Fotovoltaico in zona agricola (prima delle linee guida rinnovabili)

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Natura Giuridica ha parlato numerose volte di fotovoltaico in zona agricola, sia nelle pagine del blog che in quelle del sito (v. link in fondo al post).
Oggi torniamo sull’argomento fotovoltaico in zona agricola per analizzare cosa ha detto un giudice amministrativo (TAR Trentino, sentenza n. 240/10, che potete consultare sul sito NaturaGiuridica/rinnovabili,  basta essere registrati).

In estrema sintesi, un Sindaco dell’Alta val Badia aveva rigettato la domanda di concessione edilizia per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su terreni di proprietà del richiedente, con destinazione a verde agricolo.
Nel ricorso amministrativo, il richiedente si doleva:


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Natura Giuridica vi augura buone vacanze

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Il Blog Ambientale Natura Giuridica ed il sito web vi salutano e vi augurano Buone Vacanze e Buon Ferragosto! La pubblicazione dei post riprenderà il 29 agosto.

Per quanto riguarda le richieste di consulenze ambientali e di pareri legali ambientali, lo studio resterà in funzione salvo la giornata di ferragosto. Pertanto, se avete necessità di contattare sia per e mail che per telefono lo studio Natura Giuridica potrete tranquillamente farlo.


Riutilizzazione di un materiale, nozione di rifiuto e trasporto rifiuti

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Un impianto di produzione industriale può essere qualificato anche impianto di recupero di rifiuti, nel caso vengano utilizzati rifiuti nel processo produttivo?

Il caso analizzato dal TAR di Bologna, nella sentenza che oggi vi propongo (TAR Bologna, n. 8012/10, scaricabile gratuitamente sul sito di Natura Giuridica/Rifiuti, previa semplice registrazione) riguarda l’impugnazione, da parte di una società:
• di un provvedimento provinciale, con il quale era stato disposto il divieto di inizio di attività di recupero di rifiuti non pericolosi, e
• di alcuni pareri regionali relativi alla comunicazione, effettuata dalla stessa società, di voler variare sia alcune tipologie, sia i quantitativi complessivi annui di rifiuti non pericolosi trattati ed avviati al recupero, nel proprio impianto, con cui produce conglomerato bituminoso,
che si fondavano sulla necessità che la modifica impiantistica fosse sottoposta alla procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale…

E cosa ha detto il giudice amministrativo emiliano, al riguardo?


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Localizzazione di una discarica quando possono essere fatte valere le ragioni di un Comune vicino

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Prossimamente, sul sito di Natura Giuridica, verranno pubblicati degli specifici pareri volti a cercare di mettere un po’ di ordine alla confusione che molti operatori del settore coltivano in relazione alla nozione di sottoprodotto, rifiuto, materia prima secondaria, riutilizzo, riciclo, riuso.
Confusione, beninteso, creata, gonfiata e, appunto, “coltivata” “grazie” al nostro solerte legislatore, incapace di dettare norme coerenti e durature.

A tal proposito, se avete delle domande da porre a Natura Giuridica, volte a risolvere gli amletici dubbi giuridici che vi attanagliano (sottoprodotto o rifiuto?), mandate il vostro quesito al seguente indirizzo di posta elettronica: andrea.quaranta@naturagiuridica.com

In questo post voglio dirvi cos’ha detto la Cassazione nella sentenza n. 15375/10 in merito alla riutilizzazione di un materiale e alla nozione di rifiuto, argomento affine ma, scoprirete continuandomi a seguire nelle pagine del blog e del sito, per certi versi anche diverso: quelle di mps, sottoprodotto, rifiuto, riutilizzazione, riciclo, riuso, recupero sono nozioni che hanno le loro precise peculiarità, ma spesso vengono confuse, e conducono ad agire sul filo del rasoio, in perenne equilibrio fra lecito ed illecito.
Per questo occorre sgomberare il campo dagli equivoci, e affidarsi ad una consulenza preventiva che, studiato il caso concreto, consenta di poter agire in tutta tranquillità, consci del quadro generale entro il quale è possibile muoversi.



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Ripresa del fotovoltaico e dell'immobiliare

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Con l''approvazione della manovra finanziaria, sono state sciolte tutte le incertezze dervanti dalle voci  e dalle ipotesi circolate su quali sarebbero stati i settori su cui si sarebbe abbattuta la scure delle nuove tasse.
Nel corso dei lavori preparatori del testo, per esempio, si sono rincorse voci - rivelatesi poi infondate - di nuove tasse sulla casa e sul settore delle energie rinnovabili. Come è noto invece, il Governo ha deciso di colpire i patrimoni e le pensioni, nonché i trasporti con l'aumento delle accise sulla benzina.
Le voci incontrollate hanno tenuto in trepidante attesa sia il mercato delle vendite immobiliari, sia quello legato alla compravendita ed alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Ora che i dubbi sono stati sciolti, si assiste ad una ripresa degli investimenti, sia per quanto riguarda il settore casa, sia per quello delle rinnovabili. I costi dei pannelli fotovoltaici stanno cominciando ad "allinearsi" (cominciano a costare di meno, "in linea" con la riduzione degli incentivi statali...), e questo permette agli investitori di riconsiderare un settore, poche settimane fa dato in "fin di vita", anche se, a detta degli operatori del settore, allo stato attuale  fra le fonti di energia rinnovabili appare molto più attrattivo, in prospettiva, il settore delle biomasse rispetto a quello fotovoltaico.
A propositio di biomasse, prossimamente su Natura Giuridica potrete trovare interessantissime notizie per progetti di microgenerazione diffusa di energia rinnovabile: un investimento lungimirante e sostenibile.
Inoltre, stiamo per entrare nel mese di agosto, un mese importantissimo per le vendite immobiliari: le famiglie in cerca di prima casa hanno più tempo da dedicare alle visite presso le agenzie immobiliari,  ed al calcolo della rata del mutuo (collegamento sponsorizzato), mentre per chi vuole acquistare una seconda casa questo è il tempo giusto per cercare la località ideale dove trascorrere le vacanze "stanziali".