A Bressanone, Bolzano, il primo catasto solare

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Dal 30 novembre 2011, i cittadini del comune di Bressanone (Bolzano) sono in grado di sapere se il proprio tetto è adatto a installare un impianto fotovoltaico.
Lo si deve all'istituzione di un vero e proprio catasto solare, risultato di un progetto di ricerca degli Istituti per le Energie Rinnovabili e per il Telerilevamento Applicato dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) in collaborazione con il comune di Bressanone.
L'accesso al catasto solare avviene tramite internet, nella sezione città solare del sito eurac.eu.
Dopo aver individuato il proprio appartamento nella mappa all'interno del sito, occorre cliccarvi sopra per conoscere il proprio potenziale fotovoltaico. Il sito indica la superficie in metri quadrati della casa, l'insolazione media annuale raccolta dal tetto in kWh/m², quanto il tetto è adatto all'installazione di un impianto sulla base dei diversi livelli di irraggiamento (come si vede nella foto, nella mappa i diversi livelli di irraggiamento sono rappresentati da quattro diversi colori: rosso, arancio, giallo e nessun colore) e la produzione di energia elettrica annua in chilowattora con quattro differenti tecnologie fotovoltaiche (silicio cristallino ad alta efficienza, silicio cristallino standard, tellururo di cadmio o materiali basati su rame-indio, silicio amorfo doppia giunzione).
Ma come è stato possibile ottenere la mappatura di tutti gli edifici di Bressanone?
"Abbiamo confrontato le misurazioni aeree con le mappe catastali di Bressanone in modo da identificare gli edifici, le loro altezze e le fasce d’ombra che proiettano" spiega Marcello Petitta dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’EURAC.
"Con altre immagini satellitari abbiamo valutato la radiazione solare: diretta o diffusa a seconda della torbidità dell’atmosfera. Si tratta di un metodo molto innovativo rispetto a quello utilizzato in altre mappe solari europee" aggiunge Petitta "in quanto non si limita a stimare la torbidità dell’atmosfera su base mensile, ma prende in considerazione analisi satellitari di singole giornate, arrivando a un risultato molto preciso".
Lo studio, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso la Provincia Autonoma di Bolzano, è un progetto pilota potrebbe essere esteso ad altre aree geografiche.
Si legge nel sito Eurac: "una delle caratteristiche peculiari della tecnologia fotovoltaica è la possibilità di suddividere la produzione di elettricità in impianti di piccola taglia favorendo così la produzione decentralizzata e riducendo le perdite dovute al trasporto dell'energia. In quest'ottica il Conto Energia promosso dal Governo Italiano è importante perché permette in linea teorica ad ogni privato cittadino di diventare un produttore di energia elettrica. Spesso, però, è proprio la mancanza di informazioni di prima mano a frenare il cittadino. L'applicazione GIS che proponiamo per la città di Bressanone si pone come obiettivo principale proprio di aiutare il privato cittadino a familiarizzare con il potenziale fotovoltaico del tetto della propria abitazione".
In effetti, il progetto del catasto solare è stato realizzato tramite un'applicazione GIS (geographic information system): si tratta di sistemi progettati per raccogliere, elaborare, gestire e rendere accessibile ogni tipo di dato con riferimento geografico, una vera e propria disciplina nella quale confluiscono cartografia, analisi statistica e tecnologia dei database.
Le applicazioni GIS hanno un elevato potenziale: basti pensare alle possibilità di mappatura delle coperture in eternit (purtroppo ancora tante) presenti nel suolo Italiano  - e che, proprio attraverso gli incentivi statali ai tetti fotovoltaici oggi possono essere smaltite con un contenimento dei costi - oppure tutte le applicazioni che consentono di scovare gli abusi edilizi semplicemente confrontando i dati degli edifici presenti in catasto con le foto degli edifici nella realtà.


Fonti:
 Bressanone, il catasto solare per conoscere il potenziale fotovoltaico del proprio tetto, di Emiliano Angelelli, primo dicembre 2011
Sito web Eurac