professionali che, a vario titolo, si possono occupare di tematiche ambientali, sono ormai moltissimi, e questo disorienta sia chi ricerca tali figure per proprio conto, sia coloro che conducono la ricerca per imprese e clienti terzi, come le agenzie di lavoro.
I motivi sono presto detti: le competenze dei vari "green experts" si stanno formando ora, in tempo reale, sulla base delle necessità all'interno di organizzazioni ed imprese, e molti  sono i professionisti che, in tempi di crisi, si buttano nella mischia dei green jobs attaccando il prefisso "eco" alle loro qualifiche: ed è così che spuntano come funghi eco-ingegneri, eco-avvocati, eco-architetti e quant'altro. 
In questo mare magnum si rischia di perdere l'orientamento: non esistono al momento dei percorsi formativi istituzionalizzati per tali diverse figure professionali e non potrebbero certo esistere perché derivano da un'esigenza troppo recente per essere incanalata in percorsi determinati. Oggi dunque è soltanto il possesso di una formazione ulteriore e specialistica, come per esempio un master post lauream, che può costituire un titolo reale per vantare una specializzazione in campo ambientale.
In altri termini, per scegliere il proprio consulente ambientale (che sia un profilo giuridico, piuttosto che tecnico, o di altro tipo), è quanto mai necessario leggere attentamente i curricula dei candidati: le esperienze professionali pregresse e, soprattutto, la partecipazione a corsi di formazione, master specialistici e la redazione di articoli scientifici nelle diverse materie ambientali (dall'energia, ai rifiuti, alle acque, all'edilizia) sono in grado di indicare il possesso di una reale competenza.
In tempi di crisi, sembra proprio che le professioni ambientali abbiano inoltre "connotati anticiclici", anche per una domanda che ha tratto linfa vitale dagli incentivi alle rinnovabili di questi ultimi anni. Per cui, in antitesi con quanto accade per altri settori, vengono avvantaggiati i più giovani rispetto ai professionisti con attività più consolidate, perché il percorso di arricchimento formativo risale per forza di cose a tempi più recenti. Inoltre, la difficoltà di reperire figure in linea con le proprie esigenze, dovrebbe - teoricamente - aumentare il potere contrattuale dei green experts, ma qui ci avventuriamo in considerazioni difficilmente verificabili.
Comunque, l'improvvisa espansione del corpus normativo connesso con l'energia, la schizofrenia con cui viene periodicamente aggiornato o stravolto, e la parallela velocità dell'innovazione tecnologica, rendono di fatto questo settore più nelle corde di figure giovani. 
Fra le figure professionali sulle quali l'attenzione delle imprese è al momento più concentrata vi sono: l'eco-avvocato o giurista ambientale, l'energy manager, che si occupa di tutto ciò che concerne il risparmio energetico in azienda vista la crescente esigenza di abbattere i costi fissi. e l'environmental manager colui che supervisiona al rispetto delle normative ambientali all'interno delle organizzazioni. Sembrerebbe un doppione dell'energy manager. Ma non lo è. Perché si preoccupa anche della formazione continua dello staff. Questa figura, che unisce competenze tecnico-giuridiche, è quanto mai importante in vista del progressivo inasprimento delle sanzioni per le imprese deficitarie in materia di prevenzione dei rischi nei processi produttivi, sicurezza sul lavoro e responsabilità d'impresa.
Non dimentichiamo poi il mobility manager, figura chiave all'interno delle città per la gestione delle arterie del traffico, nell'ottica di uno snellimento del traffico stesso, cui consegue un risparmio in termini di emissioni inquinanti, di tempi per gli spostamenti, per non parlare dei benefici in termini di produttività del lavoro e qualità della vita!
Nell'immediato futuro inoltre saranno quanto mai preziose le competenze degli esperti di reti energetiche, in vista della progressiva integrazione e modernizzazione delle reti energetiche del Paese, processo imprescindibile affinché la quantità crescente di energia da fonte rinnovabile immessa in rete sia realmente fruibile da tutti così come, per lunghi decenni, lo è stata quella prodotta dalle fonti fossili.




A Cuneo la presentazione del libro di Andrea Quaranta

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Mercoledì 23 maggio alle 17.30 a Cuneo, presso la libreria Ippogrifo presente in C. so Nizza 1, Andrea Quaranta presenterà il suo libro La consulenza giuridica nelle fonti rinnovabili - Guida teorico-pratica agli incentivi giuridici, economici e fiscali recentemente edito da Dario Flaccovio Editore - Palermo. Ingresso libero.
L'evento rientra nell'ambito della manifestazione nazionale "Il maggio dei Libri" 2012 e costituisce un'occasione per conoscere, da una fonte competente ed esperta, il mondo delle energie rinnovabili e soprattutto dei sistemi di incentivazione vigenti in Italia.
Un'opportunità dunque rivolta non solo ai professionisti del settore ed ai soggetti imprenditoriali coinvolti a vario titolo nella filiera energetica, ma anche ai cittadini che vogliano avvicinarsi a questa importante tematica e desiderino comprendere quali sono le informazioni che è necessario conoscere per scegliere la soluzione energetica più confacente alle proprie esigenze.
 Infine, la presentazione è rivolta a tutti coloro che stanno pensando di intraprendere un percorso formativo e/o professionale nel campo delle fonti energetiche rinnovabili e dei green jobs e vogliano avere informazioni per orientare le proprie scelte in questo senso.
La caratteristica principale di questa guida alle fonti energetiche rinnovabili è quella di essere strutturata secondo un approccio teorico - pratico che, se da un lato presenta con un linguaggio chiaro ma rigoroso le principali questioni legate all'evoluzione della normativa energetica italiana, cercando di dar conto dei motivi per cui oggi si presenta per quella che è, dall'altro tenta di rispondere alle principali domande che quotidianamente sorgono in capo ai soggetti professionali e giuridici operanti nella filiera energetica.
Ecco perché il libro contiene, oltre alla disamina accurata degli incentivi economici, fiscali e giuridici attualmente in vigore nel nostro Paese, una descrizione approfondita del riparto di competenze in materia energetica fra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali.  A tutto ciò viene affiancata una sezione dedicata alle principali pronunce giurisprudenziali in materia energetica, che per certi versi hanno fatto chiarezza sui punti oscuri della normativa italiana fungendo da pungolo al Legislatore per adeguare le norme in materia di diritto dell'energia alle numerose evoluzioni tecnologiche ed alle dinamiche di un mercato economico dalle grandi opportunità, che si sta sviluppando proprio sotto i nostri occhi.

Al link seguente tutti gli appuntamenti della Dario Flaccovio Editore per il Maggio dei Libri 2012: http://magazine.darioflaccovio.it/2012/05/04/il-maggio-dei-libri-2012-gli-appuntamenti-dario-flaccovio-editore/
Luogo della presentazione:  Libreria L'ippogrifo Di Paolo Robaldo E C. Sas C. Nizza, 1 - 12100 Cuneo Tel.: 0171605742.


Biobab: il parquet tutto legno e natura

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Si dice che ogni bimbo sia diverso: ci sono quelli nati tranquilli, che capiscono subito quando è l'ora di dormire - e di lasciar dormire i loro genitori - quelli che invece sono instancabili, quelli che si addormentano solo al suono della ultima hit di Shakira (visto con i miei occhi), eppure tutti i bimbi sono uguali quando cominciano a gattonare: e via con manine e ginocchia a esplorare i pavimenti di casa: e allora, via i tappeti e spazio alla voglia di muoversi! E alla sera, quando lui o lei sono soddisfatti dopo aver spazzato con quelle manine tutto il pavimento di parquet, vengono a farvi una carezza con quella manina nel frattempo diventata nera, oppure decidono con nochalance di infilarsela in bocca...

Spero di non avervi spaventato con le mie rivelazioni, ma se state per diventare genitori e siete alle prese con l'allestimento della cameretta del vostro bimbo, o avete comprato casa e state ristrutturando i pavimenti, sappiate che esiste un parquet, il Biobab di Maccani pavimenti, che è il primo parquet veramente attento alla salute dell’uomo e dell’ecosistema: questo grazie ad una finitura superficiale RESINIUM®, esclusiva, completamente agro-artigianale ed ecologica, a base di resine vegetali ed olio essenziale di lavanda coltivata in Italia. La lavanda è già nota per le sue proprietà terapeutiche, antibatteriche ed antisettiche, e le resine vegetali hanno una notevole durevolezza. RESINIUM® non contiene né prodotti di sintesi né di derivazione petrolifera, è completamente vegetale ma è molto resistente alle macchie ed al passaggio, pur lasciando traspirare il legno. Inoltre grazie alle sue proprieta astatiche è molto igienica e facile da pulire.

Un prodotto concepito dunque per non far del male all'ambiente, diventare un amico fidato per il vostro bimbo che gattona e per chi ha il compito di pulirlo! Maccani pavimenti è una ditta tutta italiana nata nel 1946 e subito affermatasi nel settore delle pavimentazioni calde in legno, laminato, linoleum e resilienti. Attenta alle nuove esigenze espresse dai sempre più numerosi consumatori sensibili alle problematiche legate alla tutela dell'ecosistema, nel 2011 la Maccani ha inaugurato la "Divisione Natura", specializzata appunto nella produzione e commercializzazione di pavimentazioni completamente naturali, ecocompatibili e sostenibili.

Capofila di questi prodotto è certamente Biobab il parquet tutto legno e natura. Maccani ha anche pensato alla manutenzione del suo parquet, disponibile in tre essenze - rovere, olmo e larice - e nel sito web recentemente allestito, biobab.trentino.it, è possibile approfondire tutte le caratteristiche del prodotto come appunto la manutenzione che esso richiede: è possibile per esempio pulirlo usando la scopa elettrica e il cattura polvere; inoltre esiste un prodotto specifico per lavarlo, il BIOBAB SOAP, sapone creato appositamente per i Biobab e fornito all'acquisto. Oltre a rimuovere lo sporco lasciando un gradevole profumo, l'utilizzo di tale sapone renderà Biobab sempre più resistente e fisiologicamente antibatterico.

E, come se non bastasse, sul canale Youtube di Maccani Pavimenti sono presenti dei video nei quali la Sig.ra Sara Maccani in persona mostra come sia possibile rimuovere le macchie dal parquet  Biobab. Per rimanere in tema, vi propongo un video dove vi viene mostrato come rimuovere un'ostica macchia di latte zuccherato...


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Il Quinto Conto Energia è slittato

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L'attesa Conferenza delle Regioni, che avrebbe dovuto esprimersi sugli schemi governativi di riforma ai regimi incentivanti contenuti nel Quarto Conto Energia, si è conclusa con un nulla di fatto. Le Regioni hanno infatti deciso ufficialmente di rinviare l'esame dei decreti, nella speranza di una revisione del provvedimento da parte del Governo.

Questo è il motivo principale per cui l'entrata in vigore del Quinto Conto Energia, data come imminente, è di fatto slittata, non si sa bene a quando. Tutti coloro che hanno sospeso l'iter di investimenti e realizzazioni di business plan di impianti fotovoltaici hanno di fatto perso quasi due mese, perché è da prima di Pasqua 2012 che circola la voce di una revisione imminente del sistema incentivante.
Le Regioni hanno deciso di rinviare l’esame dei decreti e potrebbero arrivare anche ad impuntarsi qualora l'esecutivo non fosse disposto ad accogliere le modifiche proposte.
Ufficialmente le Regioni hanno annunciato che rimanderanno temporaneamente il parere, ma non è escluso che le Regioni siano pronte anche a non dare alcun parere finché il Governo non mostri di voler accogliere almeno alcune delle loro proposte, bloccando così di fatto l'iter dei due decreti.


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Tentativi di sostenibilità: l'ecotessera di Alba

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Una delle tasse più odiose agli occhi dei contribuenti italiani è senz'altro la TARSU, la tassa sui rifiuti. Moltissimi cittadini si lamentano del fatto che l'importo annuale sia calcolato sulla base dei metri quadri della propria abitazione, e non sulla base dei volumi di spazzatura effettivamente prodotti.
Per passare alla tariffa, e calcolare l'importo dovuto sulla base del volume dei rifiuti effettivamente prodotti, occorrerebbe dotare di dispositivi elettronici, come i microchip, i cassonetti della spazzatura, che dovrebbero "riconoscere" ciascun utente che conferisce rifiuti attraverso la lettura di una scheda elettronica, e registrare i quantitativi consegnati. Una spesa ingentissima, se si pensa al numero di cassonetti presente in una grande città.
Eppure, è possibile vedere premiati i cittadini virtuosi nella gestione dei loro rifiuti grazie ad iniziative come quella del Comune di Alba in provincia di Cuneo che, grazie ad una semplice tessera a punti, premia chi si impegna seriamente nella raccolta differenziata. 
Di che cosa si tratta?


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Ho vinto l'Enel Blogger Award: un commento a freddo sul mondo dei blog e della comunicazione digitale

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Foto con gli altri vincitori
E così, finalmente, il 7 maggio scorso ho partecipato alla premiazione per il concorso Enel Blogger Award 2012, che oltre a premiare naturagiuridica.blogspot.it come migliore blog di ambiente, ha premiato altri 3 blogger - Luca Rosati con il suo http://www.rosatiluca.it/ per l'attualità, Francesca Nuzzaco con il suo http://www.vivereamadrid.it/ per il lifestyle e Andrea Mazzalai con il suo http://icebergfinanza.finanza.com/ per la categoria finanza.

L'evento si è svolto a Villa Lazzaroni, un immobile di Enel sito a Roma in zona Tor di Quinto, e in contemporanea in diretta sulla web radio della Rai WR8 e su twitter (occorre seguire "enelsharing" e cercare i tweet che hanno l'hashtag - vuol dire raccolti sotto la categoria - "EnelBA12").
Inoltre, vari comunicati, che hanno accompagnato l'iter del concorso, sono presenti su uno dei siti corporate di Enel a questo indirizzo: http://enelsharing.enel.com/tag/enel-blogger-award/
Durante la premiazione ho potuto conoscere più da vicino gli altri blogger vincitori, e scambiare qualche impressione su vari punti: dalle motivazioni che ci hanno spinto ad aprire un blog, passando alle ragioni per cui continuiamo e continueremo a "postare", all'importanza che il nostro blog ha assunto nelle nostre vite professionali, fino ad arrischiarci a anche a fare qualche considerazione sul futuro che la rete riserverà ai blog.
Presentazione del blog NG
L'evento è stato animato da Raffaele Cirullo, responsabile New Media di Enel e Marco Zamperini, creatore del blog funkyprofessor ed esperto del web 2.0

Le idee e gli spunti che sono emersi, e che più mi hanno colpito, sono innanzi tutto il fatto che il fenomeno dei blog ha un'importanza crescente - il fenomeno Beppe Grillo, partito da un blog, dovrebbe farci riflettere in questo senso - ma è davvero molto difficile coglierne le varie sfaccettature e trovare delle tendenze univoche: si tratta di una galassia variegata di stili, persone e contenuti, difficilmente imbrigliabile in qualche definizione.

Spesso i blogger hanno una certa conoscenza della "concorrenza" all'interno del proprio settore o argomento, ma ignorano le regole, le tendenze ed in ultima analisi ciò che accade nel complesso mondo di blog "altri" che popola la rete.

Cogliere e sapere descrivere un "fenomeno blog" che prescinda dall'argomento dei blog stessi è a mio parere quasi impossibile: un blog di turismo, di attualità o di informatica seguono tendenze, etiche, e regole assolutamente diverse tra loro. Non parliamo poi dei blog "tecnico-giuridici", rarità assoluta rispetto al settore professionale della consulenza giuridica.
Inoltre, spesso i blog nascono come diari personali, vere e proprie appendici delle persone reali che varcano la rete; poi alcuni si evolvono in blog professionali (d'altro canto, la professione è una delle dimensioni più preponderanti del nostro essere), e molti diventano espressione di un'organizzazione di persone: un movimento politico, una redazione, un'agenzia web.

Un'altra impressione che ho avuto è che si voglia cercare di studiare il fenomeno dei blog proprio perché ci si è finalmente accorti della loro imprevedibile potenza nell'influenzare la vita politica e sociale nel nostro Paese.
Insomma, che piacciano oppure no, è venuto il momento di conoscerli e cominciare a confrontarsi con i loro autori.
Certo, i blog da soli non bastano, e occorre integrarli con gli altri mezzi che la tecnologia ci offre: e, in particolare, con i social network, per creare un giusto mix di strumenti di comunicazione.
Avere un blog fantastico e super seguito ignorando totalmente le potenzialità di Twitter, di FB o delle applicazioni per mobile o per tablet può alla lunga rivelarsi un ostacolo per raggiungere i propri obiettivi (l'affermazione professionale, la diffusione di una campagna pubblicitaria piuttosto che di un programma politico).
Ma anche esser fan sfegatati dei 140 caratteri di un tweet, o passare tutto il tempo che si ha a disposizione per postare solo sulla propria bacheca di FB alla lunga può rivelarsi controproducente: meglio tenere gli occhi aperti, non dare niente per scontato, e cercare di utilizzare e conoscere tutti i mezzi digitali, anche quelli che ci stanno più "antipatici".



Emergenza rifiuti in Campania: cronaca di una partita a carte fra Governo, Regione, Sindaco e, soprattutto, UE

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Il fatto: il Ministro Clini vorrebbe che Napoli ospitasse un secondo inceneritore, oltre a quello di Acerra, mentre il sindaco De Magistris si oppone. Sull'emergenza rifiuti in Campania, la solita italica partita a carte con tre giocatori: Governo, Regione stretta tra due fuochi, e Comune, che potrebbe procedere con il solito stillicidio di quotidiane scaramucce, se non fosse che l’Unione Europea ha ammonito duramente l'Italia e Napoli per un problema, quello della gestione dei rifiuti, che ormai si trascina irrisolto da molto, troppo tempo. Se l'emergenza non verrà risolta dalle Istituzioni nazionali e locali entro giugno, ci saranno per l'Italia conseguenze negative sul fronte economico: una multa giornaliera salatissima, da pagare.
Ma che cosa è successo?
La Corte di Strasburgo, con la sentenza del 10 gennaio 2012 (caso Di Sarno e altri c. Italia, n. 30765/08), ha dichiarato, a maggioranza, che l'Italia ha violato l'art. 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo con esclusione dell'obbligo delle autorità italiane di fornire informazioni sui rischi potenziali corsi dai ricorrenti nonché art. 13 (diritto ad un ricorso effettivo). Il caso riguardava lo stato di emergenza - dall'11 febbraio 1994 al 31 dicembre 2009 - in relazione alla raccolta dei rifiuti, trattamento e smaltimento nella regione Campania, dove i ricorrenti hanno vissuto e/o lavorato, ivi compreso un periodo di cinque mesi durante il quale l'immondizia si era accumulata per le strade cittadine. C’era da attenderselo. Nonostante i richiami più volte operati dalle Istituzioni europee al nostro Stato per risolvere la questione dei rifiuti nel territorio della Regione Campania, il problema, ormai radicatosi da anni, si era progressivamente ingigantito, conducendo, da un lato, la Corte di Giustizia ad infliggere reiteratamente condanne nei confronti del nostro Paese per non aver risolto il problema e, dall’altro, il legislatore nazionale ad emanare una legislazione emergenziale con cui erano state introdotte, a far data dal 2008, anche sanzioni penali di maggiore afflittività (punite come delitti e non come contravvenzioni) per cercare di fronteggiare il fenomeno.
L’Italia è sempre stata perciò nell’occhio del ciclone per la mancata gestione della crisi dei rifiuti in Campania. L'endemica tendenza all'emanazione di "provvedimenti tampone", aventi efficacia limitata nel tempo, la cui adozione era imposta da situazioni locali insostenibili, è riuscita in parte a fronteggiare soltanto situazioni di emergenza senza incidere su situazioni di crisi socio-economico-ambientali nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi.
Si erano, infatti, susseguite una indefinita serie di decreti e di ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri con cui dichiarava lo stato di emergenza in relazione all'aggravamento dello stato di crisi nell'attività di smaltimento dei rifiuti da parte dei comuni sull'intero territorio della regione Campania, soprattutto in materia di bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, di tutela delle acque superficiali e di dissesto idrogeologico del sottosuolo.
Per cercare di garantire un più efficace coordinamento si era anche provveduto alla nomina di numerosi “commissari straordinari” chiamati a gestire l’emergenza, dotati di superpoteri.
Lo stato di crisi cronica della gestione dei rifiuti nella Regione Campania aveva determinato la competente Commissione UE ad avviare un procedimento di infrazione contro l'Italia. La Commissione, in particolare inviava nel giugno 2007 una lettera di costituzione in mora con cui chiedeva l'invio di osservazioni entro un mese, stante l'urgenza e la gravità della situazione. Si riteneva che l'Italia fosse venuta meno agli obblighi della direttiva 2006/12/CE sui rifiuti in particolare per i seguenti punti: 1) mancanza di una rete di impianti di smaltimento idonea ad assicurare un elevato livello di protezione dell'ambiente e della salute umana; 2) gravi lacune nella raccolta dei rifiuti comunali e nella lotta allo smaltimento illegale; 3) accumulo di immondizie abbandonate per strada.



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Andrea Quaranta alla premiazione Enel Blogger Award 2012 il 7 maggio a Roma

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Enel Blogger Award 2012 - Classifica finale.
Lunedì 7 maggio 2012 Andrea Quaranta parteciperà a Roma alla cerimonia di premiazione Enel Blogger Award 2012 come vincitore per la categoria blog di ambiente.

L’evento, non aperto al pubblico, si svolgerà nel pomeriggio del 7 maggio, e prevede l’intervento di Raffaele Cirullo, Responsabile New Media Enel, blogger anche lui con cirullo.it, e di Marco Zamperini, creatore del blog funkyprofessor ed esperto di web 2.0.
Nell'ambito dell'evento, Andrea Quaranta riceverà il premio messo in palio (un Ipad) e conoscerà finalmente di persona gli altri vincitori del concorso indetto da Enel: per la categoria lifestyle Franscesca Nuzzato, per la finanza Andrea Mazzalai e per l'attualità Luca Rosati.

Il blog naturagiuridica.blogspot.com è uno strumento fondamentale per l'attività di consulenza ambientale di Andrea Quaranta - il cui motto è "dai diritto all'ambiente": dai alle risorse ambientali il diritto di essere difese (e diffuse), utilizzate e regolate da norme chiare e semplici. In modo sostenibile: o megli, all'insegna delle molteplici sostenibilità (ambientale, energetica, economica, finanziaria, giuridica, ma soprattutto sociale e culturale...)

Ecco di seguito il podcast (clicca sul banner sotto) dell'intervista di Annina Vacca di RAI Web-radio 8 a Andrea Quaranta a proposito dell'Enel Blogger Award. L'intervista è andata in onda nel corso del programma "Fuoriserie" di mercoledì 11 aprile 2012. 


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