Comunicare l’ambiente con i Blog

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Dal giorno in cui ho pubblicato il primo post sul mio blog dedicato al diritto ambientale, Natura Giuridica - era il 9 marzo 2008 - ad oggi 19 giugno 2009, le pagine viste hanno raggiunto quota 60.000.

Rivolgo un GRAZIE a tutti quelli che hanno visitato, letto e commentato il mio blog, oltre a tutti coloro che mi hanno contattato via e-mail per chiedermi consigli, pareri ambientali e consulenze ambientali.

Questo risultato è per me molto importante, perché il mio “eco-blogico di informazione, comunicazione e diritto ambientale” non è solo uno strumento per il mio lavoro, che è quello di prestare consulenze ambientali ad imprese e Pubbliche Amministrazioni, ma è un progetto divulgativo in cui credo fermamente.
Anche il sito web di Natura Giuridica, che ha visto la luce a fine marzo scorso, ha già acquisito pagerank 2 e totalizza 50 pagine viste al giorno!

In effetti, il blog funziona da traino per il sito, veicolando traffico in modo rapido, più rapido di quanto non avvenga se si mette on line un nuovo sito web!

Misteri del web e del SEO, la disciplina che cerca di aumentare la visibilità delle pagine web, attraverso un particolare tipo di scrittura.

La mia compagna Naide, che lavora nel mondo della comunicazione web, e che ogni tanto mi dispensa pillole di SEO, mi dice sempre che, fino a pochi anni fa, parlare di ambiente, per esempio di buone prassi come la raccolta differenziata o l’acquisto di lampadine a risparmio energetico, equivaleva a non essere ascoltati.
Non si trattava solo di un problema di stile e di linguaggio comunicativi, ma di scarsa propensione all’ascolto da parte di Cittadini ancora troppo “consumatori a tutti i costi”.

Oggi le cose sono cambiate: lo dimostra – nel suo piccolo – la crescita del mio blog e, per dirla tutta, anche le facce della gente quando, alla domanda “cosa fai nella vita”, rispondo: “sono giurista ambientale”.

Una volta, era lo scetticismo a farla da padrone, ora quella che traspare è soprattutto curiosità, interesse per un campo di attività, il diritto ambientale, che sta prendendo sempre più piede.

In questo senso, è cambiato anche l’approccio delle aziende che richiedono una consulenza ambientale: oggi si tende a ricorrere al consulente – giurista ambientale in via preventiva, prima di pianificare un nuovo ciclo produttivo, di aprire un nuovo stabilimento, di rischiare di effettuare delle operazioni illecite.
Fino a non molto tempo fa, più che alla consulenza ambientale si faceva ricorso ad un avvocato, non specializzato in diritto dell’ambiente, quando ci si accorgeva di aver violato la legge.

Si tratta di una rivoluzione copernicana, direi!

Grazie ancora!

Andrea Quaranta