Le dichiarazioni di prestazioni digitali per migliorare la competitività industriale

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Settore delle costruzioni 

La Commissione europea ha recentemente presentato una proposta che, nell’integrare il regolamento sui prodotti da costruzione, consentirà al consumatore di stabilire più facilmente quali prestazioni aspettarsi dal prodotto che si accinge a comperare, con ricadute positive in termini di fiducia, di semplificazione amministrativa e di riduzione dei costi per le imprese del settore costruzioni. 

La sfida del mercato unico semplificato per le aziende
È necessario che le imprese di costruzioni che intendono espandere oltre i confini nazionali le proprie attività siano consapevoli delle sfide che tale scelta comporta, soprattutto a causa delle differenze di requisiti concernenti, ad esempio, le norme sull’occupazione, sull’ambiente e sulla sicurezza, o relative alla disciplina sui materiali e i prodotti da costruzione. In quest’ultimo settore – che incide in misura sensibile sul benessere economico dell’Europa: costituisce da solo circa il 9,5 % del PIL ed il 10 % della forza lavoro – la Commissione europea ha avviato nel corso degli anni numerose iniziative per aiutare le aziende a superare tali difficoltà, fornendo alle imprese del settore delle costruzioni tutte le informazioni necessarie per ottenere risultati positivi in altri paesi dell’UE, ulteriormente rafforzati a seguito, e nonostante, la contrazione economica, che ha ridotto il fatturato del settore in media del 16% nel periodo intercorre fra il gennaio 2008 e il giugno 2011.

Il regolamento sui prodotti da costruzione
Linguaggio tecnico comune
Situazione precedente: gli ostacoli al commercio hanno impedito che i prodotti da costruzione europei beneficiassero appieno delle opportunità offerte dal mercato unico
Obiettivo: il CPR (regolamento sui prodotti da costruzione), operativo dal luglio 2013, mira a semplificare il quadro legislativo e a contribuire allo sviluppo delle attività connesse alle costruzioni
Strumenti: il CPR fornisce un linguaggio tecnico comune – che sostituirà le specifiche tecniche nazionali – che i costruttori potranno utilizzare per descrivere le prestazioni e le caratteristiche dei prodotti da essi commercializzati in Europa
Effetti immediati: la maggiore trasparenza del mercato indotta dal CPR porterà dei vantaggi per progettisti, costruttori, appaltatori ed altri operatori: in particolare, gli architetti otterranno facilmente informazioni sulle prestazioni dei prodotti che intendono utilizzare, contribuendo così a garantire la sicurezza delle costruzioni
Motore di ricerca
Scopo: supportare le società del settore delle costruzioni, in modo particolare le PMI, nel migliorare la loro capacità di affrontare le nuove sfide e di implementare nuove metodologie ed operare delle innovazioni
Funzionamento:
·         motore di ricerca online incentrato esclusivamente sui documenti concernenti il settore delle costruzioni pubblicati dai siti web ufficiali europei
·         raggruppamento per area tematica
·         informazioni su argomenti connessi con quello delle costruzioni (istruzione, energia, ambiente, costruzione sostenibile, tassazione, ecc.)
Include gli Eurocodici:
·         rappresentano il complesso di standard europei che compongono la struttura del mercato unico del settore delle costruzioni.
Ciascun standard è composto da più elementi che riguardano particolari aspetti tecnici (es: resistenza al fuoco, progettazione di ponti, sicurezza, efficienza, robustezza, durata, azioni sismiche, ecc.);
·         sono riconosciuti in tutta Europa quali basi per la progettazione strutturale di edifici;
·         stabiliscono una serie di norme tecniche comuni per la progettazione di opere edili negli Stati membri;
·         lasciano liberi gli Stati membri di mantenere un proprio sistema di parametri, che tiene conto delle diverse condizioni geografiche, geologiche o climatiche (es: vento, neve e mappe sismiche), in modo da garantire il controllo su alcuni aspetti del processo di costruzione
Piano d’azione UE per edifici a basso consumo
Difficoltà: faticano ad imporsi sul mercato, nonostante i vantaggi economici ed ambientali che offrono
Per ovviare a tali difficoltà è stato predisposto un piano d’azione volto a promuovere gli edifici a basso consumo di energia
Obiettivi:
·         favorire condizioni vantaggiose per gli investimenti, promuovendo strumenti finanziari (garanzie sui prestiti; favor per gli incentivi nazionali; aliquote IVA ridotte);
·         lanciare l’innovazione e migliorare le qualifiche professionali e la mobilità;
·         migliorare l’efficienza delle risorse e le prestazioni ambien-tali, promuovendo il reciproco riconoscimento di sistemi di costruzioni sostenibili nell’UE;
·         fornire codici standard di condotta progettuale per le imprese del settore delle costruzioni;
·         rafforzare la posizione globale delle imprese del settore europeo delle costruzioni, al fine di sollecitarle ad ottenere delle buone prestazioni e ad avere standard sostenibili nei paesi terzi

Dalla “comunicazione singola” alle dichiarazioni di prestazioni digitali
Con un comunicato stampa di qualche giorno fa la Commissione ha evidenziato che “attualmente tutte le dichiarazioni di questo tipo devono essere comunicate singolarmente a ogni cliente per posta elettronica o tradizionale”: la disponibilità delle dichiarazioni online “dovrebbe tradursi in un incremento della velocità di comunicazione nella catena di fornitura, determinare una riduzione dei costi dei produttori e rendere più agevoli le vendite dei prodotti da costruzione”. La Commissione europea ha quindi presentato una proposta che, nell’integrare il CPR, consentirà al consumatore di stabilire più facilmente quali prestazioni aspettarsi dal prodotto che si accinge a comperare, con ricadute positive in termini di fiducia, di semplificazione amministrativa e di riduzione dei costi per le imprese del settore costruzioni.

La proposta
I fabbricanti di prodotti da costruzione (quali i mattoni, i prodotti per l’isolamento, le porte) potranno caricare sui loro siti web dichiarazioni di prestazione digitali, che devono accompagnare ogni prodotto da costruzione venduto, in modo da fornire informazioni sulle caratteristiche essenziali.
Quando l’atto normativo sarà stato adottato, le imprese che vendono prodotti da costruzione nell’UE dovrebbero poter caricare questi certificati online rendendoli accessibili al pubblico.